Il Comune contro violenza alle donne e sfruttamento sessuale.
Parte il progetto "Emergenza donne – Unità di strada": appartamento per l’accoglienza, unità di strada e reperibilità telefonica h24. La gestione affidata in convezione all'associazione P.I.M. Il progetto ha valenza distrettuale: Comune di Parma capofila, Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile e Ausl.
Un appartamento per l’accoglienza che garantisca l’immediata ospitalità a donne oggetto di violenza o maltrattamento. Un’unità di strada a supporto delle persone che si prostituiscono, molto spesso costrette a farlo con la forza, come dei cittadini. A questo si aggiunge un servizio di reperibilità telefonica h24 rivolto agli operatori che prestano soccorso alle donne vittime e un’azione di conoscenza e monitoraggio del fenomeno della prostituzione in città. Il progetto "Emergenza donne – Unità di strada" è stato voluto dall’assessorato al Welfare del Comune di Parma e intende potenziare le azioni di supporto alle donne che vivono situazioni di violenza.
1. Il servizio di accoglienza residenziale in emergenza garantisce l’immediata ospitalità a donne in situazione di maltrattamento e violenza in un appartamento di proprietà comunale. Dove se ne presentasse la necessità, l’appartamento potrà accogliere anche donne provenienti da Comuni fuori Distretto.
2. Il servizio di Unità di strada è indirizzato sia alle persone che si prostituiscono, con il monitoraggio del fenomeno della prostituzione e dello sfruttamento sessuale sulla strada e con l’attività di comunicazione/informazione sulle opportunità sociali e sanitarie a disposizione, sia ai cittadini e alle cittadine del territorio distrettuale con interventi di mediazione dei conflitti e di comunità. Il servizio è dotato di un’automobile di proprietà comunale che effettuerà almeno 2 uscite settimanali notturne nelle zone più interessate dal fenomeno.
3. Il servizio di reperibilità telefonica risponde agli operatori che prestano soccorso alle donne vittime di maltrattamento e violenza, Forze dell’Ordine, presidi ospedaliero-sanitari e operatori del servizio sociale comunale e comunità di accoglienza, fornendo un servizio di risposta immediata negli orari di chiusura degli uffici e nei giorni festivi.
"Parlando del fenomeno della prostituzione su strada spesso ci si dimentica che, in linea di massima, nessuna ragazza è sulla strada perché lo ha scelto - ha spiegato l'assessore al Welfare Lorenzo Lasagna. I dati finora in nostro possesso lo confermano: circa una settantina di donne all’anno inizia il percorso per uscirne e quasi tutte lo portano a termine. Per questo vogliamo dare a queste ragazze sempre maggiori opportunità di fare altre scelte. E non è diversa la prostituzione in appartamento, che provoca gli stessi danni di carattere morale, gli stessi rischi sanitari, le stesse turbative sociali e all’ordine pubblico, non protegge le ragazze dalla schiavitù e mantiene in vita il racket”.
Un appartamento per l’accoglienza che garantisca l’immediata ospitalità a donne oggetto di violenza o maltrattamento. Un’unità di strada a supporto delle persone che si prostituiscono, molto spesso costrette a farlo con la forza, come dei cittadini. A questo si aggiunge un servizio di reperibilità telefonica h24 rivolto agli operatori che prestano soccorso alle donne vittime e un’azione di conoscenza e monitoraggio del fenomeno della prostituzione in città. Il progetto "Emergenza donne – Unità di strada" è stato voluto dall’assessorato al Welfare del Comune di Parma e intende potenziare le azioni di supporto alle donne che vivono situazioni di violenza.
I 3 PRINCIPALI INTERVENTI
1. Il servizio di accoglienza residenziale in emergenza garantisce l’immediata ospitalità a donne in situazione di maltrattamento e violenza in un appartamento di proprietà comunale. Dove se ne presentasse la necessità, l’appartamento potrà accogliere anche donne provenienti da Comuni fuori Distretto.
2. Il servizio di Unità di strada è indirizzato sia alle persone che si prostituiscono, con il monitoraggio del fenomeno della prostituzione e dello sfruttamento sessuale sulla strada e con l’attività di comunicazione/informazione sulle opportunità sociali e sanitarie a disposizione, sia ai cittadini e alle cittadine del territorio distrettuale con interventi di mediazione dei conflitti e di comunità. Il servizio è dotato di un’automobile di proprietà comunale che effettuerà almeno 2 uscite settimanali notturne nelle zone più interessate dal fenomeno.
3. Il servizio di reperibilità telefonica risponde agli operatori che prestano soccorso alle donne vittime di maltrattamento e violenza, Forze dell’Ordine, presidi ospedaliero-sanitari e operatori del servizio sociale comunale e comunità di accoglienza, fornendo un servizio di risposta immediata negli orari di chiusura degli uffici e nei giorni festivi.
"Parlando del fenomeno della prostituzione su strada spesso ci si dimentica che, in linea di massima, nessuna ragazza è sulla strada perché lo ha scelto - ha spiegato l'assessore al Welfare Lorenzo Lasagna. I dati finora in nostro possesso lo confermano: circa una settantina di donne all’anno inizia il percorso per uscirne e quasi tutte lo portano a termine. Per questo vogliamo dare a queste ragazze sempre maggiori opportunità di fare altre scelte. E non è diversa la prostituzione in appartamento, che provoca gli stessi danni di carattere morale, gli stessi rischi sanitari, le stesse turbative sociali e all’ordine pubblico, non protegge le ragazze dalla schiavitù e mantiene in vita il racket”.