Comunicati Stampa

12.09.17 / URBANISTICA

Il Comune acquisisce il Lenz

Lenz Teatro diventa di proprietà del Comune di Parma. Prossimo il debutto al Festival Verdi 2017 con il Paradiso di Dante/Verdi allestito negli spazi del Ponte Nord.


Lenz Teatro, sede di un’esperienza trentennale di produzione culturale nazionale e internazionale ma sempre rivolta in primis alla città diventa, anche come spazio fisico urbano, di proprietà pubblica. Grande soddisfazione dei direttori artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, del Presidente onorario Rocco Caccavari e di tutti i collaboratori della Fondazione, già al lavoro in vista della prova aperta al pubblico del prossimo 11 ottobre, e successivo debutto assoluto al Ponte Nord, di Paradiso. Un Pezzo Sacro, dai Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi, creato su commissione del Festival Verdi.

La stagione 2017-2018 di Lenz Fondazione prende avvio con due rilevanti novità.

Si è da poco perfezionata, grazie agli assessorati all’Urbanistica e alla Cultura della nuova amministrazione di Parma, l’acquisizione di Lenz Teatro da parte del Comune di Parma. Dopo l’ingresso del Comune e dell’Università di Parma in Lenz Fondazione come soci sostenitori, l’acquisizione di Lenz Teatro rappresenta un definitivo riconoscimento istituzionale della funzione pubblica e inclusiva delle attività artistiche e formative di Lenz Fondazione.

“Lenz è una realtà – ha detto l'assessore alla Cultura Michele Guerra – che rappresenta la vocazione dei teatri di riappropriarsi dei luoghi della città. Così un posto “scandaloso” come il Ponte Nord viene interpretato sotto una nuova luce e consegnato alla città con una nuova chiave di lettura: investire nella cultura significa non solo progettare uno spettacolo, ma un'idea di città”.

“L'acquisizione di Lenz teatro da parte del Comune – ha detto l'assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica Michele Alinovi – è un importante traguardo in cui l'Amministrazione Comunale ha profondamente creduto, che garantisce la continuità e la presenza fisica del Teatro nella sua attuale sede, presidio culturale nel quartiere San Leonardo: una zona con potenzialità straordinarie e uniche nella città nella quale il Lenz si pone come vero motore di rigenerazione urbana, un luogo in grado di creare e promuovere contenuti”.

«L’immobile acquistato dalla società Scedep nel 1930, è stato costruito nel 1893 dall’azienda Tosi & Rizzoli, l’industria di conserve alimentare piemontese, che era arrivata a Parma nel 1892» ricorda Francesco Pititto «Nel 1904 subentrò la Società Parmigiana di Prodotti Alimentari e nel 1930 la Scedep vi installava una linea di produzione di barattoli in banda stagnata. L’azienda ha continuato a svilupparsi fino agli anni Cinquanta e ben 110 operai lavoravano nello stabilimento, poi ha ridotto progressivamente la produzione, fino al 1976 data in cui ha cessato definitivamente l’attività. Successivamente solo abbandono, degrado, perdita di ogni funzione sociale, economica e urbana durata ventidue anni. Nel 1988 Lenz Rifrazioni, allora associazione culturale, decideva di procedere al recupero dello spazio in funzione di produzione culturale e artistica optando per uno spostamento dal centro alla periferia. Diversi artisti di fama internazionale e nazionale hanno presentato le loro opere a Lenz Teatro, intervallate da una continua attività di produzione artistica e formazione culturale».

«In seguito ad un grave incendio che ha reso inagibile lo spazio per circa due anni, Lenz Teatro è stato riaperto al pubblico nel settembre 2001» aggiunge Maria Federica Maestri «Dal lavoro al lavoro, dalla produzione industriale alla produzione culturale: oggi la città si riappropria di un pezzo della propria memoria storica».

Soddisfazione è stata espressa anche da Roberto Delsignore, Presidente Fondazione Monte di Parma.

“La collaborazione tra Teatro Regio e Lenz Teatro – ha sottolineato Anna Maria Meo, Direttore Generale del Teatro Regio di Parma – ha creato importanti vicinanze e commistioni tra le due realtà, apparentemente così lontane, creando un legame tra i due mondi. L'operazione di acquisizione del Lenz da parte del Comune è ancor più significativa se pensiamo a quanti spazi culturali in altre città si sono trasformati in “altro” in questi ultimi periodi”.

“Lo spettacolo Paradiso che sarà allestito negli spazi del Ponte Nord – ha aggiunto Simone Verde, Direttore Complesso Monumentale della Pilotta – è un ottimo esempio di come la programmazione culturale in spazi urbani possa restituire alla città quegli stessi luoghi, riaprendoli alla comunità e rendendoli vivi”.

“Ausl collabora da anni con Lenz – ha detto Maria Antonioni per AUSL di Parma – a testimonianza che benessere e cultura vanno di pari passo. Quest'anno il progetto ha visto la partecipazione di donne afflitte da dipendenze che, attraverso il teatro, hanno recuperato spazio e tempo per loro stesse nel rispetto degli altri”.

“L'acquisizione di Lenz da parte del Comune è un evento importante per la cultura della nostra città – ha concluso Rocco Caccavari, Presidente Onorario Lenz Fondazione - “L'allestimento di “Paradiso” nel Ponte Nord segna un nuovo avvio di ricerca per altre trasformazioni, sulla linea di esplorazione di nuovi linguaggi contemporanei propria del Lenz”.

Lenz Fondazione prosegue, inoltre, la nuova produzione d’autunno con la collaborazione del Teatro Regio di Parma, di Paradiso. Un Pezzo Sacro (11-22 ottobre), dai Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi, creato su commissione del Festival Verdi in prima assoluta.

Lo spettacolo, seconda parte di un grande progetto biennale dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, sarà allestito nei suggestivi spazi del Ponte Nord di Parma, macro opera inaugurata nel 2012, ma fin dall'inizio inutilizzata per imprevisti impedimenti burocratici, che l’installazione site-specific di Lenz Fondazione contribuirà a rendere di temporanea fruizione pubblica.

In scena oltre sessanta artisti, performer di Lenz Fondazione e coriste dell’Associazione Cori Parmensi dirette da Gabriella Corsaro.

Francesco Pititto, responsabile di drammaturgia e imagoturgia, suggerisce: «Il vero incontro tra Verdi e Dante avviene con le Laudi alla Vergine Maria, dall'ultimo canto del Paradiso, incluse nei Quattro Pezzi Sacri del 1898. È una composizione di carattere sacro per coro di soprani e contralti, voci femminili senz'accompagnamento: la santa orazione di S. Bernardo vi è intonata con pura trasparenza sonora, con l’essenzialità della polifonia classica. Un Verdi che guarda alla polifonia antica che, come scrive Massimo Mila, con i Quattro Pezzi Sacri assicura “la continuità storica della Cantata dai tempi di Bach a quelli di Stravinskij: senza di loro il filo della tradizione si sarebbe spezzato”».

Conclude Maria Federica Maestri, che del Paradiso cura installazione site-specific, elementi plastici, costumi e regia: «L’installazione riempie lo spazio di involucri-sarcofagi molli sacchi mortuari collocati a terra, all’interno dei quali forme pesanti emettono suoni e movimenti fino a presentarsi progressivamente con forme umane. L’opera scenica realizzata per il Paradiso si innesta sulle figurazioni sacre di Piero della Francesca per farsi pienamente contemporanea secondo la lezione delle ‘pitture’ immaginifiche di Jannis Kounellis. L’innalzamento dal basso all’alto progredisce di pari passo con l’intonazione, prima singola e poi corale, delle Laudi. Altre figure femminili, attrici storiche di Lenz e dei diversi laboratori sensibili, accompagnano la moltitudine verso il piano superiore, attraversando scale e percorsi testuali, visuali, di luce fino a raggiungere la condizione del distacco definitivo, della sparizione dei corpi, di cui rimangono soltanto scie materiche oscillanti».

La drammaturgia musicale di Paradiso, a cura di Andrea Azzali, «si concentra in particolare sulla forma musicale della composizione sacra verdiana con variazioni di tempo e timbro, fluttuazioni e ondulazioni d’altezza e sull’elaborazione degli accordi».

Paradiso. Un Pezzo Sacro, realizzato da Lenz Fondazione su commissione in esclusiva del Festival Verdi/Teatro Regio di Parma, con il sostegno di MiBACT, Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, DAISM-DP Ausl di Parma, Fondazione Monte di Parma, con il patrocinio del Comune di Parma, in collaborazione con il Conservatorio A. Boito di Parma e l’Università degli Studi di Parma, sarà presentato dall’11 al 22 ottobre (11 ottobre prova generale aperta al pubblico, 12 ottobre debutto, dal 13 al 15 e dal 18 al 22 ottobre repliche).

«Il nostro Paradiso» concludono Pititto e Maestri «è un viaggio di progressivo apprendimento estetico, una salita collettiva di coro, attrici e spettatori verso una superiore dimensione etica, una ricerca costante della verità illuminata che solo una particolare sensibilità oltre l’intelletto, uno stato sovrasensibile e misterioso, nella sua estrema debolezza può raggiungere».

Un ringraziamento particolare alla STT Holding – Società per la trasformazione del territorio, per la collaborazione nell’utilizzo di Ponte Nord.

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