È stato presentato fuori concorso al Festival del Cinema di Cannes Papa Francesco – Un uomo di parola, docufilm diretto da Wim Wenders, coprodotto dal Vaticano e dedicato al pontefice Jorge Bergoglio. Il documentario è coprodotto da Solares Fondazione delle Arti: con l’uscita di questo film-evento si consolida la collaborazione tra il presidente della fondazione Andrea Gambetta e Wim Wenders, iniziata con il precedente documentario Il sale della terra, realizzato insieme al fotografo brasiliano Sebastião Salgado.

Giovedì 24 maggio alle ore 16.00 al Cinema Edison ci sarà l'occasione di parlare del film nel corso di una conversazione con Gambetta che racconterà il suo incontro con il Pontefice durante la lavorazione del documentario. Nel corso dell’incontro verranno inoltre proiettate scene di backstage ed immagini delle riprese. L’appuntamento, promosso dall’Assessorato alla Cultura nell’ambito di Argento Vivo, è ad ingresso libero sino ad esaurimento posti.

Papa Francesco - Un uomo di parola vuole essere un viaggio personale in compagnia di Papa Francesco, più che un documentario biografico relativo alla sua figura. Gli ideali del Papa ed il suo messaggio sono al centro del film, che si prefigge di presentare l’opera di riforma del Pontefice e le sue risposte riguardanti alcune questioni di livello globale.

Il film si basa visivamente e narrativamente sull’interazione del pubblico che in sala ascolterà il messaggio del Pontefice, instaurando un dialogo sugli argomenti che riguardano il mondo contemporaneo. Papa Francesco affronta temi a lui molto cari, come ecologia, migrazioni, consumismo o giustizia sociale, ed espone con sincerità ed emozionante franchezza ai vari spettatori, siano essi contadini, e lavoratori, donne e uomini, bambini ed anziani, rifugiati e detenuti, credenti e non, rivolto a tutti coloro abbiano a cuore il destino dell’umanità.

Particolarmente attenta anche la ricerca delle immagini di repertorio, tratte dagli archivi vaticani, che mostrano il Pontefice in alcuni momenti chiave nell'ambito dei suoi tanti viaggi: mentre parla alle Nazioni Unite, si rivolge al Congresso degli Stati Uniti,  a Ground Zero e a Yad Vashem, il Centro Mondiale per la Memoria dell'Olocausto, a Gerusalemme e nei campi profughi del Mediterraneo.