La statua di Garibaldi torna ai parmigiani. La pronipote Anita: “La vostra città è orgogliosamente garibaldina”
Dopo mesi di restauro è tornato a dominare la “sua” piazza, con lo splendore che aveva quando fu inaugurato, centovent’anni fa. È il monumento a Giuseppe Garibaldi, che viene restituito ai parmigiani completamente restaurato, proprio alla vigilia dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità Nazionale. A scoprire la statua, insieme al sindaco Vignali, la pronipote di Giuseppe Garibaldi, Anita.
Dopo alcuni mesi è tornato a dominare la “sua” piazza, con lo splendore che aveva quando fu inaugurato, centovent’anni fa. È il monumento a Giuseppe Garibaldi, che viene restituito ai parmigiani completamente restaurato, proprio alla vigilia dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità Nazionale.
A scoprire la statua il sindaco Pietro Vignali insieme alla pronipote di Giuseppe Garibaldi, Anita.
Presente il Consiglio comunale al completo, oltre al presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e al prefetto di Parma Luigi Viana.
“L’Unità d’Italia per noi non è una semplice data – ha ricordato Vignali – ma è uno spartiacque nella nostra storia, prima del quale l’Italia come nazione era un’idea e dopo il quale è diventata una realtà, un bene concreto per tutti gli italiani e per tutti i parmigiani. Garibaldi è il personaggio che più di ogni altro incarna la festa dell’Unità d’Italia ed è per questo che proprio oggi vogliamo riconsegnare il monumento restaurato alla città. Ringrazio la signora Anita, che ha voluto essere qui con noi oggi, in questa occasione.”
“Questa è una terra garibaldina – ha detto Anita Garibaldi – una terra generosa, bella e nobile, che oggi ha dato prova di grande libertà e rispetto per la storia. Anche qui dimostrate di avere una vera identità italiana.”
Il restauro, eseguito dalla ditta Giovanni e Lorenzo Morigi Restauratori di Bologna, è stato a costo zero per l’Amministrazione comunale, in quanto i 30 mila euro necessari per i lavori sono stati pagati dalla ditta One srl, in cambio dell’utilizzo, a scopi pubblicitari, dei pannelli posti a copertura del cantiere.
La statua di bronzo e il basamento in granito sono stati inizialmente ripuliti con nebulizzazioni e impacchi per rimuovere lo sporco, per poi passare a bisturi, panni abrasivi e ultrasuoni per rimuovere tutte le incrostazioni. Infine, sull’intero monumento è stata spruzzata una protezione per proteggerlo dall’usura del tempo e dagli agenti inquinanti.
Il bozzetto originale del monumento, che fu disegnato da Davide Calandra ed inaugurato nel 1893, è conservato nell’Archivio Storico comunale.