7.08.01 Sperimentazione nuovo modello assistenza domiciliare anche attraverso adesione al Progetto Home Care Premium finanziato da INPS ex INPDAP
Stato di avanzamento dicembre 2014:
Nel corso dell’anno 2014 ha proseguito “Home Care Premium 2012- Assistenza Domiciliare”, progetto di INPS- Gestione Dipendenti Pubblici a cui ha aderito il Distretto di Parma nel dicembre 2012, mirato ad identificare e sostenere finanziariamente interventi socio-assistenziali in favore di pensionati pubblici e dei loro familiari. L’attività si è confermata caratterizzata da un significativo impegno di coordinamento, rendicontazione, monitoraggio e verifica costante da parte della Struttura Operativa Anziani, ma anche dalla progettazione ed attuazione dell’intervento formativo a favore delle Assistenti Familiari e dei Caregiver, così come previsto dal Bando stesso.Sono proseguiti anche i lavori del gruppo distrettuale, con la partecipazione di rappresentanti delegati dai Comuni appartenenti al Distretto di Parma e dei vari Servizi del Comune di Parma, del gruppo ristretto, composto da personale del Comune di Parma afferente sia alla Struttura Operativa Anziani e sia ai Servizi Amministrativi e del gruppo provinciale. Dubbi e problematiche relative all’implementazione del progetto sono stati sottoposti alla Direzione Centrale di INPS Gestione Dipendenti Pubblici ed è stato mantenuto uno scambio con le sedi Regionale e Centrale di INPS per l’approfondimento dei quesiti che sono via via emersi, proponendo anche possibili soluzioni o interpretazioni degli stessi.Il progetto avrebbe dovuto terminare il 30 novembre 2014, ma pochi giorni prima di tale scadenza, INPS ha comunicato la prosecuzione dello stesso sino al 28 febbraio 2015. Ciò ha comportato la necessità di rinnovare i servizi integrativi ed informare i beneficiari di tale proroga. Al 31 dicembre 2014 i singoli progetti attivi rispetto alle complessive 195 situazioni valutate al 12 novembre 2013, scadenza fissata da INPS per l’accesso al bando da parte dei cittadini, sono stati n. 91 sui n.129 progetti attivati (la differenza è dovuta a persone che non hanno ottenuto il punteggio minimo per beneficiare del progetto, persone decedute, persone che hanno poi rifiutato di partecipare, persone decadute dal beneficio in quanto entrate in strutture di tipo residenziale).L’intervento formativo, realizzato nel periodo marzo-maggio, è stato articolato in incontri di aula, autoformazione con modalità on line o con DVD, con testi delle unità didattiche, e validazione delle competenze. Il rilascio del relativo attestato ha consentito l’iscrizione delle Assistenti Familiari allo specifico Registro Provinciale, appositamente istituito, nonché quindi l’avallo del contributo economico mensile erogato da INPS ai singoli beneficiari.
7.08.02 Piano complessivo per la riorganizzazione del sistema dei servizi socio-assistenziali non sottoposti ad autorizzazione al funzionamento (L.R. 2/2003 artt. 35-37).
Stato di avanzamento dicembre 2014:
Durante il 2014 è stato assicurato, in continuità con gli anni precedenti, l’esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo, anche in collaborazione con l’A.USL, delle trentaquattro (34) Case Famiglia presenti sul territorio cittadino, coerentemente con quanto previsto dalle “Linee Guida per la disciplina, la valorizzazione e la qualificazione delle Case Famiglia e per lo svolgimento delle attività di vigilanza”, approvate in Consiglio Comunale nel luglio 2008. Ad ogni sopralluogo è seguita, da parte dell’Amministrazione Comunale, una comunicazione al Gestore riportante gli esiti dello stesso con particolare riferimento ad eventuali prescrizioni a cui il Gestore è stato tenuto a dare seguito in tempi specificatamente indicati. Inoltre, la S.O. Anziani ha provveduto ad approfondire, con i competenti Servizi comunali e sanitari, eventuali specifiche problematiche emerse in sede di sopralluogo e/o dall’analisi documentale relativa alle singole Case Famiglia. L’applicazione delle Linee Guida ha reso sempre più evidente nel tempo la necessità di provvedere ad una revisione del sistema di regolamentazione delle attività in questione nonché delle modalità di esercizio delle funzioni in capo alla Pubblica Amministrazione, esigenza a cui è stato dato seguito attivando un gruppo di lavoro integrato tra S.O. Anziani ed A.USL, mirato alla definizione di un nuovo regolamento. Sono stati altresì svolti incontri con le Organizzazioni Sindacali, con i NAS e con i Gestori delle Case Famiglia attualmente presenti sul territorio comunale, nonché in Ufficio di Piano ed in Comitato di Distretto di Parma, al fine di promuovere un confronto sulle principali novità previste nella nuova proposta di regolamentazione, ormai in fase conclusiva.