Parma com'era e com'è cambiata in 50 anni
Mercoledì prossimo all'Edison il film in anteprima ad ingresso gratuito - Inviti in distribuzione allo IAT.
“La stella oltre il mulino” è un film documentario che racconta il territorio attraverso immagini e testimonianze offrendo un ritratto delle trasformazioni socio-economiche avvenute negli ultimi cinquant’anni nella provincia di Parma.
Firmato dal regista Augusto Contento e coprodotto da Solares Fondazione delle Arti e Cineparallax, realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna – Film Commission, verrà presentato il 9 dicembre alle ore 21 al Cinema Edison D’essai – Largo 8 Marzo – Parma.
L’ingresso è su invito fino ad esaurimento posti. L’invito, valido per due persone, può essere ritirato presso lo sportello di informazione ed accoglienza turistica (IAT) in Piazza Garibaldi – Municipio, oppure presso la biglietteria del cinema Edison nella serata della proiezione.
La serata è organizzata in collaborazione con l’Assessorato al Turismo del Comune di Parma nell’ambito della presentazione della candidatura di Parma per Unesco come “Città Creativa per la Gastronomia”.
Saranno presenti l’Assessore al Turismo del Comune di Parma Cristiano Casa, il regista Augusto Contento, Massimiliano Di Liberto di Solares Fondazione delle Arti e Giancarlo Grande di Cineparallax.
“La stella oltre il mulino” è un viaggio tra le testimonianze di persone di differenti generazioni, classi sociali e in grado di riflettere le caratteristiche storiche, culturali e morfologiche della provincia di Parma. Testimonianze che si trasformano in archeologia del presente, del quotidiano, del non eccezionale, ma che allo stesso modo diventano straordinarie, quando si tratta di quelle generazioni che hanno dovuto lottare contro la violenza del fascismo, superare la crisi economica derivante dalla seconda guerra mondiale, riuscendo comunque a realizzare i propri desideri. Generazioni che avevano una fede, cattolica o comunista, e che credevano di poter costruire una società più equa e giusta da lasciare alle future generazioni, modificando in maniera sostenibile il proprio territorio.
Attraverso una struttura narrativa la terra, anima dell’essere, diventa elemento in grado di determinare i pensieri e i comportamenti degli individui. Immagini di paesaggi spesso vuoti, di casolari abbandonati, per raffigurare racconti di culture, tradizioni o abitudini ormai dimenticate.