Comunicati Stampa

05.03.15 / BILANCIO / Foto di Matteo Fornari

STT Holding e Banche creditrici: c’è l’accordo

Parma, residenza municipale 5 marzo 2015.


La firma il 2 marzo scorso davanti al notaio Canali – Ora la palla passa al Tribunale, chiamato ad approvare il piano di rientro dei debiti condiviso da Comune, STT e Istituti di credito.

Un nuovo tassello va ad aggiungersi nella faticosa ricomposizione del mosaico delle aziende partecipate del Comune di Parma.

Al termine di un lungo e impegnativo lavoro per sciogliere il groviglio della matassa STT, uno dei fardelli più pesanti del sistema Comune, è stato raggiunto l’accordo di ristrutturazione del debito STT sottoscritto  lunedì 2 marzo con gli istituti di credito.

Alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti e dell’assessore  Marco Ferretti, attorno al tavolo si sono seduti Luigi Bussolati, amministratore unico di STT Holding, accompagnato dall’avvocato Giacomo Malmesi, Nicola Rinaldi, liquidatore di STU Authority, Massimiliano Vento, liquidatore di “Alfa”, lo studio legale Giovanardi, in rappresentanza del “ceto bancario”, i consulenti Enrico Aradis e Stefano Vittucci della società EY e i rappresentanti degli istituti di credito coinvolti (Cariparma, Banca Intesa, Banca Monte Parma, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Unicredit e Unipol Banca).

L’accordo con gli istituti di credito, principali creditori della Holding municipale, è finalizzato a chiudere, da oggi ed entro l’anno 2018, l’indebitamento della Società, utilizzando le procedure previste dall’art. 182 bis della legge fallimentare.

“E’ stato un lavoro imponente, che ha coinvolto tanti diversi soggetti – ha affermato l’amministratore unico di STT Luigi Bussolati  oggi alla conferenza stampa di presentazione – come dimostrano le 3.200 pagine allegate al testo firmato lunedì davanti al notaio. L’obiettivo – ha sintetizzato Bussolati – è quello di assicurare la maggior soddisfazione possibile ai creditori e restituire al Comune il maggior numero possibile di azioni Iren, conferite in garanzia nel 2011 dal Consiglio Comunale di allora”.

“Con questa operazione – ha commentato l’assessore Marco Ferretti – chiudiamo il cerchio di uno dei grossi problemi che abbiamo ereditato, e nel contempo diamo credibilità al “Gruppo Parma”, cioè alla galassia delle partecipate comunali all’interno delle quali stiamo pazientemente e faticosamente cercando di mettere ordine. L’altro risultato raggiunto – ha poi annunciato lo stesso assessore - è la chiusura della vicenda relativa a Metroparma: lo scorso dicembre è stato infatti concluso l’accordo con l’Impresa creditrice Pizzarotti sulla base di 13 milioni di euro, senza nessun onere a carico del Comune”.

I presupposti su cui poggia il piano di ristrutturazione del debito relativo ad STT Holding sono la vendita di una parte del  patrimonio immobiliare in capo alle società coinvolte (in particolare i terreni edificabili a lato della sede Authority e all’ex mercato bestiame) ed una quota delle azioni Iren. Attualmente nella disponibilità di STT ci sono 52 milioni di azioni IREN conferite in garanzia.

Se il piano funzionerà secondo quanto previsto, potrebbe bastare vendere una quota di azioni per un valore di 22 milioni di euro, quindi circa il 40% del totale, anche se restano le variabili legate da una parte al mercato immobiliare e dall’altra al mercato azionario. L’obiettivo comunque resta quello di preservare una parte significativa delle azioni stesse a favore del Comune.

Confermata la liquidazione delle società Casadesso, Città delle Scienze e Metroparma (che dovrebbero chiudere entro il 2015), resteranno attive per ora , all’interno di STT Holding, la STU Stazione,  la Stu Authority e la società “Alfa”, per il tempo necessario a portare a compimento la

loro missione istituzionale, cioè realizzare le opere previste dai rispettivi programmi (le opere residue del comparto Stazione e la Scuola per l’Europa).

La ristrutturazione del debito nei confronti delle banche e degli altri creditori comporta un’operazione finanziaria che si aggira intorno ai 95 milioni di euro, dei quali 35 a carico degli organi di governo europei di Bruxelles per la sede EFSA, e i rimanenti 60 da pagare  con immobili (previsti 40 milioni) e azioni (previsti 20 milioni).

L’attuazione consentirà la riduzione del debito dell’intero  sistema Comune.

Dopo la firma di lunedì, che già mette in sicurezza STT, la pratica è ora sul tavolo del Tribunale, che sarà chiamato ad approvare l’erogazione di una prima tranche di nuova finanza (1.400.000 euro come anticipazione del finanziamento di 5.100.000 euro previsto come azione transitoria dal piano di rientro)  nonchè ad omologare l’intesa e renderla operativa a tutti gli effetti.

L’Assessore Ferretti ha sottolineato l’importante lavoro svolto dall’AU di STT Holding, Luigi Bussolati, nel raggiungimento di questo importante obiettivo.

A lui si è unito il sindaco Federico Pizzarotti, che ha preannunciato l’imminente avvio del cantiere per il completamento del DUC B,  ed ha ricordato il lavoro in corso per  fa ripartire anche il cantiere della scuola Europea, “tutte azioni – ha ricordato il sindaco  - che richiedono tempo e un assiduo lavoro, cerchiamo di togliere i grovigli che abbiamo trovato, lavorando  su gomitoli separati. E su questa strada proseguiremo”.

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