Comunicati Stampa

17.01.08 / CULTURA / Ufficio Stampa

LIRICA, VIGNALI ATTACCA LA REGIONE

LIRICA, VIGNALI ATTACCA LA REGIONE


Il sindaco Pietro Vignali e l’assessore comunale alle politiche culturali e alla creatività giovanile Lorenzo Lasagna contestano duramente le dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi, il quale ha affermato su organi di stampa che “chi vuole produrre in proprio (il Regio di Parma per esempio) sappia che è libero di farlo ma che non godrà di alcun contributo regionale”, aggiungendo inoltre che per quanto riguarda la lirica la Regione ha deciso di puntare sul Teatro Comunale di Bologna. “L’insistenza su Bologna capitale – osserva il sindaco Vignali – sta veramente uscendo dalle righe: ora scopriamo che Bologna è capitale della lirica, dopo che nei mesi scorsi la nostra città ha avuto puntati gli occhi di tutto il mondo grazie al successo del Festival Verdi”. “Continuiamo a ritenere – prosegue il sindaco – che la Regione sbagli nella sua idea di policentrismo chiuso, soprattutto nella prospettiva globale della società contemporanea, nella quale le competizioni sono fra territori”. “Se poi – puntualizza Vignali - questa volontà di Bologna capitale si estende anche a quelle funzioni che sono tipiche di Parma, come la lirica, la questione assume i connotati dell’assurdo: a questo punto possiamo anche aspettarci che la Regione arrivi a dichiarare Bologna capitale europea dell’agroalimentare”. Riguardo al tema specifico delle politiche culturali, l’Assessore comunale Lorenzo Lasagna inoltre spiega: “Sappiamo che la Regione Emilia Romagna ha ormai il dichiarato obiettivo di penalizzare le proprie città, a vantaggio del solo capoluogo bolognese. Parma non accetterà di piegarsi a questo disegno, soprattutto per quanto riguarda ambiti di assoluta eccellenza della sua tradizione culturale, come la musica Lirica. Frasi come quelle pronunciate dall’assessore regionale Ronchi, cioè che la città della Lirica in Emilia, per sua decisione, sarebbe Bologna, suonano addirittura grottesche, e marcano con chiarezza il disegno di smantellare una cultura e una tradizione locale di secoli come quella nata e cresciuta nella nostra città”. “Dopo il successo straordinario del Festival Verdi, - continua l’assessore alla cultura del Comune di Parmaenbsp - e l’apertura di una stagione lirica tra le più ricche e prestigiose di sempre, il teatro Regio non si fermerà certo per decreto di un assessore regionale in vena di minacce. Le dichiarazioni di Ronchi rivelano la grave arretratezza della visione culturale del governo regionale di Centrosinistra, il quale invece di valorizzare le realtà attive sul territorio regionale, pretende che esse si pieghino ad un vero e proprio ricatto”. “Il Comune di Parma – conclude l’assessore Lasagna - continuerà per la propria strada: impegnarsi a sostenere il Teatro Regio come luogo d’eccellenza della musica lirica a livello mondiale, e a fare sempre più di Parma una città vocata alla cultura internazionale, a dispetto di ogni pianificazione burocratica fatta a Bologna contro gli interessi dei parmigiani”.

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