Spazi di apprendimento 0/6, esperienze a confronto
Al cinema Astra un incontro di condivisione e di confronto aperto alle famiglie sull'esperienza degli “spazi d'apprendimento 0/6”.
n racconto guidato dalla vicesindaco, con delega alla Scuola e ai Servizi educativi, della sperimentazione che ha coinvolto i Servizi Educativi negli gli ultimi tre anni scolastici.
Introdurre risposte flessibili nel sistema delle strutture per l’infanzia risulta essere la risposta innovativa e vincente per rispondere ai nuovi bisogni delle famiglie.
L’avvio di “servizi sperimentali Nido-Scuola 0/6”, ha rappresentato per Parma una proposta nuova che ha cercato di coniugare al suo interno la tradizione pedagogica di riferimento e la sperimentazione didattica.
L’introduzione di un servizio sperimentale fascia 0/6 nasce dall’analisi dell’andamento della domanda di nido e scuola dell’infanzia: ad una progressiva diminuzione della domanda di servizi 0/3 con una conseguente diminuzione della lista d’attesa, si evidenziava un aumento di richieste per posti utenza 3/6 anni, dovuta a un progressivo aumento di utenza potenziale e relativo aumento della domanda con il conseguente aumento della lista d’attesa.
Da qui la necessità di affrontare il tema della programmazione e della gestione dei servizi ricercando, nell’attivazione di organizzazioni flessibili all’interno dei plessi 0/6 anni una risposta possibile nella modificazione della ricettività delle strutture. Proposte innovative quali l’avvio di sezioni sperimentali 0/6 che hanno coinvolto le sezioni miste dei nidi Acquerello, Il Pifferaio Magico e Mappamondo per l’anno scolastico 2014/2015, la trasformazione di due nidi d’infanzia a gestione diretta in servizi sperimentali di nido-scuola 0/6, La Margherita e Palloncino Blu sono state introdotte per l’anno scolastico 2015/2016.
L’esperienza positiva della sperimentazione in atto si inserisce e si radica nell’esperienza storica delle sezioni miste per età che appartiene alle scelte pedagogico-organizzative dei servizi per l’infanzia di Parma che da sempre rappresenta una straordinaria opportunità di crescita cognitiva, relazionale, emotiva, motoria e di facilitazione dell’autonomia dei bambini.
La proposta di questa esperienza si configura come un “laboratorio sociale”: un’opportunità di vivere la complessità della vita sociale in un ambiente che consente la rielaborazione, la discussione e il confronto fra punti di vista, competenze ed esperienze anche molto differenti tra i bambini, con la presenza di adulti che hanno finalità e intenzionalità pedagogiche condivise, con precisi valori di riferimento costantemente elaborati e confrontati nella quotidianità dell’intervento educativo e sostenute da importanti percorsi formativi con l’Università di Parma e di Milano Bicocca.
La proposta di servizi sperimentali di Nido-Scuola 0/6, rappresenta quindi una scommessa per quella continuità 0/6 di cui oggi si parla anche a livello normativo, rappresenta un valore aggiunto capace di introdurre un cambiamento significativo nelle immagini di servizio, di bambino, di famiglia che supportano l’agire quotidiano degli educatori.
L’incontro ha visto la presenza di molti professionisti nel campo educativo: la professoressa Susanna Mantovani professore senior Università degli studi di Milano, Bicocca, dipartimento delle Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, la dottoressa Maria Cristina Volta funzionario del Servizio Politiche Sociali e Socio Educative Regione Emilia-Romagna, la professoressa Francesca Linda Zaninelli, ricercatrice e pedagogista presso l’Università degli studi di
Milano, Bicocca, del dipartimento delle Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, la dottoressa Mariacristina Picchio, ricercatrice presso l’ Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, e presso il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, la professoressa Ada Cigala, psicologa e ricercatrice presso l’Università degli studi di Pama, del dipartimento DUSIC.
Molti gli interventi da parte del pubblico, inerenti ai temi discussi con una conclusioni a cura delle professoressa Susanna Mantovani.
Si è tenuto presso il cinema Astra, un incontro di condivisione e di confronto aperto a cittadini e famiglie sull’esperienza degli “spazi d'apprendimento 0/6”. Un racconto declinato attraverso i passaggi della sperimentazione che ha coinvolto i Servizi Educativi del Comune di Parma negli gli ultimi tre anni scolastici.
Introdurre risposte flessibili nel sistema delle strutture per l’infanzia risulta essere la risposta innovativa e vincente per rispondere ai nuovi bisogni delle famiglie.
L’avvio di “servizi sperimentali Nido-Scuola 0/6”, ha rappresentato per Parma una proposta nuova che ha cercato di coniugare al suo interno la tradizione pedagogica di riferimento e la sperimentazione didattica.
L’introduzione di un servizio sperimentale fascia 0/6 nasce dall’analisi dell’andamento della domanda di nido e scuola dell’infanzia: ad una progressiva diminuzione della domanda di servizi 0/3 con una conseguente diminuzione della lista d’attesa, si evidenziava un aumento di richieste per posti utenza 3/6 anni, dovuta a un progressivo aumento di utenza potenziale e relativo aumento della domanda con il conseguente aumento della lista d’attesa.
Da qui la necessità di affrontare il tema della programmazione e della gestione dei servizi ricercando, nell’attivazione di organizzazioni flessibili all’interno dei plessi 0/6 anni una risposta possibile nella modificazione della ricettività delle strutture. Proposte innovative quali l’avvio di sezioni sperimentali 0/6 che hanno coinvolto le sezioni miste dei nidi Acquerello, Il Pifferaio Magico e Mappamondo per l’anno scolastico 2014/2015, la trasformazione di due nidi d’infanzia a gestione diretta in servizi sperimentali di nido-scuola 0/6, La Margherita e Palloncino Blu sono state introdotte per l’anno scolastico 2015/2016.
L’esperienza positiva della sperimentazione in atto si inserisce e si radica nell’esperienza storica delle sezioni miste per età che appartiene alle scelte pedagogico-organizzative dei servizi per l’infanzia di Parma che da sempre rappresenta una straordinaria opportunità di crescita cognitiva, relazionale, emotiva, motoria e di facilitazione dell’autonomia dei bambini.
La proposta di questa esperienza si configura come un “laboratorio sociale”: un’opportunità di vivere la complessità della vita sociale in un ambiente che consente la rielaborazione, la discussione e il confronto fra punti di vista, competenze ed esperienze anche molto differenti tra i bambini, con la presenza di adulti che hanno finalità e intenzionalità pedagogiche condivise, con precisi valori di riferimento costantemente elaborati e confrontati nella quotidianità dell’intervento educativo e sostenute da importanti percorsi formativi con l’Università di Parma e di Milano Bicocca.
La proposta di servizi sperimentali di Nido-Scuola 0/6, rappresenta quindi una scommessa per quella continuità 0/6 di cui oggi si parla anche a livello normativo, rappresenta un valore aggiunto capace di introdurre un cambiamento significativo nelle immagini di servizio, di bambino, di famiglia che supportano l’agire quotidiano degli educatori.
L’incontro ha visto la presenza di molti professionisti nel campo educativo: la professoressa Susanna Mantovani professore senior Università degli studi di Milano, Bicocca, dipartimento delle Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, la dottoressa Maria Cristina Volta funzionario del Servizio Politiche Sociali e Socio Educative Regione Emilia-Romagna, la professoressa Francesca Linda Zaninelli, ricercatrice e pedagogista presso l’Università degli studi di Milano, Bicocca, del dipartimento delle Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, la dottoressa Mariacristina Picchio, ricercatrice presso l’ Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, e presso il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche, la professoressa Ada Cigala, psicologa e ricercatrice presso l’Università degli studi di Pama, del dipartimento DUSIC.
Molti gli interventi da parte del pubblico, inerenti ai temi discussi con una conclusioni a cura delle professoressa Susanna Mantovani.