NOTIZIE / 30.03.17 / INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Laboratorio aperto per la città che vogliamo

A San Tiburzio un confronto sui percorsi avviati e sui nuovi progetti di sviluppo digitale ed esperienze di innovazione a Parma per chi ci vive e per chi la vive.

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Si è tenuto nell'oratorio di San Tiburzio il momento di approfondimento dedicato a “Laboratorio aperto per la città che vogliamo. Sviluppo digitale ed esperienze di innovazione a Parma per chi ci vive e per chi la vive”, di fronte ad un numeroso pubblico formato soprattutto da giovani e studenti.

"Abbiamo scelto il tema della cultura ed eccellenza agroalimentare - ha spiegato nell'introduzione l'assessore alle  Politiche Giovanili, Servizio Informatica e Innovazione Tecnologica del Comune di Parma Giovanni Marani - come argomento centrale e pregnante per il nostro territorio da analizzare sotto tanti aspetti e con diverse declinazioni. Il laboratorio aperto deve essere una palestra inclusiva per discutere su gli ambiti di sviluppo, ricercando soluzioni ai bisogni della città che siano frutto di un confronto con i cittadini. Un'occasione inoltre per le Pubbliche Amministrazioni per confrontarsi".

Sono seguiti i saluti delle istituzione locali e della Regione con la presenza del sindaco Federico Pizzarotti e di Palma Costi, assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma della Regione Emilia Romagna.

"Un punto cardine di questo laboratorio aperto - ha detto il sindaco Federico Pizzarotti - riguarda la qualificazione, fruibilità e promozione dei beni culturali: in questa sede, come in altri luoghi monumentali, abbiamo investito in una riqualificazione che partisse primariamente da un ripensare alle funzioni del luogo. Abbiamo creduto molto nell'osservazione e nell'analisi degli indicatori come strumento oggettivo per prendere coscienza delle proprie eccellenze, dei propri punti di forza e di quelli su cui lavorare per migliorarsi. Gli smart city index che vi vengon presentati oggi ci rendono orgogliosi per tante nostre eccellenze e sono anche un modo per prendere spunti positivi dalle altre Amministrazioni".

"La co-progettazione e il lavorare assieme - ha sottolineato l'assessore regionale Palma Costi - sono alla base del progetto dei Laboratori aperti che abbiamo pensato per le 10 città dell'Emilia Romagna: un progetto concreto, tangibile e inclusivo dove non si faccia ricerca ma ci si occupi e ci si confronti apertamente su una vocazione pregnante del territorio, scelta da ogni Amministrazione, recuperando e riqualificando alcuni luoghi dei centri storici, incanalando la creatività tipica e preziosa della nostra Regione in veri processi di innovazione che possano creare lavoro e occupazione".

Il programma dell'incontro, moderato da Gian Carlo Zanacca, giornalista dell'ufficio stampa del Comune di Parma, è proseguito con l'illustrazione dettagliata dell’iniziativa a cura di Daniela Ferrara, Responsabile Coordinamento ed Attuazione dei POR FESR e FSE Emilia Romagna, seguita dalla presentazione dei dati Smart City Index da parte di Marco Mena, Senior Advisor, Ernst & Young.

L'assessore Giovanni Marani ha poi illustrato i contenuti del “Parma Gastronomy Hub”, laboratorio aperto dedicato all’innovazione e alla sperimentazione nell’ambito della cultura dell’eccellenza agroalimentare, parte integrante della strategia di recupero funzionale del Complesso monumentale del monastero di San Paolo denominata “ I Chiostri del Correggio”.

Tale strategia si fonda sull’obiettivo di fare del Complesso del San Paolo un polo d’eccellenza, dove la fruizione culturale, possa intrecciarsi con strumenti funzionali alla formazione professionale e all’auto-imprenditorialità.

Il Comune di Parma ha individuato come ambito tematico del LAB la “Cultura dell’eccellenza agroalimentare”: questa scelta deriva dalla più forte vocazione che storicamente definisce la realtà economica e culturale del territorio.

Si intende proporre un dialogo inclusivo che permetta di tesaurizzare le competenze degli attori dell’intera filiera del Food: produttori, imprenditori, ristoratori, ricercatori, specialisti, docenti, studenti, soci di associazioni del terzo settore, dipendenti delle istituzioni pubbliche, giovani talenti e giovani professionisti. Sono questi gli attori che costituiscono il capitale umano del LAB e da questo punto di partenza si dirama una strategia di sviluppo integrata in cui tutte le competenze del territorio possono giocare un ruolo chiave nella formazione di un sistema di dotazioni della città aperto e fruibile da parte di stakeholder locali e internazionali.

Il LAB di Parma, riguardando anche il principio di co-creazione, è concepito non solo come una piattaforma di soluzioni innovative e sostenibili destinate allo sviluppo di progettualità ad alto contenuto di tecnologia digitale, ma come un hub per la partecipazione attiva e la collaborazione cittadina in vista di fornire un reale supporto per l’attuazione di un open government urbano.

Il LAB troverà la propria collocazione nei locali più interni del complesso, quelli che si affacciano sul Chiostro Nuovo cd. “della Fontana”.

Questi sono i luoghi in cui fruire attivamente della cultura: negli ambienti della biblioteca, come negli ambienti da destinare a Caffè Creativo e spazio enogastronomico e, soprattutto, nei locali da destinare alla cultura agroalimentare di Parma attraverso le attività del laboratorio aperto, attività da svolgersi in stretta attinenza con quelle del quartier generale UNESCO, sede operativa per le progettualità messe in campo con la candidatura di Parma a città creativa per il tema della gastronomia.

In attesa del completamento degli interventi relativi alla sede definitiva (previsto per la fine del 2019), il LAB troverà sede provvisoriamente nella parte Sud del Complesso monumentale di San Paolo, negli spazi dell’ex IAT e nel terzo piano del Palazzo del Governatore, ex sede degli uffici del Settore Cultura del Comune di Parma.

E' seguita la presentazione dei progetti di rilevanza strategica del Comune di Parma: il PAES, strumento strategico integrato e principali azioni in corso, a cura di Enzo Bertolotti, energy manager del Comune di Parma, e il PUMS e le strategie di mobilità sostenibile nella città di Parma, a cura di Angela Chiari, mobility manager del Comune di Parma.

Infine, la tavola rotonda sulle possibilità di integrazione di politiche strategiche per la città. 

Luoghi | san tiburzio

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