APRE IL SOTTOPASSO DI VIA EMILIA OVEST
APRE IL SOTTOPASSO DI VIA EMILIA OVEST
Si inaugura questa mattina lo svincolo a livelli sfalsati tra via Emilia Ovest e la tangenziale Ovest. Il sottopasso a quattro corsie, due per ogni senso di marcia, concorre al completamento dell’anello della tangenziale, che non avrà più svincoli a raso nel quadrante Ovest. L’apertura della galleria consente di migliorare il traffico in prossimità dello svincolo, permettendo di completare più agevolmente i lavori di finitura della rotatoria.
Anche questo intervento, come tutti gli interventi sull’anello tangenziale a sud della via Emilia, è stato effettuato a cura del Comune di Parma. La doppia carreggiata principale, una volta completate le operazioni di collaudo, verrà trasferita ad ANAS per la gestione e manutenzione, mentre i rami di svincolo e la rotatoria resteranno di competenza del Comune di Parma.
Con l’apertura della galleria arriva a conclusione un lavoro iniziato nel febbraio del 2006 che ha subito diversi rallentamenti legati principalmente a due problemi. Il primo è riconducibile al rinvenimento di reperti archeologici, quali il ritrovamento, peraltro ampiamente atteso, della via Emilia storica, che si è provveduto a documentare e quindi rimuovere. Il secondo è invece riconducibile al difficoltoso coordinamento per lo spostamento di tutti i numerosissimi sottoservizi che sono stati ricollocati in sedi opportune, ricavate all’interno della struttura in cemento armato della galleria. Il superamento di queste interferenze è stato definitivamente completato nel febbraio 2008: fino a quella data sono state poche le lavorazioni che si sono potute portare a compimento. Da allora, in poco più di 10 mesi, i lavori della galleria hanno avuto un’accelerazione e sono stati portati a conclusione. Il costo dell’opera è di 4.600.000 euro, di cui circa 3.715.000 a carico di Anas e circa 885.000 a carico di Tav.
“L’anello delle tangenziali di Parma si sta chiudendo – sottolinea il sindaco Pietro Vignali -, poche realtà hanno un sistema di grande viabilità come il nostro, che corre tutto intorno alla città. Ma un amministratore non può sedersi sugli allori e deve guardare avanti: per questo abbiamo progettato e inserito nel prossimo bilancio il completamento di un nuovo anello, esterno alle tangenziali, a nord della città, che sia in grado di distogliere il traffico in quartieri, come Cortile San Martino, collocati lungo le arterie che dalla provincia portano alla tangenziale della città. In questo modo le vie di penetrazione diventeranno meno trafficate e più sostenibili”.
“Questa inaugurazione - dichiara il vicesindaco Paolo Buzzi - insieme a quella presumibilmente entro Natale, relativa al sottopasso che insiste su via Budellungo rappresenta la conclusione di un iter durato diversi anni e che ci fa dire, a buon titolo, che oggi finalmente si è concluso l’anello della tangenziale di Parma. Rimane un'unica opera che completerebbe davvero il tutto: la congiunzione tra la tangenziale sud e la tangenziale nord a ridosso della via Emilia Est. Poiché tale intervento risulta compreso nell’ambito della realizzazione della cosiddetta via Emilia bis, il cui onere finanziario è a carico di Anas, faremo tutto il possibile affinché tale intervento sia programmato e finanziato fin dall’immediato futuro, tant’è che, per sottolineare la ferma volontà dell’Amministrazione in questo senso, l’opera è stata inserita nel bilancio pluriennale 2009-2011 del Comune di Parma”.
“Il sottopasso – commenta l’assessore alla Mobilità Pietro Somenzi -, elemento di raccordo della viabilità nord e sud, consente di realizzare un passaggio ciclopedonale per dare continuità ai due tronchi attualmente interrotti. Inoltre, la maggior scorrevolezza del flusso veicolare in rotatoria aumenta la velocità commerciale del trasporto pubblico. Quest’opera, pertanto, dà risposta concreta a una delle priorità di questa Amministrazione: favorire la mobilità lenta e il trasporto pubblico”.
Note tecniche. Si tratta di uno svincolo a livelli sfalsati con la corrente di traffico prevalente su due corsie, oltre a quella d’emergenza, e a doppia carreggiata che attraversa l’intersezione in galleria. Lo svincolo è dotato di 4 rampe (2 di accelerazione e 2 di decelerazione) affiancate alla carreggiata principale che si attestano su una rotatoria che si interconnette alla viabilità gerarchicamente subordinata ovvero alla via Emilia Ovest. Lo svincolo è contrassegnato con il n. 10, congruentemente con la numerazione assegnata all’intero anello tangenziale. Ciascuna carreggiata dell’asta principale è così composta: corsia di emergenza 2 m di larghezza, corsia di marcia normale 3,50 m di larghezza, corsia di sorpasso 3,50 m di larghezza. Le due carreggiate sono separate fisicamente da uno spartitraffico invalicabile (guard – rails). La galleria è lunga circa 70 m ed è alta circa 5 m. La curvatura degli imbocchi (opposta a quella della rotatoria) è studiata per aumentare i triangoli di visibilità per l’attestazione in rotatoria dalle rampe di svincolo. Le rampe di svincolo hanno corsie di larghezza pari a 4 m. Le acque di piattaforma dell’intero svincolo sono raccolte in una vasca di circa 400 mc situata in galleria posta al di sotto della carreggiata interna e immesse in acque superficiali mediante un impianto di pompaggio dotato di gruppo elettrogeno ausiliario in caso di assenza di tensione in rete. Le superfici dei muri e della galleria, come altri sottopassi cittadini, sono tinteggiate con vernice fotocatalitica che, sotto l’azione dell’irraggiamento solare, è in grado di far reagire chimicamente gli inquinanti in atmosfera con l’ossigeno e far precipitare il composto sotto forma di sali. Questa reazione chimica ha un duplice effetto: quello di ridurre la concentrazione degli inquinanti e anche, in subordine, di conservare pulite le superfici.
Progettista: ing. Giulio Burchi (appositamente incaricato) Direttore dei lavori: ing. Giulio Burchi (appositamente incaricato) Coordinatore della sicurezza in fase esecutiva: ing. Luca Mangiapane (appositamente incaricato) Responsabile del procedimento: ing. Attilio Diani (prima), ing. Michele Gadaleta (dopo) Impresa esecutrice: ATI Paolo Beltrami s.p.a. di Paderno Ponchielli (Cremona) – CEIS s.r.l. Lodi
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