I Progetti

7.12 - Gli interventi nell'Area del disagio (Immigrati, Nomadi ,Carcere, Dipendenze e Salute Mentale

Il progetto in breve
Rafforzare i percorsi di integrazione, il contrasto ad ogni forma di sfruttamento e violenza, in particolare verso le donne e minori stranieri, la riorganizzazione degli interventi a sostegno della popolazione carceraria e una revisione complessiva delle metodologie di intervento/presa in carico ...

Avvio progetto previsto: 01/01/2013
Conclusione progetto prevista entro il: 31/12/2016
Descrizione del Progetto

 

7.12.03 - Sostegno a tutte le iniziative finalizzate all’emersione delle diverse forme di sfruttamento e alla protezione delle vittime di tratta e di sfruttamento
Sostenere azioni di sensibilizzazione, informazione e progettazioni anche attraverso il consolidamento del lavoro di rete già iniziato con alcune realtà del privato sociale e puntando ad una sensibilizzazione capillare della cittadinanza 

7.12.04 - Riorganizzazione di tutte le azioni a sostegno della popolazione carceraria in relazione alla ridefinizione della tipologia stessa di carcere attualmente in discussione 
Coordinamento azioni all’interno del carcere (sportello mediazione culturale- attivazione percorsi di Borse Lavoro in collaborazione con le coop B,  azioni di sostegno agli incontri con familiari, figli e parenti, ecc. ) e sperimentazione di nuove azioni in accordo con la Direzione del Carcere. Istituire la figura di un Garante. 

7.12.05 - Revisione complessiva del progetto sul Campo Nomadi e ridefinizione del progetto area Cornocchio e popolazione nomade in generale
Chiusura area Cornocchio e riprogettazione complessiva del modello di intervento sulla popolazione Rom e nomade. 

7.12.06 - Sperimentazione di progetti di riqualificazione ed autogestione di alloggi o fabbricati
Sperimentazione di progetti innovativi di concessione di alloggi e fabbricati pubblici da ristrutturare a persone che si organizzano e si impegnano nella riqualificazione e autogestione in cambio di una assegnazione a lungo termine 

Note

7.12.03 Sostegno a tutte le iniziative finalizzate all’emersione delle diverse forme di sfruttamento e alla protezione delle vittime di tratta e di sfruttamento

Stato di avanzamento dicembre 2014:

IMMIGRAZIONESi sono confermate le collaborazioni interistituzionali (Prefettura, Questura, Provincia) già in essere in tema di immigrazione e asilo, attraverso incontri e tavoli di programmazione e confronto su tali tematiche finalizzati al rinnovo e ampliamento del Protocollo Provinciale in materia di Accoglienza e Asilo, alla stesura di un protocollo per la Pronta Accoglienza nell’ambito del Programma “Mare Nostrum” per fronteggiare la nuova emergenza profughi.Nell’ambito della Progettazione Europea (FEI – FER):- Si è concluso al 30/06 il Progetto FEI - PARI (pubbliche Amministrazioni in rete per l’integrazione), di cui Parma è stata partner, finalizzato a implementare le capacità professionali degli operatori di sportelli destinati a cittadini stranieri con l’attivazione di una piattaforma Multimediale per un servizio di mediazione on-line, traduzioni, e-learning, consulenza giuridica e scambio di buone prassi tra operatori.- Il 16/06/2014 ha avuto inizio il progetto FEI –RefER-PA, di cui il Comune di Parma è partner, che prevede il miglioramento dell'efficacia ed efficienza dei servizi erogati in favore dei cittadini stranieri sul territorio della Regione Emilia-Romagna, attraverso azioni di sistema finalizzate all'introduzione di strumenti formativi e comunicativi multimediali e al rafforzamento delle reti di governance territoriali e inter-provinciali. – il progetto si pone in continuità con il FEI –PARI di cui sopra.- E’ partito il progetto FEI SISTER: Sistema InformaStranieri Territoriali dell’Emilia-Romagna con capofila la Regione Emilia Romagna e di cui il Comune di Parma è partner, che prevede il consolidamento della rete di servizi informativi integrata e fortemente orientante, con modalità organizzative efficienti che utilizzino le nuove tecnologie al fine di migliorare i percorsi di presa in carico e garantire l'accesso dei cittadini stranieri ai servizi pubblici in modo non discriminatorio - è iniziata la collaborazione con l’Associazione CIAC Onlus nella realizzazione del progetto FEI Interconessioni che prevede l'attivazione in via sperimentale di servizi di segretariato sociale con funzione di prima accoglienza, orientamento ai servizi, affiancamento nella compilazione della modulistica e interpretariato da attivarsi presso i Comuni (attività iniziata presso gli sportelli multifunzionali del DUC).- È stato siglato in data 10/04/2014  un protocollo con la Prefettura di Parma per la realizzazione di una agenda elettronica finalizzata a mettere in rete i comuni della provincia con la Prefettura per regolare e qualificare  l’accesso dei cittadini stranieri agli uffici statali per svolgere le pratiche: è stato realizzato un corso di formazione per la gestione dell’Agenda elettronica cui ha partecipato il personale di InformaStranieri referente per il Distretto di ParmaI servizi/progetti specifici di riferimento:-InformaStranieri –la cui gestione è affidata alla Cooperativa IN&CO - ha garantito servizi di informazione, orientamento e consulenza in particolar modo in merito alla normativa e alle pratiche in materia di immigrazione (rilascio e rinnovo del permesso/carta di soggiorno; ricongiungimento familiare; visti di ingresso; decreto flussi, cittadinanza) e di mediazione linguistico culturale.Il servizio dai primi di gennaio 2014 si è trasferito nei nuovi locali al piano terra di Via Cecchi,3Accessi all'ufficio informastranieri nell’anno sono stati: 24.756 e 2450 le ore di mediazione linguistica a supporto dei serviziDomande per i rimpatri: 10 domande di cui 5 partenze- Centri di seconda accoglienza per la popolazione maschile immigrataDomande per il centro di Martorano: 11 di cui 5 ingressi.Domande per il dormitorio Naviglio: 104 domande di cui 37 ingressi.Progetto SPRAR : dal mese di febbraio 2014  il progetto “SPRAR - Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati” (destinato alla accoglienza integrazione e tutela di richiedenti e titolari di Protezione Internazionale

7.12.04 Riorganizzazione di tutte le azioni a sostegno della popolazione carceraria in relazione alla ridefinizione della tipologia stessa di carcere attualmente in discussione

Stato di avanzamento dicembre 2014:

Progetto “Carcere”In merito alla realizzazione delle azioni a sostegno delle persone sottoposte alle misure limitative della libertà personale  nel corso del 2014:- Si sono consolidate  le nuove modalità operative dello sportello informativo di mediazione linguistico culturale all’interno degli II.PP. le cui funzioni sono state ridefinite e recepite nel protocollo sottoscritto da Comune e II.PP alla fine del 2013; in particolare sono state adottate procedure più snelle e chiare per i rinnovi dei permessi di soggiorno dei detenuti degli II.PP. di Parma- sono stati confermati i percorsi di sostegno al lavoro attraverso l’attivazione di inserimenti socio-lavorativi nell’ambito delle misure alternative al regime penitenziario e del lavoro esterno al carcere e/o attraverso specifici progetti a rilievo regionale (AC.E.RO)- sono proseguite iniziative di sostegno agli incontri con familiari, figli e parenti, ecc. - nel mese di novembre è iniziato un nuovo percorso laboratoriale condotto dalla Associazione Progetti & Teatro e e per la prima volta rivolto a detenuti della sezione di alta sicurezza ea detenuti affetti da patologie psichiatriche.-  con l’inizio dell’anno è iniziata l’attività del Garante dei detenuti presso gli II.PP. di Parma - figura istituita in via sperimentale e per la durata di un anno con Delibera C.C. di Parma n. 87 del 22/10/13 che ha attribuito le funzioni di Garante attribuite al coordinatore dello sportello in carcere; il Garante  nel mese di dicembre ha presentato una anteprima alle Commissioni Consiliari Pari Opportunità e Sociale del rapporto sulla attività svolta nel corso dell’anno. -  Il Comitato Area Esecuzione Penale Adulti, riunitosi nel maggio 2014, ha affrontato le principali tematiche connesse all’ambito carcerario e al reinserimento sociale dei detenuti, con particolare riferimento ai percorsi di inserimento lavorativo e di socializzazione. In particolare è stata condivisa la opportunità di ampliare i componenti del Gruppo Tecnico con la presenza di un funzionario dell’Assessorato alla Formazione Professionale e alle Politiche Attive del Lavoro della Provincia di Parma.- E’ stato siglato  il protocollo di intesa con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) per le azioni a supporto della inclusione sociale delle persone in situazione di espiazione della pena al di fuori degli istituti penitenziari tra Comune di Parma e  U.E.P.E.

7.12.05 Revisione complessiva del progetto sul Campo Nomadi e ridefinizione del progetto area Cornocchio e popolazione nomade in generale

Stato di avanzamento dicembre 2014:

Sono  terminati i lavori di ristrutturazione della palazzina dei servizi così come da progetto presentato alla Regione Emilia Romagna per ottenere un contributo per interventi per il miglioramento delle condizioni di vita nei campi nomadi (Deliberazione di Giunta Regionale n. 808/2012) ed approvato con delibera di Giunta Comunale n. 161 del 30/08/2012.Nel 2013 è stato chiuso il Campo Nomadi e la destinazione d’uso a favore della popolazione nomade di tale area  dovrà essere rimodulata in linea con le nuove normative regionali, che prevedono il ridisegno del sistema di accoglienza della popolazione ROM e SINTI in favore di soluzioni che favoriscano una migliore integrazione sul territorio (comprensive anche di microaree di sosta di dimensioni più ridotte e di tipologie diverse), ma non ancora approvate causa l’interruzione per lo scioglimento anticipato del Consiglio regionale dell’iter legislativo della proposta di legge Regionale. Si attende in tal senso l'avvio della nuova legislatura.Sono proseguite nell'ambito del Progetto Nomadi - affidato in gestione, con gara d'appalto, alla cooperativa Domus Aurora- le attività di monitoraggio e controllo del territorio, sui 10 insediamenti autonomi (23 nuclei famigliari per un totale di 74 persone di cui 27 minori) in terreni di proprietà e sui parcheggi della città, e il presidio sociale dei nuclei ROM in carico al servizio (27 nuclei-con 74 minori di cui 12 sui quali è aperto un procedimento della Autorità Giudiziaria minorile).In vista della scadenza dell’appalto (31/12/2014) e di una valutazione complessiva  della condizione della popolazione Rom e Sinta del nostro territorio, si è ritenuto di intraprendere un percorso di graduale riassegnazione ai poli di servizio sociale territoriale della competenza e gestione degli interventi sociali a favore di tale  popolazione, ormai  stanziale (che vive in alloggio o negli insediamennti autonomi). Ciò al fine di  favorirne e sostenerne l' integrazione nel tessuto cittadino, con il supporto di una equipe "Nomadi"  che collabora con gli operatori sociali sia nella decodifica dei  comportamenti legati alla cultura "nomade" sia attraverso progettualità di sostegno "intenso" ai minori e alle famiglie e che dovrebbe continuare a monitorare quella parte di popolazione non in carico ai servizi, più mobile sul territorio, in transito sui terreni e gli insediamenti irregolari o sui parcheggi della città.  E' stato prorogato di mesi 3 il contratto in essere al fine di predisporre una nuova gara di appalto per l'individuazione di un soggetto gestore del nuovo progetto.

7.12.06 Sperimentazione di progetti di riqualificazione ed autogestione di alloggi o fabbricati

Stato di avanzamento dicembre 2014:

Progetti per la seconda accoglienza (Alloggi sociali)Nel corso dell’anno 2014 è proseguita l’accoglienza negli alloggi sociali destinati alla ospitalità temporanea e transitoria di famiglie che non hanno la possibilità di accedere al mercato dell’edilizia privata e non sono utilmente collocati nelle graduatorie per l’accesso agli alloggi di edilizia pubblica, in situazione di sfratto o comunque senza risorse abitative.Da inizio anno, l’equipe dedicata alla gestione degli alloggi sociali si è arricchita di un educatore (15 ore settimanali) che ha contribuito a garantire un maggiore presidio sulle progettualità e sul processo di convivenza ed integrazione delle famiglie  nella comunità, in particolare nei grossi agglomerati che vedono una forte concentrazione di famiglie in difficoltà socio economica. Complessivamente l’accoglienza ha riguardato 65 nuclei famigliari, in prevalenza con figli minori (56 nell’ambito degli alloggi del Progetto “Una casa per ricominciare”, 3 nel Progetto “Casabianca”, 9 negli alloggi di Corcagnano, 5 presso Via Alvaro e Via Alpi, 1giovane negli alloggi di Via Firenze destinati ai giovani maggiorenni). Rimane aperto il tema della manutenzione degli alloggi che potrà in buona misura essere superato con l’inserimento della maggior parte degli stessi al patrimonio ACER . Sarà necessario implementare progettualità (in parte già realizzate nel corso del 2013 e del 2014) legate alla promozione e al lavoro di comunità, in collaborazione e sinergia con le realtà del territorio circostante, nonché azioni di mediazione del conflitto dentro e fuori ai contesti abitativi di grosse dimensioni, come quelli di Vicofertile e di Via Spadolini, in cui si concentrano famiglie con forte disagio socio-economico, molte di queste straniere


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