NOTIZIE / 22.12.14 / ISTITUZIONE

Sindaco su declassamento Palatina

Il Ministero declassa la Palatina, Pizzarotti: “Roma continua ad accanirsi sui Comuni, parlamentari del territorio facciano muro”

Sindaco_Pizzarotti

A novembre il sindaco scrisse al ministro Franceschini: “Palatina punto di riferimento culturale e storico, si convochi un tavolo per non declassarla”

“Non sono per nulla chiari i criteri decisionali che porteranno all’individuazione in ambito regionale delle sedi dirigenziali di prima e di seconda fascia delle Biblioteche, delle soprintendenze Belle Arti e Paesaggio, con il relativo rischio di un progressivo decentramento e sradicamento di gran parte del patrimonio artistico e culturale di Parma dalla propria realtà”.

Così il sindaco Pizzarotti a novembre scrisse al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, aggiungendo che non ci si poteva permettere in alcun modo un errore grave come quello di declassare la Biblioteca Palatina e la Galleria Nazionale, centralizzando poteri e interessi a Bologna o a Roma. “Per questo motivo – scriveva il sindaco nella lettera - chiediamo al Ministero un tavolo di confronto in grado di fare chiarezza sulla Riforma e, soprattutto, con la possibilità di contribuire attraverso nuove e più proficue proposte, al fine di fare del nostro patrimonio storico, artistico e culturale un punto di riferimento e di aggregazione, e non un centro di semplificazione che non tiene conto della storia e della vicinanza col territorio”.

Perplessità sul silenzio dei parlamentari parmigiani: per Roma con la cultura non si mangia

Oggi, invece, la notizia del decreto, incontrovertibile e inappellabile.

“Il punto – fa sapere Pizzarotti - è che da Roma smantellano pezzo dopo pezzo le ricchezze dei Comuni. Questo governo sta applicando una riorganizzazione insensata, sia amministrativa che economica, che non tiene conto del territorio e delle sue ricchezze. Mi rende perplesso il silenzio dei parlamentari parmigiani, che non possono permettere tutto questo senza battere ciglio su decisioni così inspiegabili. Come avrebbero potuto impegnarsi per far sì che il Festival Verdi venisse finanziato a livello ministeriale. Siamo patria del compositore italiano più conosciuto nel mondo ma non disponiamo di un finanziamento annuale per il suo Festival. L’Italia – conclude Pizzarotti – dimostra ancora una volta che con la cultura non si mangia. Alla faccia della nostra città, che di cultura e di storia vive e prospera”.

Partecipano | Pizzarotti Federico

Usiamo i cookie
Questo sito utilizza i cookie tecnici di navigazione e di sessione per garantire un miglior servizio di navigazione del sito, e cookie analitici per raccogliere informazioni sull'uso del sito da parte degli utenti. Utilizza anche cookie di profilazione dell'utente per fini statistici. Per i cookie di profilazione puoi decidere se abilitarli o meno cliccando sul pulsante 'Impostazioni'. Per saperne di più, su come disabilitare i cookie oppure abilitarne solo alcuni, consulta la nostra Cookie Policy.
Il sito utilizza cookie tecnici per analizzare il traffico da e verso il sito. I cookie tecnici consento anche di fornire un migliore servizio di navigazione sul sito, e raccolgono informazioni di navigazione a questo scopo.
I cookie di Web Analytics Italia sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
I cookie di Matomo sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
I cookie di Google Re-Captcha sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
Il sito utilizza cookie di profilazione per analizzare il comportamento e le scelte degli utenti al fine di proporre contenuti mirati corrispondenti al profilo dell'utente
I cookie di profilazione di Youtube permettono di mostrarti le pubblicità che potrebbero interessarti di più, fare analisi di accesso alla pagina e sul comportamento dell'utente, facilitare l'accesso ai servizi di Google.
I cookie di profilazione di Google permettono di fare analisi di accesso alla pagina e sul comportamento dell'utente, e di mostrarti le pubblicità che potrebbero interessarti di più.