Comunicati Stampa

07.10.08 / SICUREZZA / Ufficio Stampa

IL PALO PARMA, TRADIZIONE E INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLA CITTÀ

IL PALO PARMA, TRADIZIONE E INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLA CITTÀ


Questa mattina, in via Verona 36/a, il delegato all’Agenzia per la Qualità architettonica e urbana del Comune di Parma Paolo Conforti e l’assessore alla Mobilità Pietro Somenzi hanno presentato alla città il progetto “Palo PARMA. Il sistema di illuminazione della città come infrastruttura urbana informatizzata e integrata LED”. Il sistema è stato illustrato alla presenza di Giuseppe Pinelli in rappresentanza di Enìa e di Dario Costi e Simona Melli, progettisti. Nell’occasione sono state mostrate tre diverse varianti di allestimento del sistema per l’illuminazione selezionato dall’Amministrazione comunale: un primo palo per l’arredo urbano dell’altezza di 6 metri con corpo illuminante tradizionale a sodio alta pressione, un secondo dell’altezza di 8 metri sempre con corpo illuminante tradizionale, e infine un terzo dell’altezza di 10 metri allestito con il prototipo dell’innovativo sistema a tecnologia LED per la prima volta utilizzato su un palo stradale. Il nuovo sistema di illuminazione interesserà gradualmente tutto il territorio comunale, ad eccezione del centro storico; le prime applicazioni avverranno, entro la fine di novembre, in via Venezia, via Trieste e via Palermo, con l’installazione di pali da 8 o 10 metri, a seconda delle esigenze che saranno riscontrate. A seguire sarà la volta del Parco ex Eridania. LA COLONNA, del 1763 Nel 1763 l’architetto di Corte Petitot progetta e realizza a Parma lo “Stradone”, un grande boulevard alla francese come primo intervento di una radicale trasformazione della città ducale in una capitale moderna, al termine del quale, prima di realizzare il Casino esistente, immagina di segnare il fuoco prospettico della nuova grande infrastruttura con una grande colonna centrale. Questo elemento di ordine gigante è un tema ricorrente nell’immaginario dell’architetto lionese che lo riproporrà in molte architetture progettate. Nel secolo successivo Nicolò Bettoli utilizzerà la colonna come riferimento costante alla scala urbana e a quella territoriale (basti pensare alle Beccherie o al colonnato di ingresso al Casino dei Boschi). La colonna è un tema progettuale di grande importanza e un riferimento utilizzato nella cultura neoclassica e dunque nell’immagine di Parma. Il palo Parma riprende l’impostazione della colonna individuandone tre momenti di modulazione: • la base, verniciata di color grigio chiaro con il logo storico del Comune di Parma, che richiama la fusione della base dei lampioni ottocenteschi di barriera Bixio • il fusto, verniciato in color avorio • l’innesto con il corpo illuminante che riprende il rapporto tra colonna e capitello. ARREDO PER LA CITTA’ Il palo Parma è un sistema completo per l’illuminazione pubblica adatto a coprire le più diverse esigenze: dall’arredo urbano con valore ornamentale fino all’illuminazione stradale dove sono necessarie elevate prestazioni illuminotecniche. Sono, in particolare, possibili soluzioni mirate per l’illuminazione dei monumenti e delle rotatorie viabilistiche (con e senza pista ciclabile). Il sistema si compone essenzialmente di due elementi principali: un palo laminato in un unico pezzo cilindrico - conico a sezione variabile, ottenuto dalla laminazione a caldo di un tubo in acciaio, e il relativo attrezzamento modulare di un corpo illuminante testa-palo. Possono poi essere integrati nel sistema una serie di dotazioni tecnologiche da installare all’interno della testa elettronica (l’elemento “a capitello” sulla sommità del palo), una eventuale “ala” fotovoltaica dedicata alla produzione di energia elettrica e alla comunicazione, piuttosto che il possibile attrezzamento di uno o più ulteriori corpi illuminanti intermedi. PIU’ LUCE, MENO CONSUMI Per quanto concerne l’utilizzo di tecnologie innovative, il palo Parma è stato pensato per poter ospitare anche sorgenti luminose LED e, in particolare, per l’innovativa applicazione di questa tecnologia anche su pali stradali. Per la prima volta in Italia sarà possibile installare un sistema completo di illuminazione LED con le migliori garanzie di effetti e consumi, di qualità illuminotecnica, di riduzione del consumo d’energia e degli oneri manutentivi. L’applicazione di ottiche LED è in grado di assicurare una durata dieci volte maggiore rispetto a quelle tradizionali e un risparmio energetico superiore di circa il 50%, nonché l’annullamento dell’inquinamento luminoso pur mantenendo un livello di illuminazione ottimale per le esigenze dell’illuminazione pubblica. LED significa anche elevata affidabilità, sicurezza e durata nel tempo. Gli apparecchi a LED sono adeguatamente robusti da poter sopportare qualsiasi temperatura dell’ambiente esterno. A differenza di quanto avvenga per le lampade a fluorescenza, le basse temperature non inficiano le performance dei LED. La manutenzione che richiedono è sostanzialmente nulla nonostante il loro ciclo di vita sia superiore a quello delle comuni sorgenti luminose. Ciò si traduce in un risparmio di energia e di manutenzione, nonché una generale riduzione dei costi e di inefficienze per tutto il ciclo di vita del prodotto. L’assenza di lampade con tubo ad arco e di lampadine rende il LED resistente alle vibrazioni e agli urti. Gli apparecchi a LED presentano inoltre un bassissimo impatto ambientale dal momento che non contengono mercurio, durano molto più a lungo, producono meno rifiuti e sono realizzati con materiali totalmente riciclabili. NON SOLO ILLUMINAZIONE… Come detto in precedenza l’attacco al palo, oltre che elemento funzionale all’alloggiamento delle apparecchiature necessarie alla sorgente luminosa, è stato pensato come una testa elettronica che possa fungere da contenitore per dotazioni tecnologiche di servizio al cittadino, quali: • Telecamere per la video-sorveglianza • Altoparlanti • Sistemi di informazione attivabili via SMS • Sistemi di segnalazione (parcheggi ecc.) • Servizi di soccorso • Sistemi di tele-gestione di impianti per illuminazione pubblica (per ottimizzare il rendimento e minimizzare la manutenzione dell’impianto). In ogni palo potrà essere inoltre montata un’antenna per sviluppare un sistema WI-FI diffuso per il collegamento alla rete internet a disposizione della città. FOTOVOLTAICO PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA Al fusto a sezione cilindrica del palo è possibile applicare, oltre che ulteriori corpi illuminanti, un pannello ad “ala”. Il lato rivolto a sud o a ovest ospiterà delle celle fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica per l’alimentazione delle sorgenti luminose (minimizzazione ulteriore dei consumi) o l’immissione in rete, mentre quello a nord o a est può essere dedicato alla comunicazione degli eventi della città. Sul bordo inferiore del pannello è possibile comunque alloggiare un ulteriore corpo illuminante LED adatto all’illuminazione di percorsi pedonali e ciclabili.

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