17.05.10
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OSPEDALE VECCHIO, UN GRANDE POLO BIBLIOTECARIO INTERNAZIONALE
OSPEDALE VECCHIO, UN GRANDE POLO BIBLIOTECARIO INTERNAZIONALE
Oltre 10mila metri quadrati per un nuovo polo bibliotecario internazionale nel prestigioso contesto storico dell’Ospedale Vecchio. Una nuova cittadella degli archivi in via La Spezia, più spaziosa e funzionale. Questi sono i punti fondamentali del progetto che ridisegnerà la mappa degli archivi e delle biblioteche cittadine, rilanciando con nuove funzioni un punto strategico della città: quello dell'Ospedale Vecchio. “In questo modo – spiega l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Luca Sommi – diamo concretezza al principio di rendere sempre più le biblioteche un luogo da vivere, un centro di confronto e di discussione, e non un semplice luogo di conservazione. Ora il polo bibliotecario di Vicolo Santa Maria è in una situazione di sofferenza: perciò vogliamo intervenire in modo strutturale, impostando una strategia efficace e di ampio respiro per le biblioteche di Parma. Basti pensare che passeremo da circa 4500 metri quadrati dell’attuale complesso a 10mila metri quadrati con l’ampliamento all’ospedale Vecchio. L’Oltretorrente, con la presenza di scuole e università, e alla luce anche della sua vocazione multiculturale, si offre come sede ideale per un grande progetto culturale di questa natura. Insomma un investimento importante nelle biblioteche, che consentirà anche un rilancio degli archivi promosso in piena intesa con il Ministero”.
LA SITUAZIONE – La Biblioteca Civica, lo spazio adolescenti Tana dell’Orso, l’Emeroteca Comunale, la Biblioteca di Agricoltura “Antonio Bizzozero” e la Biblioteca “Umberto Balestrazzi”, oltre al Centro Cinema Lino Ventura, trovano spazio ora nel polo di Vicolo Santa Maria. Occupano uno spazio complessivo di quasi 4500 metri.
IL PROGETTO – Con le nuove funzioni dell’Ospedale Vecchio, il Polo Bibliotecario sarà più che raddoppiato: qui, oltre a tutti i centri presenti ora, sarà trasferita anche la Biblioteca internazionale Ilaria Alpi, su cui l’Amministrazione comunale ha deciso di puntare con forza, alla luce della dimensione sempre più europea della città. Nello specifico, la nuova Biblioteca dell’Ospedale Vecchio, oltre a contenere alcune sezioni attualmente presenti alla Civica, comprenderà anche servizi di accoglienza e informazione per pubblico, spazi di socializzazione e riunione con anche accesso ad Internet. Il trasferimento della biblioteca Ilaria Alpi consentirà di disporre di ulteriori spazi per la biblioteca Guanda, nel complesso dell'ex Monastero di San Paolo.
GLI ARCHIVI – L’Archivio di Stato troverà spazio nella Cittadella degli Archivi, che l'Amministrazione comunale ha destinato in via La Spezia. Ci sarà una superficie più ampia dell’attuale, oltre a un'accessibilità più funzionale anche per chi viene da fuori città. Un potenziamento significativo, dunque, anche su questo versante.
"L’intervento nell’area di Via Spezia – interviene l’Assessore ai Lavori Pubblici Aiello – non deve considerarsi come un intervento tampone, bensì una scelta di elevato spessore per dotare la città di Parma di una vera e propria cittadella “degli archivi” moderna e funzionale, che racchiude in sé la tecnologia e la tradizione: il tutto in un ambiente nuovo e accogliente, con adeguati servizi ed accessori. Una Cittadella che potrà dare una risposta anche ad altri Enti oggi sofferenti come il Tribunale, l’AUSL, la Provincia, oltre ovviamente l’archivio di Stato e l’archivio comunale tutto. La collocazione è come detto all’interno dell’area di via Spezia, dapprima nel capannone in fase di ristrutturazione e quindi successivamente nei due corpi con uffici da collocare preferibilmente limitrofi all’attuale nuovo meccanizzato. Nell’ipotesi di eventuali vincoli (vista la presenza del Cimitero Monumentale), il trasferimento avverrebbe abbandonando la nuova costruzione e utilizzando invece fabbricati su Via Spezia, che verrebbero anch’essi ovviamente completamente ristrutturati e resi perfettamente agibili. Questo è il progetto che è stato presentato e condiviso anche dal Ministero dei Beni Culturali e che noi dovremo realizzare, per la prima parte, entro l'inizio di ottobre".
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