15.01.08
/ CULTURA
/ Ufficio Stampa
GOYA, “I DISASTRI DELLA GUERRA”
GOYA, “I DISASTRI DELLA GUERRA”
Il Comune di Parma, Assessorato alle Politiche Culturali e alla Creatività Giovanile, organizza presso la Pinacoteca G. Stuard di Parma dal 19 gennaioenbsp fino al 31 maggio 2008enbsp l’esposizione dell’opera “ I Disastri della guerra” (1810-20) di Francisco Goya in mostra la raccolta di ottanta tavole ad acquaforte che la compongono. L’opera verrà confrontata con esemplari della “Tauromachia”, dei “Proverbi” e dei “Capricci”. L’esposizione, a cura di Emilio Mistrali, in collaborazione con la direzione della Pinacoteca Stuard (Francesco Barocelli), vuole mettere in luce e portare all’attenzione una delle opere grafiche più tormentate e sentite dell’artista. La Pinacoteca intende essere un museo aperto alle iniziative espositive. Nasce così l’attività espositiva sul Grechetto, compiuta nel 2006, altre esposizioni che sono seguite sino a questa ultima, dedicata alle incisioni di Goya. L’iniziativa che si avvia oggi sull’opera dell’artista spagnolo cade, tra l’altro, nella ricorrenza del 180°enbsp anniversario della sua scomparsa avvenuta a Bordeaux nel 1828. Solo Francisco Goya, prima del Picasso di Guernica, è riuscito a esprimere lorrore e la paura della guerra con tale intensità. La decisione dell’artista di consegnare all’arte grafica i suoi più profondi sentimenti giunse tardi nel percorso creativo e rappresentò inoltreenbsp momento di grande ripensamento in ordine alla sua vita e alla sua produzione artistica. I “Disastri della guerra” rappresentano per l’artista spagnolo un vero e proprio testamento di disperazione,enbsp una presa d’atto delle sanguinose conseguenze degli eventi storicienbsp e la consapevolezza che l’arte può esserne testimone. L’opera di un grande artista si riconosce quando il messaggio si inoltra oltre i limiti del percorso storico ed ilenbsp pensieroenbsp che lo anima diviene senza tempo. Di fronte al progetto dei “Disastri” siamo oggi tutti convinti di quanto rimanga attuale un tema come questo. Ai “Disastri” Goya arriva in piena maturità artistica, essienbsp rappresentano un momento di grande tensione interiore, la presa di coscienza per ciò che l’invasione napoleonica in Spagna rappresentò, e dunque l’interpretazione che ne consegue,enbsp non è solo fine alla rappresentazione di una situazione contingente, ma evidenziano la riflessione e l’interpretazione dell’artista di fronte alla tragedia che la guerra produce al di la delle contingenze storiche,enbsp a livello etico e semantico. Le intenzioni di Goya non erano politiche, all’artista non interessarono gli intrighi e le cospirazioni che portarono alla guerra, i temi non erano né la ribellione di Saragozza del 1808, né la carestia di Madrid , ma piuttosto l’orrore della guerra in genere e il modo in cui questa mette a nudo le tragedie umane. Le incisioni di Goyaenbsp rivelano dunque tutta laenbsp grandezza dell’artista , perché è attraverso di esse che se ne comprende l’opera intera eenbsp in esseenbsp è racchiusa tutta la sua riflessione sul genere umano.