Sabato 16 luglio alle ore 17 presso la mostra “Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma Romana”, in Galleria S. Ludovico, si terrà il quarto incontro a cura di Francesco Gallina “La medicina dell’olio: il potere curativo dell’olio secondo Plinio il Vecchio”.

In decotto, le foglie dell’olivo curano le infiammazioni gengivali. Dal loro succo si ricava un collirio per curare le malattie agli occhi. La cenere dell’olivo unita a sugna cura le tumefazioni. L’oliva nera pestata giova alle bruciature. Queste sono solo alcune delle “ricette mediche” che Plinio il Vecchio, scrittore del I secolo d. C.,  riporta nella sua mastodontica enciclopedia Naturalis Historia.

Come per la vite, l’antico romano può giovare delle proprietà mediche dell’olivo, in ogni sua parte. Senza dimenticare che l’olio di oliva è solo uno dei tantissimi oli che si producevano. Ce n’è per tutti i gusti: per eliminare i brufoli, per curare i crampi, per rassodare la pelle, persino per tingere i capelli.