Si conclude lunedì 23 aprile al Cinema Atra (ore 18) l'ottava edizione del corso “Pensare la vita.

 Ospite Silvia Vegetti Finzi con la conferenza "Luci e ombre dell’amore materno"; a moderare l'incontro sarà Letizia Dazzi.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e dall’associazione culturale “La Ginestra” con il patrocinio dell’Università di Parma - Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali, dell’Ufficio scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e della  Fondazione Monteparma che, dalle origini, sostiene la rivista La società degli individui.

La rassegna, diretta dal professor Ferruccio Andolfi, si compone di otto lezioni che si terranno al cinema Astra ogni lunedì alle ore 18 fino al 23 aprile.

Il 12 marzo alle 18 presso il cinema Astra avrà luogo la terza lezione del corso di formazione filosofica Pensare la vita.
Il relatore sarà Alberto Siclari, professore ordinario di Storia della Teologia nell’Università di Parma, con tema “Amore di sé e amore di Dio”. L’amore di sé e l’amore di Dio sono strettamente legati tra loro. Ogni uomo, infatti, ha il suo Dio, sebbene spesso lo chiami con nomi diversi: “natura”, “caso”, “mistero”, persino “non senso”. E in relazione a questo Dio si comprende e si valuta, e dà forma e figura all’amore di sé. L’uomo si pensa come “prole divina”, espressione di quell’assoluto che lo fa esistere. Dio è la “causa/ragione” ultima della sua realtà, e in rapporto ad essa l’uomo si realizza, si rappresenta e si ama. 
Durante la lezione ci si soffermerà sulla concezione elaborata da Baruch Spinoza, richiamando anche quella che viene data da Anders Nygren.
Il moderatore sarà Sandra Manzi Manzi, dottoressa di ricerca e coordinatrice del Festival di Filosofia di Modena

Le forme dell’amore sono tante e disparate. Nello stesso contesto culturale contemporaneo non tutti amano allo stesso modo. Sussistono tra le vecchie generazioni modelli, sempre più rari, di amore fedele sostenuti da sentimenti sinceri ma anche da pratiche repressive interiorizzate. Molti adulti sono o sono diventati refrattari all’amore, che in loro si direbbe congelato. Per effetto di convivenze prolungate e di un generale clima poco propizio alle passioni, stressati dal lavoro e dalla ricerca di successo. Nelle fasce più giovani gli amori sono bruciati molto rapidamente, separazioni e divorzi facili, rotture traumatiche con gli ex coniugi. Possessività e violenza dovuti a un’educazione sentimentale carente. Diffusa la promiscuità sessuale e l’indifferenza dell’oggetto d’amore. In alcune enclaves residue viceversa i rapporti sono protetti attraverso l’endogamia e la condivisione di visioni del mondo compatte, piuttosto tradizionali e intolleranti.

Inoltre le concezioni e i vissuti amorosi mutano nel corso delle epoche storiche e nei diversi contesti culturali, divenuti più vicini al nostro per effetto delle migrazioni.

Queste considerazioni hanno portato sociologi e antropologi a concentrarsi soprattutto sull’elemento della differenza interrogandosi su quali cause sociali e storiche determinano le forme dell’amore. La figura e le deformazioni dei regimi amorosi vengono così riportate ai condizionamenti delle società tradizionali oppure della modernità e del capitalismo.

Eppure è possibile attenersi anche a un approccio diverso, che guardi ai tratti essenziali della «natura erotica». Se leggiamo ancora con interesse le riflessioni sull’amore dei filosofi di ogni epoca ed ammiriamo le rappresentazioni dell’amore date da poeti e romanzieri non è solo perché ci forniscono documenti di come l’amore era concepito nel periodo in cui queste opere sono state scritte, ma perché riteniamo che ci forniscano anche indicazioni su quali suoi elementi siano da conservare nell’attualità e sui modi di affrontare le sue patologie. Il presupposto di questo atteggiamento di apertura è che si possa malgrado tutto aver fiducia che le capacità d’amore siano relativamente universali e capaci di prevalere su quelle contrarie.

Le lezioni del corso prevedono una ricognizione sullo stato delle cose, riflessioni sulla natura erotica, se ve n’è una, e per il resto analisi di quelle opere filosofiche e letterarie che abbiano illustrato in modi tipici (o anche archetipici) i tratti dell’amore.

La scelta, tra le tante opzioni possibili, è stata fatta in modo di privilegiare opere rappresentative di qualche tratto importante del problema: ad esempio il rapporto tra amore e bellezza, tra sessualità e amore, tra sessualità e generatività, l’unitarietà o meno delle forme amorose, l’individualità dell’oggetto d’amore, la possibilità di coniugare un amore caldo per un oggetto esclusivo e un’universale benevolenza verso gli uomini, amore e lavoro, amore e altruismo ecc. Con il proposito di segnalare in ciascuna figura storica dell’amore sia gli aspetti per cui rappresenta un modello rappresentativo di un’epoca sia quelli a cui è ancora possibile e utile ricollegarsi nell’attualità.

Quanto ai relatori, alcuni sono già noti da tempo al pubblico dell’Astra: Ferruccio Andolfi, direttore del corso, apre la rassegna con una riflessione sulla “natura erotica” come tale – un’espressione che ricorre nel Frammento sull’amore di Georg Simmel; l’antichista Fulvia De Luise esamina gli scritti platonici dedicati all’amore, che costituiscono una tappa imprescindibile di qualsiasi percorso su questo tema; Alberto Siclari con la sua relazione su Amore di sé e amore di Dio parte da certe figure religiose filosofiche dell’amore di Dio, i mistici ma anche Spinoza ad esempio, per chiedersi quale influenza questa immagine ha avuto nel modellamento dello stesso amore umano; Alberto Meschiari suggerisce nel titolo della sua relazione un percorso che dalla sessualità conduce alle sue forme trasfigurate poetiche. Altri intervengono per la prima volta: Diego Saglia, direttore del Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali, e noto studioso del romanticismo letterario si sofferma sul tema dell’amore romantico a partire da alcune figure canoniche (Austin, Byron, Brontë); Barbara Carnevali riprende e discute la tesi avanzate recentemente da una studiosa israeliana, Eva Lluz, sulla relazione tra il nostro modo di concettualizzare e vivere l’amore e le condizioni capitalistiche. Alle voci dei filosofi e dei critici letterari si aggiungono infine quelle degli psicologi: Riccardo Delle Luche, che opera come dirigente AUSL a Lucca, interviene sulla ambivalenza delle relazioni amorose; mentre il corso si conclude con una ben nota psicologa, già protagonista delle prime edizioni dei corsi Pensare la vita, Silvia Vegetti Finzi che tratterà del rapporto tra sessualità e generatività.

In tutti gli incontri i relatori dialogheranno con moderatori, studiosi che hanno per lo più compiuto studi dottorali di filosofia o insegnano la materia nei licei, offrendo così al pubblico differenti punti di vista e sfumature originali e stimolanti.

 

Programma

26 febbraio ore 18 : Ferruccio Andolfi, modera Valeria Bizzari

L’amore come forza universale e civilizzatrice

5 marzo ore 18: Riccardo Dalle Luche, modera Silvano Allasia              

L’ambivalenza affettiva delle relazioni amorose

12 marzo ore 18: Alberto Siclari, modera Sandra Manzi Manzi

Amore di sé e amore di Dio                                                                       

19 marzo ore 18: Diego Saglia, modera Maria Rita Ferretti

La passione amorosa e l’immaginario romantico:Jane Austen, Lord Byron, Emily Brontë 

26 marzo ore 18: Fulvia De Luise, modera Emanuela Giuffredi

Amore e bellezza: il ‘Simposio’ e il ‘Fedro’ di Platone     

9 aprile ore 18: Alberto Meschiari, modera Donatella Gorreta

La poesia del sesso                                                                                      

16 aprile ore 18Barbara Carnevali, modera Giulia Lasagni

Amore ai tempi del capitalismo

23 aprile ore 18Silvia Vegetti Finzi, modera Letizia Dazzi

Luci e ombre dell’amore materno

 

Nell’atrio del cinema Astra i partecipanti potranno visionare o prendere in prestito libri messi a disposizione dalle Biblioteche del Comune di Parma che proporranno una ricca selezione bibliografica dedicata ai temi affrontati durante gli incontri.

Prima di ogni lezione sarà distribuita, all’ingresso del cinema Astra, una scheda didattica, con un testo classico a cui la lezione si ispira. Questi materiali, insieme ad indicazioni per approfondimenti bibliografici, si troveranno sul blog pensarelavita.wordpress.com

Associazione La Ginestra

L’Associazione La Ginestra, nata a Parma nel 1997, opera nel campo della ricerca, dell’editoria e della formazione. Pubblica il quadrimestrale di filosofia e teoria sociale La società degli individui, la rivista on line Quaderni della ginestra e, con le edizioni Diabasis, due collane: una, con lo stesso nome dell’associazione, di classici dell’individualismo solidale ha già al suo attivo 13 volumi; mentre la seconda, più recente, pubblica le raccolte di lezioni di questi corsi Pensare la vita.