Comunicati Stampa

22.09.14 / AMBIENTE

Realizzate due barriere in massi traversali a salvaguardia della scogliera sul fiume Taro

Parma, 22 settembre 2014.


Le sponde del Taro sono più sicure grazie alla realizzazione di due barriere in massi trasversali in località Eia. Il Comune ha speso 80 mila euro per porre in sicurezza la lunga barriera in massi che l’Aipo ha realizzato in passato a protezione del sito  da bonificare dove si trova l’ex discarica di Viarolo. L’assessore all’ambiente Gabriele Folli ha effettuato un sopralluogo sul posto con i tecnici comunali. “Si tratta di un intervento importante – ha spiegato – volto a scongiurare l’erosione della sponda del Taro dietro a cui si trova l’ex discarica di Viarolo, la più grossa ex discarica presente a Parma, dove furono stoccati nel corso degli anni circa 5 milioni di metri cubi di rifiuti. Ha auspicato  un progetto di bonifica dell’area”.

I sopralluogo è avvenuto a conclusione dei lavori per la realizzazione delle due barriere in massi traversali a salvaguardia della scogliera realizzata da Aipo sul fiume Taro a Eia. Nel 2009 il Taro, durante una piena, aveva asportato un’ampia porzione di terreno sulla sponda destra mettendo allo scoperto un’ampia zona dove si trova la vecchia discarica. Nel 2010, Aipo ha previsto un intervento urgente volto a realizzare una scogliera di massi per riparare la sponda destra del fiume da ulteriori erosioni dovute alla corrente. Sempre Aipo, nel 2011, ha costruito una prima barriera in massi trasversali in corrispondenza della testata della scogliera stessa allo scopo di deviare la corrente.

In occasione delle piene del 2012, considerata l’estensione della scogliera stessa, si è riscontrata la necessità di prevedere la realizzazione di altri due barriere in massi trasversali in modo da salvaguardare la tenuta della difesa spondale esistente. L’intervento è fondamentale per evitare che in futuro le acque del Taro intacchino la zona dell’ex discarica e ne possano asportare i materiali. L’ex discarica di Viarolo è visibile a occhio nudo: e’ un prato che costeggia gran parte dell’argine Maestro del Taro eliminandone il dislivello con il fiume. Sotto il prato si trovano i rifiuti depositati nei decenni passati.

Il Comune ha, quindi, messo in atto una serie di interventi volti ad evitare che il fenomeno erosivo si possa ripetere. Il progetto è stato redatto dai tecnici dell’ufficio ambiente del Comune ed è stato avallato da Aipo, appaltato e concluso nei tempi previsti. I lavori hanno avuto una durata di due mesi e sono stati eseguiti della ditta Piazza di Neviano, per costi pari a 80 mila euro. Le due barriere devieranno, così, la corrente del fiume evitando che metta in pericolo la scogliera esistente. La corrente sarà spinta verso l’alveo centrale del corso d’acqua. Le due barriere  hanno una lunghezza di 35 metri, sono larghe 10 a alte 4. Si tratta di massi ciclopici in pietra naturale posati con un escavatore a regola d’arte. Per portare a termine l’intervento sono state effettuate alcune opere funzionali alla stesso, con la costruzione di un canale deviatore e la realizzazione contestuale di una pista di accesso. La direzione dei lavori è stata seguita da un tecnico dell’ufficio ambiente del Comune, sotto la supervisione di Aipo – Agenzia interregionale per il Po. 

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