Chiusura del TAR: il sindaco scrive a Renzi e Madia
Preoccupazione per una decisione che investe il territorio: “Viene meno un presidio di legalità e aumentano i costi per i cittadini”.
Un decreto del 24 giugno scorso dispone la soppressione delle sezioni staccate dei TAR, compresa quella di Parma. In proposito, il sindaco Federico Pizzarotti ha inviato oggi una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro per la semplificazione e pubblica amministrazione Marianna Madia, per esprimere le sue riserve e le motivazioni del suo dissenso su un atto che non ritiene condivisibile:
“Quale Sindaco della Città di Parma – scrive Pizzarotti - esprimo preoccupazione per questa decisione che investe così da vicino il nostro territorio. Riconosco l’assoluta necessità di una riforma organica dell’impianto della p.a., come riconosco l’esigenza di risparmiare e razionalizzare nei settori dell’organizzazione pubblica, ma permettetemi di dissentire da una scelta per noi così specifica”.
Entrando nel merito, Pizzarotti fa presente che con il trasferimento a Bologna si otterrebbero risparmi assai esigui, e che forse, considerando anche l’elevata produttività della sezione di Parma, anziché sopprimerlo, si potrebbe utilmente “estenderne la competenza anche al territorio della provincia di Modena, il che permetterebbe di alleggerire il carico di lavoro dello stesso TAR di Bologna, con ciò riducendo i tempi di decisione di tale Tribunale”.
“Vi è però un’altra e sicuramente più importante considerazione – scrive ancora il sindaco di Parma - i Tribunali Amministrativi Regionali, piaccia o non piaccia, a seguito della progressiva riduzione dei controlli preventivi sugli atti delle pubbliche amministrazioni, sono un presidio di legalità anche e soprattutto in presenza di vicende patologiche che vedono protagoniste le pubbliche amministrazioni. Risulta, pertanto, estremamente utile, se non addirittura necessario, quantomeno mantenere tali presidi di legalità il meno lontano possibile rispetto ai luoghi di esercizio dell’attività amministrativa”.
La presenza del TAR – sottolinea Pizzarotti - produce un effetto dissuasivo preventivo nei confronti delle amministrazioni che, dovrebbero essere maggiormente indotte al rispetto della legalità, un maggior senso di sicurezza per i cittadini e le imprese che, rispetto ad ipotetiche violazioni nei loro confronti, avvertono la concreta possibilità di una rapida azione, rivolgendosi ad un Giudice che non è lontano ed è facilmente accessibile, mentre l’allontanamento genera un aumento dei costi per l’accesso alla giustizia.
“Come Sindaco – continua il primo cittadino di Parma - sono assolutamente favorevole ai controlli sulla legittimità degli atti di provenienza pubblica da parte dei del TAR (anche quando assumono decisioni “non gradite” o “criticabili”), ritenendo che il male peggiore sia la progressiva “assenza di giustizia”.
“Sono principi questi che appartengono alla comunità parmigiana, così come, ritengo, ai cittadini di uno Stato di diritto – conclude la lettera - ed è anche per questo che chiedo ai Parlamentari tutti di non sopprimere i presidi di legalità attualmente esistenti, ritenendosi preferibile ridisegnare le competenze territoriali attualmente esistenti, stabilendo, altresì, tempi certi e brevi per le decisioni, soprattutto nelle materie più rilevanti”.