Comunicati Stampa

15.03.08 / MOBILITÀ E TRASPORTI / Ufficio Stampa

“OLTRETORRENTE, IL CUORE DI LÀ DALL’ACQUA”

“OLTRETORRENTE, IL CUORE DI LÀ DALL’ACQUA”


Una maggiore percezione della presenza di istituzioni, un quartiere più a misura d’uomo, più attrattivo, caratteristico e ricco di funzioni, oltre ad uno spazio da vivere insieme e nel tempo libero. Attraverso una promozione, una valorizzazione e una risocializzazione dei luoghi si vuole ringiovanire, rimescolare e ripopolare il quartiere. Questi i risultati che il tavolo tecnico-scientifico sull’Oltretorrente aveva portato lo scorso autunno all’attenzione dell’Amministrazione, che ora parte con una serie di iniziative che vedono impegnati il Commercio, la Sicurezza e i Lavori pubblici. L’obiettivo è migliorare l’attrattività, la frequentazione e la rivitalizzazione dell’Oltretorrente. Ci sono progetti ad esempio che garantiscono la possibilità di trascorrere in Oltretorrente il proprio tempo libero: i mercatini, i Centri commerciali naturali, attraverso i quali riorganizzare vie con negozi specializzati. In questo modo è anche possibile aumentare la frequentazione dell’area, legandola alla percezione di vivibilità e sicurezza. Di pari passo si attuerà un lavoro di riqualificazione dei luoghi dell’Oltretorrente riadattandoli alle nuove funzioni, come nel caso di via Imbriani, o per dare anche solo una maggiore percezione di bello, valore aggiunto di vivibilità. Frequentazione e rivitalizzazione passano anche necessariamente dai contenitori culturali: Jazz Club, caffè letterari, della Creatività dedicati allarte giovanile e, inoltre, proposte legate ai linguaggi tradizionali (dialetto, musica popolare, burattini) e alleno-gastronomia. Su questi luoghi l’Amministrazione sta ragionando per il rilancio culturale del quartiere. Fra i progetti già approvati, o che saranno realizzati a breve e a medio termine, il potenziamento della sicurezza e degli strumenti di controllo (nuove telecamere, in aggiunta alle sette già installate, un presidio fisso in piazzale Picelli della Polizia municipale già attivo). Ma realizzare progetti, attivare mercati e procedere a riqualificazioni, non può essere sufficiente per fare dell’Oltretorrente un luogo completamente aperto e attrattivo. Bisogna, invece, dare anche consapevolezza agli attori che questo percorso è iniziato ed è possibile. Così, parallelamente ai progetti, partono una serie di incontri/confronti, con l’obiettivo di fare emergere proposte concrete e contribuire alla valorizzazione del quartiere. enbsp Il logo del “classico contemporaneo” Il logo, proprio per la sua valenza simbolica, rappresenta una sintesi estrema del significato di uno spirito e di un obiettivo. Per l’Oltretorrente questo obiettivo è il miglioramento della percezione di realtà e vivibilità. Il logo scelto vuole identificare un classico contemporaneo, dove l’innovazione è funzionale alla tradizione. La promozione, valorizzazione e risocializzazione dei luoghi dell’Oltretorrente, e gli interventi che promuoveranno questi obiettivi, saranno accompagnati da questo logo, le cui caratteristiche sono la semplicità e lo spirito evocativo. Un logo impattante, per rimanere impresso nella memoria e per trasmettere l’immagine che rappresenta. La “O” ruota perchè l’Oltretorrente ha una sua forma precisa, orizzontale rispetto a Parma, ma anche specifica e singolare. Parte della cinta murata, che abbracciava la città, nel logo aumenta anche di dimensione evocando la volontà che l’Oltretorrente cresca e sia riconoscibile. La visione umana è a colori, ed in Oltretorrente il colore è il gialloblu, ma è anche l’azzurro sfumato dell’acqua del torrente Parma. Per interpretare appieno lo spirito dell’Oltretorrente basta guardare le Torri del Paolotti in via D’Azeglio: l’eplosione barocca di due guglie che emergono da un fronte compatto di architettura “minore”. Le guglie, schematizzate al tratto, sono sufficienti per ricordare tutta la via e tutto il quartiere. Vederle forare e uscire dalla O basta per rendere fortissima l’evocazione. L’Oltretorrente è però molto più che un insieme di case, strade e palazzi, è luogo vivo, il cuore della città di Parma, dall’altra parte del torrente. enbsp Un nuovo commercio per migliorare l’attrattività e la frequentazione Farmers’ market Il Farmers’ Market, in italiano il mercato degli agricoltori, è un mercato riservato alla vendita diretta di prodotti. A Parma il Farmers’ Market si chiamerà “La Corte - dalla terra alla tavola” e partirà a maggio ogni sabato in via Imbriani, all’ombra dell’Annunciata nel cuore dell’Oltretorrente, dalle 8 alle 14. Come tutti i Farmers’ Market è riservato alla vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli, con o senza certificazione biologica. Nasce nell’ottica della trasparenza, dell’equità della vendita dei prodotti agricoli e della promozione di modelli di sviluppo sostenibile. È un’opportunità per i consumatori poiché consente di accorciare la filiera d’acquisto, riducendone i passaggi intermedi con conseguente riduzione del prezzo finale. Grazie ai Farmers’ Market il consumatore può comperare prodotti freschi, di stagione e locali, con la certezza di acquistare prodotti di qualità ottimizzando la tracciabilità del prodotto, insieme alla possibilità di degustare la merce in vendita. Per i produttori si aprono invece opportunità di vendita con la possibilità di rendere direttamente percepibili la qualità di prodotti locali e biologici. Centri commerciali naturali I Centri commerciali naturali sono forme di aggregazione tra imprese commerciali, artigianali e di servizio che si trovano in una determinata zona della città, con lo scopo di valorizzare il territorio e di rendere più competitivo il sistema commerciale di cui sono parte. Si tratta di un nuovo modello organizzativo, nato dalla consapevolezza che solo una gestione integrata dell’offerta commerciale può garantire agli esercizi di vicinato delle reali possibilità di successo nella competizione con altre tipologie distributive. Il Centro commerciale naturale restituisce ai consumatori il piacere dello shopping in un ambiente familiare e non artificiale, il gusto di fare acquisti allaria aperta, con lassistenza di tanti operatori commerciali, capaci di dedicare a ciascun cliente attenzione, assistenza e informazioni. Ciò si realizza nel contesto di una corretta progettazione del paesaggio urbano, facendo sì che gli spazi pubblici siano considerati come locali all’aperto e le strade liberamente frequantabili da tutti i cittadini. Questa nuova formula commerciale, che partirà a Parma dall’Oltretorrente e poi sarà estesa alle altre aree a valenza commerciale della città, favorisce tutti quei commercianti che avranno intenzione di aderire grazie ad un sistema di vantaggi in termini di visibilità, comunicazione e promozione, permettendo inoltre una partecipazione diretta alle scelte strategiche per l’intera area. Domenicale di piazzale Matteotti Partito il 6 gennaio scorso “Il Domenicale” è il nuovo mercato della domenica di Piazzale Matteotti, via Don Minzoni e via Primo Maggio, aperto dalle 7 alle 14, con 73 banchi di cui 54 di non-alimentare e 19 di alimentare. Il mercato domenicale in piazzale Matteotti rientra nelle azioni che il Comune di Parma ha messo in atto, e continuerà a proporre, per rivitalizzare e riqualificare il quartiere Oltretorrente. Un mercato nel giorno di domenica vuole essere una risposta concreta per ampliare i servizi nei giorni di festa, sostituendo la chiusura del mercato del lunedì. enbsp enbsp Lavori pubblici, via Imbriani: un nuovo percorso turistico – commerciale Via Imbriani rappresenta il primo progetto concreto di come una strada dell’Oltretorrente ad alta percorrenza verrà ripensata in funzione di strumenti innovativi, individuati per permettere la riqualificazione sociale, economica e culturale del quartiere. La strada, il cui progetto affidato ad alcuni architetti della città verrà presentato al Comune nelle prossime settimane, viene rivista con nuovi arredi, nuovi spazi di incontro e come via di collegamento turistico-commerciale fra l’Annunciata e la Chiesa del Quartiere, promuovendo esercizi innovativi e attrattivi. Con la primavera, poi, iniziano i primi lavori nei borghi dell’Oltretorrente: cinque strade, Catena, Sorgo, della Chiozza, Fornovo e Guasti di Santa Cecilia. Questi verranno seguiti da altri interventi nel corso del 2008, borgo Bosazza, borgo Grassani, vicolo Grossardi, piazzale Bertozzi e piazzale Imbriani-Poi, per un totale di 27 luoghi riqualificati nel prossimo triennio dopo che il medesimo quartiere, durante la scorsa Amministrazione, era stato beneficiato da 36 interventi. La riqualificazione rientra nei lavori che, da ormai diversi anni, stanno caratterizzando i borghi del centro cittadino e dell’Oltretorrente in quelle strade dove è evidente un certo degrado. I lavori riguardano il rifacimento complessivo della strada, realizzata con cubetti di porfido posati su soletta in calcestruzzo armata, e il potenziamento dell’illuminazione, a braccio e in alcune parti a stelo. Le riqualificazioni di spazi sono pensati anche per lo stazionamento pedonale e quindi come luoghi di incontro. Per questo, oltre agli arredi tradizionali, gli spazi saranno riempiti anche di altri contenitori, quali chioschi, per favorire l’attrattività e quindi la frequenza delle persone. enbsp enbsp enbsp Sicurezza, videosorveglianza e presidio della Polizia municipale La migliore ricetta contro la criminalità è la presenza sociale di persone, che si riappropriano delle strade e dei luoghi pubblici. Tuttavia ciò non è sempre possibile. Per questo il Comune si sta attrezzando, per quanto di sua competenza, per incrementare gli strumenti di sorveglianza. Anche in Oltretorrente, dove la richiesta di sicurezza è alta. Da ottobre 2007, ad integrazione delle attività attualmente svolte dai nuclei della Polizia municipale, è attivo un presidio fisso in piazzale Picelli, per tre giorni alla settimana, con itinerari di percorrenza in altre strade dell’Oltretorrente. I presidi vengono organizzati attraverso apposite modalità, tese a favorire il contatto diretto con i commercianti, il dialogo e la vicinanza con i cittadini. Per il 2008 si prevede un incremento dei sistemi di videosorveglianza nell’ambito del progetto Oltretorrente, con nuove videocamere, in aggiunta alle sette già esistenti, da collocare in alcune zone del quartiere quali ad esempio piazzale Matteotti. enbsp E bello vivere in Oltretorrente Parallelamente ai progetti partono una serie di incontri/confronti, con lobiettivo di fare emergere proposte concrete e contribuire alla costruzione di un quartiere vivibile, aperto, attrattivo. Gli incontri si rivolgeranno in via privilegiata a chi risiede o opera in Oltretorrente, ma coinvolgeranno anche tecnici ed esperti. I partecipanti riceveranno, prima degli appuntamenti in calendario, le sintesi delle proposte e degli argomenti di discussione. Il referente istituzionale è il Comune. Il coordinatore del progetto è Giorgio Triani (oltretorrente@comune.parma.it), professore di Sociologia all’Università di Parma. •enbsp3 focus group su tre macro-temi, per un massimo di 15 partecipanti, che coinvolgano esperti e residenti con competenze e professionalità ad hoc, presso la sede del Quartiere Oltretorrente in borgo san Giuseppe 32, fra il 28 marzo e il 30 aprile. •enbsp4 forum allargati su temi specifici, presso la sede di associazioni fra il 10 aprile e il 9 maggio, in cui verranno illustrati problemi e proposte, criticità e auspicabili soluzioni. - Focus group 1.enbspLe strade, le piazze, i borghi, il torrente. Come progettare/proiettare i luoghi della memoria nel futuro. Come risocializzare lo spazio. Urbanistica, ambiente, mobilità in una prospettiva "partecipata" 2.enbspIdentità leggere e forte spirito di quartiere: idee (e pratiche) nuove di cittadinanza e parmigianità. Sicurezza e intercultura. Conoscersi per riconoscersi 3.enbspIl quartiere latino di Parma. Commercio conviviale, associazionismo aperto, caffè lento e letterario. Uninedita e creativa alleanza fra commercio e associazionismo - Forum 1.enbspOltreshop. Sulla riqualificazione della rete commerciale. Nuovi format commerciali e "vecchie" osterie, ristoranti di tradizione ma anche etnici (però di qualità), vie dei ragazzi e chioschi musicali 2.enbspPiù sicuri o meno insicuri? I problemi della sicurezza fra realtà e percezione. 10 cose da fare per vivere tutti meglio 3.enbspCultura in circolo o in rete? Come rivitalizzare e modernizzare i circoli culturali e ricreativi e più in generale lassociazionismo di base 4.enbspFare (micro)comunità. Ovvero come ripristinare e diffondere sensibilità civiche, partecipazione politica, reti volontarische, relazioni di vicinato

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