NOTIZIE / 04.12.18 / WELFARE

Protocollo d'intesa reinserimento detenuti

Sottoscritto Protocollo d'Intesa tra Comune, Istituti Penitenziari e Svoltare Onlus per il reinserimento e la qualità della vita dei detenuti. 

Sindaco Rossi w

E' stato sottoscritto oggi il protocollo di intesa per la “realizzazione di attività di pubblica utilità da parte delle persone ristrette nella libertà personale presso gli Istituti Penitenziari di Parma finalizzate al reinserimento sociale e al miglioramento della qualità della vita”, che coinvolge Comune di ParmaIstituti Penitenziari e l'associazione di volontariato Svoltare Onlus.

Hanno presenziato alla sottoscrizione: il Sindaco, Federico PizzarottiLaura Rossi, Assessora al Welfare Comune Parma; Riccardo Turrini Vita, Vice Capo Dipartimento Dell'Amministrazione Penitenziaria; Gloria Manzelli, Provveditore Amministrazione Penitenziaria Emilia Romagna e Marche; Carlo Berdini, Direttore Istituti Penitenziari Parma; Antonietta Fiorillo, Presidente Tribunale Sorveglianza Bologna; Simone Strozzi, Presidente Svoltare Onlus, e Roberto Cavalieri, Garante dei diritti dei detenuti.

“Presentiamo oggi un progetto per dare avvio ad attività di volontariato per detenuti con lavori socialmente utili, nell'ambito di un'ampia progettualità portata avanti dall'assessorato al welfare del Comune di Parma – ha spiegato l'Assessora al welfare, Laura Rossi. Il protocollo si inserisce in un quadro di attività laboratoriali rivolte ai detenuti con risorse annue pari a 170 mila euro di cui 100 mila messe a disposizione dal Comune e 70 mila dalla Regione. Esso costituisce, quindi, un'azione importante per favorire il reinserimento”.

Soddisfazione è stata espressa da Carlo Berdini, Direttore Istituti Penitenziari Parma, che ha parlato di “un'iniziativa resa possibile grazie alla sensibilità ed all'attenzione del Comune nel solco di una serie di azioni condivise che hanno interessato diversi ambiti. Il protocollo promuove i lavori di pubblica utilità con buone ricadute sul territorio e si inserisce in un percorso di collaborazione anche con il Garante dei diritti dei detenuti e con l'associazione Svoltare Onlus”.

Riccardo Turrini Vita, Vice Capo Dipartimento Dell'Amministrazione Penitenziaria, ha portato i saluti del Capo Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria che ha espresso la propria soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo. “Il valore intrinseco di questa azione – ha proseguito Riccardo Turrini Vita – è molto importante”.

Gloria Manzelli, Provveditore Amministrazione Penitenziaria Emilia Romagna e Marche, ha ringraziato il Comune. “Il protocollo – ha spiegato – si inserisce in un percorso di collaborazione ampia nei rapporti tra Istituto Penitenziario e Amministrazione Comunale ed è in perfetta sintonia con la riforma dell'ordinamento Penitenziario, in quanto favorisce l'integrazione tra cittadino detenuto e cittadino libero”.

Antonietta Fiorillo, Presidente Tribunale Sorveglianza Bologna, ha parlato del protocollo come di un passo importante per favorire la rieducazione. “Il protocollo – ha rimarcato – offre la possibilità ai detenuti di costruire qualcosa di positivo per il loro futuro”. 

Simone Strozzi, Presidente Svoltare Onlus, ha ricordato il ruolo determinante del Garante dei diritti dei Detenuti, il cui compito è quello di avvicinare le realtà del territorio al carcere. “Da parte nostra c'è entusiasmo per un progetto significativo sia per i detenuti che per il territorio”.

Il Sindaco, Federico Pizzarotti, ha ricordato come l'Amministrazione abbia accolto con slancio la proposta di sottoscrizione del protocollo per le finalità nobili che promuove in quanto permette ai detenuti di svolgere attività utili per la collettività

L'accordo, che durerà fino al 2020 compreso, si inserisce nelle azioni sostenute da anni dal Comune di Parma e dagli Istituti Penitenziari, nella maggior parte ricomprese nella progettazione territoriale dei Piani di Zona, in stretta collaborazione con le realtà dell'associazionismo e del volontariato cittadino, finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti (anche nel rispetto delle culture dei paesi di provenienza), alla loro occupazione (anche attraverso specifici progetti locali e/o regionali) e al loro reinserimento sociale; non da ultima l'istituzione dal 2013 della figura del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

Nello specifico il protocollo sottoscritto oggi prevede il coinvolgimento, nell’ambito delle attività di volontariato organizzate dal Comune anche per richiedenti asilo e rifugiati, di detenuti che possano svolgere mansioni di volontariato di pubblica utilità, finalizzate al reinserimento sociale e al miglioramento della loro qualità di vita.

In quest'ottica i detenuti, per i quali la Direzione dell’Istituto e il Magistrato competente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna riterranno idoneo l’accesso ai benefici premiali e/o a misure alternative, si impegneranno a realizzare (in forma gratuita e su base volontaria) le attività previste dai progetti condivisi tra le istituzioni firmatarie del Protocollo.

La finalità ultima sarà creare opportunità che responsabilizzino il detenuto in azioni di utilità sociale, anche in un’ottica di reale e concreta partecipazione ad un patto di cittadinanza, sviluppando occasioni di socializzazione e inclusione, oltre che di recupero e reinserimento nella collettività attraverso il coinvolgimento sinergico delle istituzioni e dei diversi soggetti pubblici e privati presenti sul territorio.


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