Concorso GAP 2015
Inaugurata l’opera d’arte “Valori vitali per un Equilibrio in Evoluzione” alla presenza degli artisti Daniela Gambetta e Fabio Pili.
E’ stata inaugurata ieri nella vetrina d’arte di Piazzale Cesare Battisti, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferraris e del Presidente del Gruppo Giovani dell’Industria di Parma Gianpaolo Ghiretti, l’opera “Valori vitali per un Equilibrio in Evoluzione” di Daniela Gambetta e Fabio Pili vincitori, ex-aequo con “Human Bread” di Nicolò Cecchella, della seconda edizione del “Concorso GAP (Giovani Artisti a Parma) 2015: Energia Creativa”.
L’assessore Laura Maria Ferraris e il Presidente dei Giovani Industriali Gianpaolo Ghiretti si sono complimentati con gli artisti poiché hanno saputo realizzare, a quattro mani, con originalità, ricerca e sperimentazione un’opera d’arte complessa che ha saputo sviluppare il tema del concorso “Energia creativa”, in grado di offrire al pubblico diverse chiavi di lettura. “Gambetta e Pili – ha sottolineato la Ferraris – sono riusciti in una sfida non facile: quella di realizzare un’opera d’arte significativa e complessa in grado di fondersi sapientemente con uno spazio, quello della vetrina di Piazzale Cesare Battisti, circoscritto e dalle particolari caratteristiche tecniche”.
“Esprimo grande soddisfazione nel vedere che questo progetto, nato anni fa per dar voce ai giovani talenti artistici, stia sempre più prendendo forma e trovi nel cuore della città un proprio spazio attraverso cui gli artisti possano esprimere la propria arte. L’opera in questione è viva e dinamica e suggerisce al contempo un’idea di mutamento per alcuni dei materiali usati e di solidità per i concetti e i valori fondamentali raffigurati” ha aggiunto Gianpaolo Ghiretti, Presidente del Gruppo Giovani dell’Industria di Parma.
“Il nostro progetto artistico – spiega l’artista Gambetta– è il risultato di studio e ricerca sulle forme e le simbologie antiche che ci ha permesso di comprendere l’importanza che la figura del cerchio ha rivestito fin nell’antichità, trasversalmente alle civiltà e alle diverse culture del mondo, conservando e tramandando in sé valori millenari. Energia creativa per noi, quindi, trova la sua base nel cerchio, che simboleggia il ciclo vitale. Alla base del cerchio abbiamo voluto posizionare le mani del bambino, origine di tutto, mentre sopra troviamo le mani di uomo e di donna che simboleggiano l’evoluzione e il continuo e imprevedibile mutamento del ciclo di vita.”
“Anche il lavoro sui materiali ci ha permesso di sperimentare - continua Gambetta – diverse possibilità: il cerchio è in polietilene, la prima plastica scelta dall’uomo; la base sembra in metallo, ma è di un materiale assolutamente naturale. Abbiamo poi utilizzato il rame, primo metallo lavorato dall’uomo, per raffigurare i valori universali e legarli alle rappresentazioni figurative. Per il pianeta e la base che sostiene le mani abbiamo scelto l’acciaio inox, immutabile. Le mani sono in ferro, uno dei materiali più diffusi sulla terra, che poi abbiamo sottoposto ad un processo di ossidazione che porterà probabili mutazioni non prevedibili. La base di tutta l’opera è formata da un blocco di pietra di Luserna fiammata, scelta poiché è metamorfica”.
L’opera resterà esposta, all’interno della vetrina d’arte di Piazzale Cesare Battisti, fino a metà ottobre quando cederà il posto all’artista Nicolò Cecchella che esporrà, fino alla fine dell’anno, l’opera dal titolo “Human Bread” vincitrice ex aequo del concorso. Cecchella, presente all’inaugurazione, ha spiegato che la scelta di realizzare un busto maschile di pane deriva dalla volontà di rappresentare il legame profondo tra l’elemento primario di nutrimento e della sopravvivenza e la precarietà dell’esistenza umana.