Confronti tra mondi apparentemente lontani e media diversi, tra immagine e parola, tra indagine artistica e sfera pubblica, tra produzione ed esposizione. Questi i temi affrontati nei libri dedicati all’arte del Novecento che verranno illustrati nei quattro appuntamenti della rassegna “Letture d’arte – Dialoghi sull’arte del Novecento” curata da Cristina Casero e Davide Colombo e promossa dal Servizio Biblioteche dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma in collaborazione con il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma. Lezioni che, a partire da una novità editoriale dedicata all’arte del Novecento, condurranno il pubblico ad una riflessione sulla complessità del discorso artistico da vari punti di vista e con approcci metodologici complementari.

Il ciclo di incontri si concluderà giovedì 3 maggio, all ore 17.30 al Palazzo del Governatore, con la presentazione del libro “Arte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle discipline umanistiche” (Donzelli Editore) di Michele Dantini.

In che modo l’arte contribuisce al vigore della sfera pubblica? E qual è il compito civile che la critica d’arte, intesa nel suo senso più elevato, può svolgere? In questo volume denso e originale Michele Dantini prova a dare risposta a tali interrogativi avvicinando artisti per definizione elusivi, come Duchamp e Manzoni, cui sono dedicati saggi di avvincente precisione, e confrontandosi con grandi storici dell’arte (Warburg, Panofsky, Wind, Gombrich e Baxandall; tra gli italiani Longhi) che hanno saputo e voluto essere intellettuali pubblici: non però nel modo immediato e a tratti tirannico della militanza, ma attraverso un complesso intreccio di attualità e inattualità, prossimità e distanza, coinvolgimento e «inflessibile erudizione». Nel prendere spunto dall’attuale crisi della critica, l’autore rifugge il prevedibile lamento sulla «morte dell’esperienza» o la scomparsa degli «intellettuali legislatori». In dialogo anche con storici e teorici come Weber e Mannheim, Momigliano e Berlin, Walzer e Said, Sloterdijk e Habermas, individua costanti, segnala differenze, stabilisce genealogie, con l’obiettivo di restituire una maggiore ampiezza all’attuale discussione sulle discipline umanistiche. Mentre contribuisce a riconoscere nella diaspora culturale tedesca ed ebraico-tedesca l’episodio storico-culturale cruciale del Novecento, "Arte e sfera pubblica" interviene con originalità e autorevolezza sui processi di traduzione transculturale che hanno dato vita alla koinè culturale contemporanea e risponde a una rinnovata esigenza di confronto tra ambiti di esperienza – arte, scienza, morale, religione – che soffrono oggi di un’eccessiva separazione. Sullo sfondo dei saggi raccolti nel volume, la necessità di ritrovare il senso delle profonde differenze esistenti, sino alla prima metà del Novecento, tra cultura europea continentale e cultura americana.

Michele Dantini insegna Storia dell’arte contemporanea all'Università per Stranieri di Perugia ed è visiting professor alla Scuola Alti Studi di Lucca. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il momento Eureka. Pensiero critico e creatività (Doppiozero, 2015), Macchina e stella. Tre studi su arte, storia dell’arte e clandestinità: Duchamp, Johns, Boetti (Johan & Levi, 2014); Geopolitiche dell’arte. Arte e critica d’arte italiana nel contesto internazionale, 1957-2010 (Marinotti, 2012). I suoi libri sono tradotti negli Stati Uniti, in Francia, Spagna, Polonia e altri paesi.

 

Calendario incontri

Auditorium Palazzo del Governatore, ore 17.30

Martedì 20 marzo

Elio Grazioli

Duchamp oltre la fotografia. Strategie dell’infrasottile (Johan & Levi Editore)

 

Giovedì 5 aprile

Davide Colombo

Lucio Fontana e Leonardo da Vinci. Un confronto possibile (Scalpendi Editore)

 

Martedì 17 aprile ANNULLATA

Marco Scotini

Artecrazia. Macchine espositive e governo dei pubblici (DeriveApprodi Editore) 

 

Giovedì 3 maggio

Michele Dantini

Arte e sfera pubblica. Il ruolo critico delle discipline umanistiche (Donzelli Editore)