RICONOSCIMENTO A DUE DIPENDENTI COMUNALI
RICONOSCIMENTO A DUE DIPENDENTI COMUNALI
Questa mattina, venerdì 30 maggio, il sindaco Pietro Vignali e l’assessore al personale Giovanni Paolo Bernini hanno consegnato un riconoscimento a due dipendenti comunali che hanno dimostrato competenza e onestà nello svolgimento del loro lavoro.
Si tratta di Gian Franco Terzi, che opera presso il servizio manutenzione del Comune e di Maurizio Pelizza, pure lui dipendente con la qualifica di restauratore.
I due dipendenti, grazie alla loro intraprendenza e competenza, hanno restituito al patrimonio del Comune oggetti di alto valore storico e artistico che, senza il loro intervento, sarebbero andati irrimediabilmente perduti.
Nel febbraio scorso, Gian Franco Terzi, incaricato di sgomberare un soppalco pieno di cianfrusaglie presso i Magazzini Comunali in via La Spezia, ha avuto il dubbio che alcuni oggetti riposti ala rinfusa in quel luogo potessero avere qualche valore dal punto di vista storico-artistico.
L’operatore ha informato della cosa il collega Maurizio Pelizza, restauratore del Comune, pregandolo di effettuare un sopralluogo.
Quest’ultimo ha visitato il soppalco e ha riscontrato la presenza di oggetti antichi, alcuni irrimediabilmente compromessi, probabilmente di notevole valore dal punto di vista artistico.
In particolare, Pelizzaenbsp ha rinvenuto tre lanterne in metallo e vetro, che apparivano molto compromesse, schiacciate dal peso di oggetti che vi erano stati buttati sopra, un lampadario di Murano già completamente distrutto (risalente ai primi anni del secolo scorso) e sei appliques di bronzo riposte dentro cassette da frutta.
Le sei lampade avevano subito un rimaneggiamento con l’applicazione di finte candele in legno e di cavi elettrici collegati ad una lampadina. Presumibilmente erano state collocate fino agli anni settanta in qualche sala importante del Comune.
La presenza di un numero di serie punzonato su ciascuna lampada e delle stemma di Casa Reale, ha indotto il restauratore comunale ad approfondire l’analisi. Ha sottoposto le sei lampade all’attenzione del maestro d’arte Maurizio Ronconi, il quale, sulla base del materiale usato, ha ritenuto di poter datare le appliques fra il seicento e il settecento.
Il restauratoreenbsp Maurizio Pelizza ha quindi proceduto al restauro conservativo degli oggetti e ha proceduto alla loro catalogazione.
A questo punto, Pelizza e Ronconi hanno chiesto al professore Giovanni Godi, esperto di oggetti d’arte, di effettuare una perizia più accurata. Da questa è emerso che le sei appliques sono oggetti di alto valore artistico, che sono di origini francesi, dell’epoca di Luigi XV, e che quasi sicuramente furono un dono del Re di Francia al Ducato di Parma. In attesa di definire il loro valore storico artistico in modo più preciso (dal punto di vista economico si parla di circa 90.000 euro) le lampade sono ora custodite in una cassaforte del Comune, inattesa di essere destinate ad una consona collocazione all’interno del Municipio. enbspenbsp
Il sindaco e l’assessore Bernini, venuti a conoscenza del fatto, hanno deciso di premiare simbolicamente in una cerimonia ufficiale i due dipendenti, che hanno ricevuto questa mattina (venerdì 30 maggio) una pergamena personalizzata, con la quale vengono ringraziati rispettivamente per aver favorito il ritrovamento e per aver recuperato al patrimonio del Comune le sei preziose lampade.
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