Dal deserto del Sahara alla scoperta del mondo
Un gruppo di 19 "piccoli ambasciatori di pace" si trova in questi giorni in provincia di Parma, ospite dell'associazione "Help for Children", che da molti anni ha questo particolare legame con il popolo Saharawi.
Sono nati nel bel mezzo del deserto del Sahara, a sud dell'Algeria, così come i loro genitori, che in quell'inferno ci vivono ormai da 35 anni: ma quelle tendopoli, inospitali, senza acqua corrente e maledettamente calde d'estate non sono casa loro.
Stiamo parlando dei bambini Saharawi, figli di un popolo diviso in due, metà nella sua terra - il Sahara Occidentale - ma sotto la dominazione marocchina, l'altra metà ricacciata appunto nel deserto, con il sogno un ritorno che appare sempre più problematico.
Un gruppo di 19 "piccoli ambasciatori di pace" - così amano definirli i loro genitori - si trova in questi giorni in provincia di Parma, ospite dell'associazione "Help for Children", che da molti anni ha questo particolare legame con il popolo Saharawi.
I bambini, insieme ai loro accompagnatori e ai dirigenti dell'associazione (fra loro il vicepresidente Enrico Pelassa, la segretaria Gabriella Sirocchi) sono stati ricevuti questa mattina in Municipio, nella sala consiliare, dal vicesindaco Nicoletta Paci, che, dopo averli salutati e aver ringraziato l'associazione ospitante, ha consegnato loro lo zainetto contenente il kit messo a disposizione da Giocoampus.
I piccoli ospiti hanno contagiato il "palazzo" con la loro straordinaria carica di vitalità ed allegria.
Il gruppo Saharawi è composto da 10 bambine e 9 bambini, tutti in età da scuola elementare, con 3 accompagnatori, fra i quali Yakoub Mbarek, già dirigente del Fronte Polisario, espressione del Governo dei Saharawi in esilio e vecchio amico di Parma.
I ragazzi sono arrivati il 9 luglio e si intratterranno, divisi in due gruppi, a Parma e in alcuni comuni della Provincia fino al 29 agosto prossimo.
Ognuno dei due gruppi vivrà questa straordinaria vacanza (questi bambini non conoscevano l'acqua corrente e ora scoprono la piscina) in quattro diversi Comuni con soggiorni di una o due settimane, ospitato da comitati locali dell'associazione.
Il soggiorno sarà utile soprattutto per i bambini, che saranno sottoposti a visite mediche specifiche per verificare e migliorare le loro condizioni di salute e avranno l'opportunità di stare lontano dai campi profughi nel periodo più caldo dell'anno; ma la loro presenza e l'incontro con le diverse comunità locali avranno anche lo scopo di tenere viva l'attenzione sulla drammatica situazione del popolo Saharawi.
I Comuni ospitanti sono Trecasali, Felino, Zibello, Motta Baluffi (CR),San Daniele Po (CR) e Parma, dove un gruppo sarà ospitato per la prima volta in un locale presso il Convitto Maria Luigia dal 3 al 14 agosto.
Infine, tutti i 19 bambini saranno a Berceto per due settimane dal 15 al 29 agosto.