Sabato 4 novembre 2017, alle ore 17, presso l’Auditorium di Palazzo del Governatore di Parma si terrà una giornata, promossa con il patrocinio del Comune di Parma, in memoria del pittore Vincenzo Gardoni in occasione del centenario della nascita.

Alla conferenza, a fianco delle tre nipoti Gardoni, interverranno l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra, il Dirigente scolastico del Liceo Artistico "Paolo Toschi", Roberto Pettenati e Gianluigi Guarneri, critico d'arte e docente presso il Politecnico di Milano.

Teresa Maria, Arianna Maria e Miriam Gardoni, nipoti architetti del famoso pittore espressionista, racconteranno al pubblico la vita e l’arte del nonno, scomparso nel 2004; contemporaneamente, in Piazza Steccata sulla facciata di Palazzo Governatore, dalle 17 alle 22 verranno proiettate, dalle finestre della casa-studio dell’artista prospicienti la piazza, immagini della produzione pittorica di Gardoni che ripercorrono scene di vita dell’artista stesso e i soggetti da lui raffigurati.

In questa occasione avrà luogo la donazione al Comune di Parma, da parte della famiglia Gardoni, del quadro di V. G. “Per una canzone d’autunno” - 1976.

L’iniziativa vede coinvolto anche il liceo artistico Paolo Toschi con alcuni suoi professori e studenti, nell’intento di produrre arte partendo dall’opera pittorica di Vicenzo Gardoni.

In questo modo si estende ad altri l’idea di ‘LABORATORIO’, già iniziata dalle nipoti (Gardoni Architects) secondo cui i disegni di V.G. sono proiettati nel futuro attraverso la loro personale preparazione nei campi dell’architettura, del design e della moda.

Le opere dell'artista, unite a quelle prodotte dal laboratorio Gardoni Architects e a quelle che verranno elaborate dagli studenti, in vari campi dell’arte, durante questo anno scolastico, saranno oggetto di una mostra in programma a novembre 2018 presso la Galleria San Ludovico di Parma.

V. G. in vita non ha mai dato pubblicità alla sua arte e non ha mai coinvolto alcuno nella sua produzione; era riservato sulla tecnica impiegata che riteneva insolita ed unica, tanto da mostrare le opere solo a lavoro finito. Realizzava le sue creazioni recuperando il materiale di scarto dal suo lavoro di impiegato amministrativo presso gli uffici dell’Università: carte, inchiostri per timbri, chine, tutti oggetti che, invece di diventare rifiuti, si trasformavano in figure, scenari, volti che esprimono emozioni, secondo l’idea che "Qualsiasi cosa può essere un’opera d’arte”.

 

Biografia artista

Vincenzo Gardoni nasce a Sissa (PR) il 06 Novembre 1917 e muore a Parma il 09 Agosto 2004.

Dopo la frequentazione della scuola media inferiore nell’Istituto Salesiano San Benedetto a Parma, per il giovane Vincenzo non ci fu altro che il pesante lavoro dei campi fino al periodo del servizio militare, anni 1937-40.

La seconda guerra mondiale lo vede arruolato sul fronte russo, dove scampa per miracolo alla grande tragedia della disfatta italiana.

Nel 1945 sposa Angela Pezzani, fedele compagna di tutta la vita, dalla quale ha 4 figli.

Il 1959 fu l’anno del trasferimento a Parma dove trova occupazione presso gli uffici dell’Università degli Studi. Inizia un periodo di tranquillità economica che gli consente di realizzare la sua migliore produzione artistica.

Negli ultimi decenni di vita produce nell’abitazione di Piazza della Steccata a Parma; dietro quelle finestre del suo studio-laboratorio, decenni di lavoro e di appassionato impegno che pochi finora hanno avuto modo di vedere.

La rivelazione delle sue opere, insieme all’idea di laboratorio, che le tre nipoti architetti hanno voluto per i posteri, è il frutto di una appassionata vicenda familiare intorno ad un lascito poetico.