Parma non dimentica le 61 vittime della strage del Cornocchio
Sabato 4 aprile cerimonia solenne al Cornocchio con la benedizione del cippo innalzato per ricordare le 61 vittime della bomba sganciata il 2 maggio 1944 da un velivolo americano su un rifugio antiaereo.
Ad onorare la memoria di uomini, donne, anziani e bambini che avevano cercato riparo dopo l’allarme delle sirene della città, hanno partecipato le istituzioni locali, i parenti delle vittime e tanti cittadini che hanno voluto dimostrare con la loro presenza che la città di Parma non dimentica.
Il sindaco Federico Pizzarotti si è detto “orgoglioso di portare avanti la memoria di un evento che difficilmente si può trovare nei libri di storia”, e ha sottolineato che “quella bomba finita dove non avrebbe dovuto, rappresenta uno dei momenti più dolorosi per la nostra città, e il cippo voluto in memoria delle vittime deve essere un incentivo per continuare a inseguire la coesione sociale tra tutti noi”.
Per l’assessore provinciale alla Sicurezza Francesco Castria “La strage del Cornocchio è la dimostrazione del dramma della guerra, una tragedia che colpisce anche civili innocenti che non deve più ripetersi”.
Il presidente dell’associazione “Vittime civili di guerra”, Vittorio Barbieri, ha concluso la cerimonia annunciando l’intenzione, condivisa con il sindaco Pizzarotti, di risistemare il luogo della strage, con una targa o con un busto alla memoria. “L’importante, ha detto Barbieri, è dare ai cittadini di Parma un luogo per commemorare la memoria di chi ha vissuto quella tragedia”.
Alla cerimonia erano presenti numerosi giovani e gli studenti di alcune classi del liceo scientifico Marconi e della scuola media Parmigianino, che hanno voluto onorare, con la loro presenza, il ricordo delle vittime di un tragico evento che non deve ripetersi mai più.