NO ALLE RIGHE BLU? CONSEGUENZE PESANTI PER RESIDENTI E COMMERCIANTI
NO ALLE RIGHE BLU? CONSEGUENZE PESANTI PER RESIDENTI E COMMERCIANTI
No alle strisce blu? Ne subirebbero le conseguenze i residenti e i commercianti, non certo il Comune. I parcheggi regolati con questo sistema infatti combattono la sosta selvaggia, quella prolungata e disincentivano il traffico nelle città a favore del trasporto pubblico. Contemporaneamente garantiscono un parcheggio ai residenti e la turnazione a favore dei commercianti.
E il guadagno del Comune? Nel caso di Parma quest’anno non è stato nemmeno di 250 mila euro (ma in passato è stato anche di 180mila), che confrontato ad un bilancio di spesa corrente di gran lunga superiore ai 190milioni, fa capire l’irrilevanza finanziaria del meccanismo.
Ne sono una dimostrazione le assemblee partecipate dai cittadini, dove spesso viene richiesta una regolamentazione attraverso le righe blu dagli stessi residenti, stanchi di non trovare posto vicino a casa. A Parma questo sistema è stato arricchito dalle righe biancoblu, ulteriore tutela per i residenti del centro.
Le righe blu, appunto perché disincentivano l’utilizzo della macchina, sono anche un sistema integrato di mobilità a tutela ambientale per la città, al pari delle zone a traffico limitato nel centro e dell’ecopass in alcune metropoli.
Infomobility incassa 3 milioni e 750mila euro fra parchimetri e abbonamenti. Di questi, netti al costo della gestione della sosta, ne rimangono 246mila. Infatti fra personale, strumentazione, manutenzione e riscossione, la stragrande maggioranza di quanto incassato viene speso. Da questi numeri si capisce come il Comune potrebbe benissimo eliminare questo sistema di parcheggi, a scapito tuttavia del traffico, dell’ambiente, dei residenti e dei commercianti.
Infine dal punto di vista giuridico, così come già detto in passato in occasione di un’altra sentenza simile a quella del Tar del Lazio di questi giorni, Parma limita le righe blu alle zone a traffico limitato e alle zone a particolare rilevanza urbanistica che, come previsto dal codice della strada, non prevedono la presenza nelle zone adiacenti di parcheggi liberi.