27 gennaio, Giornata della Memoria
Davanti ai Consigli Comunale e Provinciale riuniti in seduta congiunta è stata commemorata la figura del funzionario della Questura di Parma Emilio Cellurale, protagonista tra il 1943 e il 1945 del salvataggio di numerosi ebrei e familiari di partigiani. Ieri alla Prefettura di Parma.
La scelta dei presidenti dei due consigli Elvio Ubaldi e Mario De Blasi di celebrare la Giornata della Memoria a Palazzo Rangoni è stata pienamente condivisa dal Prefetto e ha inteso dare il segno concreto della partecipazione della cittadinanza parmense a questa giornata, oltre che riconoscere la resistenza come parte integrante dell’unità nazionale.
Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Salone di rappresentanza di Palazzo Rangoni è apparso come il luogo ideale per celebrare la Giornata della Memoria, essendo la Prefettura la massima autorità statale sul territorio provinciale, oltre che per commemorare un funzionario dello Stato.
Durante la cerimonia in Prefettura è stata infatti ricordata la figura di Emilio Cellurale, commissario di Pubblica sicurezza alla Questura di Parma negli anni Quaranta. Cellurale fu protagonista tra il 1943 e il 1945 del salvataggio di numerosi ebrei e familiari di partigiani, minacciati di essere arrestati e deportati nei campi di sterminio da parte delle autorità della Rsi e dai comandi militari tedeschi. All’interno della Questura e dell’Ufficio stranieri, si adoperò per salvare dall’arresto e dalla deportazione il gruppo di ebrei stranieri internati a Tizzano Val Parma fin dal 1942. Per decenni la sua attività in favore dei perseguitati è rimasta a conoscenza di pochi. Oggi grazie alla ricerca storica e alla documentazione conservata, in parte dalla famiglia e in parte dall’Archivio del Centro di documentazione contemporanea di Milano, è possibile conoscere la figura di Emilio Cellurale.
Nel corso della cerimonia sono intervenuti il prefetto Luigi Viana, i presidenti dei Consigli comunale e provinciale Elvio Ubaldi e Mario De Blasi, il vicesindaco Paolo Buzzi e il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli. Successivamente ha preso la parola il direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Parma, Marco Minardi che si è soffermato sulla figura di Cellurale. Poi è stata la volta di due studenti parmigiani - Lorenzo Longinotti e Lucia Cellurale, pronipote del funzionario della Questura di Parma - che hanno raccontato la loro esperienza durante il “Viaggio della Memoria”, organizzato dall’Istituto storico della Resistenza. Hanno chiuso la cerimonia gli interventi del consigliere comunale Gianfranco Zannoni e del consigliere provinciale Meuccio Berselli.
“Ho accolto con favore la proposta di riunire i consigli comunale e provinciale in Prefettura. Una scelta che vuole sottolineare l’alto significato istituzione di questo momento commemorativo – ha spiegato in apertura di cerimonia il prefetto Luigi Viana – . Celebrare la Giornata della Memoria è doveroso. Ricordare è necessario. E deve essere un momento non solo di ricostruzione storica, ma anche di coinvolgimento emotivo. Cellurale, pur rischiando la propria vita, ha posto in essere un’opera importantissima”.
“Questo è un momento che guarda al passato e allo stesso tempo al presente e che chiede a tutti l’impegno ad esprimere il meglio, come ha fatto Cellurale che, seppur in un momento complicato, ha saputo essere libero”, ha aggiunto Mario De Blasi, presidente del Consiglio provinciale.
Il presidente del Consiglio comunale Elvio Ubaldi ha voluto sottolineare l’alto valore “istituzionale, morale e civile di questa giornata che chiama tutti a una responsabilità, quella di trasmettere la memoria. Si tratta di un tema fondamentale. Memoria non come semplice e ‘liturgico’ ricordo, ma come assunzione di consapevolezza. Solo attraverso la consapevolezza della nostra storia daremo un serio contributo al futuro”.
“Sarebbe assai grave se la società italiana perdesse progressivamente la consapevolezza della propria storia e il ricordo di tanti sacrifici, di tanta ingiustizia. E’ ancora poco conosciuto il grande e generoso contributo di solidarietà agli ebrei che venne da tanti semplici cittadini. L’esempio di Cellurale e del pretore a Fornovo Taro Pellegrino Riccardi ci porta a chiederci in quanti oggi avrebbero il loro stesso coraggio”, ha detto il vicesindaco Paolo Buzzi che ha ricordato anche la figura di Mirka Polizzi.
“Per progettare il futuro abbiamo bisogno di riferimenti certi. Abbiamo bisogno di ricordare quello che è avvenuto senza infingimenti. Abbiamo la responsabilità di trasmettere la memoria ai giovani, i quali hanno avuto meno occasioni di noi per conoscere le persone deportate. Lo possiamo fare prendendo ad esempio persone che, come Cellurale, si sono distinte per comportamenti etici e morali”, ha aggiunto il presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli.
Marco Minardi (Istituto Storico della Resistenza) ha ricordato la figura di Cellurale leggendo alcune delle lettere che i salvati inviarono, a guerra conclusa, al funzionario della Questura di Parma. “Cellurale – ha sottolineato Minardi – è rimasto fedele ai suoi valori, indipendentemente da quello che le autorità gli impartivano di fare. E’ stato un resistente e un giusto”.
“E’ un’esperienza he cambia profondamente. Abbiamo provato vergogna per quello che uomini hanno fatto ad altri uomini. E ci siamo chiesti come sia stato possibile”, hanno raccontato gli studenti Lorenzo Longinotti e Lucia Cellurale, riferendo della loro esperienza durante il “Viaggio della Memoria”.
Infine le conclusioni di Gianfranco Zannoni, che ha sottolineato l’importanza di ricordare, e di Meuccio Berselli che ha rimarcato ancora una volta il coraggio dimostrato da Cellurale.
Davanti ai consigli comunale e provinciale, riuniti in seduta congiunta, è stata commemorata la figura del funzionario della Questura di Parma Emilio CelluraleCome ogni anno si celebra la Giornata della Memoria, istituita con legge della Repubblica italiana a ricordo dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati politici e militari italiani nei campi di concentramento nazisti. La celebrazione si è tenuta oggi in Prefettura dove i consigli comunale e provinciale si sono riuniti in seduta congiunta nel Salone di rappresentanza.La scelta dei presidenti dei due consigli Elvio Ubaldi e Mario De Blasi di celebrare la Giornata della Memoria a Palazzo Rangoni è stata pienamente condivisa dal Prefetto e ha inteso dare il segno concreto della partecipazione della cittadinanza parmense a questa giornata, oltre che riconoscere la resistenza come parte integrante dell’unità nazionale.Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Salone di rappresentanza di Palazzo Rangoni è apparso come il luogo ideale per celebrare la Giornata della Memoria, essendo la Prefettura la massima autorità statale sul territorio provinciale, oltre che per commemorare un funzionario dello Stato.Durante la cerimonia in Prefettura è stata infatti ricordata la figura di Emilio Cellurale, commissario di Pubblica sicurezza alla Questura di Parma negli anni Quaranta. Cellurale fu protagonista tra il 1943 e il 1945 del salvataggio di numerosi ebrei e familiari di partigiani, minacciati di essere arrestati e deportati nei campi di sterminio da parte delle autorità della Rsi e dai comandi militari tedeschi. All’interno della Questura e dell’Ufficio stranieri, si adoperò per salvare dall’arresto e dalla deportazione il gruppo di ebrei stranieri internati a Tizzano Val Parma fin dal 1942. Per decenni la sua attività in favore dei perseguitati è rimasta a conoscenza di pochi. Oggi grazie alla ricerca storica e alla documentazione conservata, in parte dalla famiglia e in parte dall’Archivio del Centro di documentazione contemporanea di Milano, è possibile conoscere la figura di Emilio Cellurale.Nel corso della cerimonia sono intervenuti il prefetto Luigi Viana, i presidenti dei Consigli comunale e provinciale Elvio Ubaldi e Mario De Blasi, il vicesindaco Paolo Buzzi e il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli. Successivamente ha preso la parola il direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Parma, Marco Minardi che si è soffermato sulla figura di Cellurale. Poi è stata la volta di due studenti parmigiani - Lorenzo Longinotti e Lucia Cellurale, pronipote del funzionario della Questura di Parma - che hanno raccontato la loro esperienza durante il “Viaggio della Memoria”, organizzato dall’Istituto storico della Resistenza. Hanno chiuso la cerimonia gli interventi del consigliere comunale Gianfranco Zannoni e del consigliere provinciale Meuccio Berselli.
“Ho accolto con favore la proposta di riunire i consigli comunale e provinciale in Prefettura. Una scelta che vuole sottolineare l’alto significato istituzione di questo momento commemorativo – ha spiegato in apertura di cerimonia il prefetto Luigi Viana – . Celebrare la Giornata della Memoria è doveroso. Ricordare è necessario. E deve essere un momento non solo di ricostruzione storica, ma anche di coinvolgimento emotivo. Cellurale, pur rischiando la propria vita, ha posto in essere un’opera importantissima”.“Questo è un momento che guarda al passato e allo stesso tempo al presente e che chiede a tutti l’impegno ad esprimere il meglio, come ha fatto Cellurale che, seppur in un momento complicato, ha saputo essere libero”, ha aggiunto Mario De Blasi, presidente del Consiglio provinciale.
Il presidente del Consiglio comunale Elvio Ubaldi ha voluto sottolineare l’alto valore “istituzionale, morale e civile di questa giornata che chiama tutti a una responsabilità, quella di trasmettere la memoria. Si tratta di un tema fondamentale. Memoria non come semplice e ‘liturgico’ ricordo, ma come assunzione di consapevolezza. Solo attraverso la consapevolezza della nostra storia daremo un serio contributo al futuro”.“Sarebbe assai grave se la società italiana perdesse progressivamente la consapevolezza della propria storia e il ricordo di tanti sacrifici, di tanta ingiustizia. E’ ancora poco conosciuto il grande e generoso contributo di solidarietà agli ebrei che venne da tanti semplici cittadini. L’esempio di Cellurale e del pretore a Fornovo Taro Pellegrino Riccardi ci porta a chiederci in quanti oggi avrebbero il loro stesso coraggio”, ha detto il vicesindaco Paolo Buzzi che ha ricordato anche la figura di Mirka Polizzi.“Per progettare il futuro abbiamo bisogno di riferimenti certi. Abbiamo bisogno di ricordare quello che è avvenuto senza infingimenti. Abbiamo la responsabilità di trasmettere la memoria ai giovani, i quali hanno avuto meno occasioni di noi per conoscere le persone deportate. Lo possiamo fare prendendo ad esempio persone che, come Cellurale, si sono distinte per comportamenti etici e morali”, ha aggiunto il presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli.
Marco Minardi (Istituto Storico della Resistenza) ha ricordato la figura di Cellurale leggendo alcune delle lettere che i salvati inviarono, a guerra conclusa, al funzionario della Questura di Parma. “Cellurale – ha sottolineato Minardi – è rimasto fedele ai suoi valori, indipendentemente da quello che le autorità gli impartivano di fare. E’ stato un resistente e un giusto”.“E’ un’esperienza he cambia profondamente. Abbiamo provato vergogna per quello che uomini hanno fatto ad altri uomini. E ci siamo chiesti come sia stato possibile”, hanno raccontato gli studenti Lorenzo Longinotti e Lucia Cellurale, riferendo della loro esperienza durante il “Viaggio della Memoria”.Infine le conclusioni di Gianfranco Zannoni, che ha sottolineato l’importanza di ricordare, e di Meuccio Berselli che ha rimarcato ancora una volta il coraggio dimostrato da Cellurale.