NOTIZIE / 06.03.13 / SICUREZZA

Nasce a Parma la scuola a consumo “quasi zero”

Pubblicato sulla Gazzetta Europea il bando per la costruzione della nuova Racagni.
scuola racagni

 

Cedimenti, crepe, infiltrazioni d’acqua e tanti altri guai derivati un po’ dall’età non più verde, un po’ dai problemi strutturali, hanno mandato in pensione la cara vecchia scuola dei Parti Bocchi, che nel suo mezzo secolo di vita ha accompagnato la crescita di migliaia di ragazzi.
 
Ora però è giunto il tempo della rinascita: proprio ieri, dando corso alle decisioni prese a suo tempo dal Commissario Ciclosi e tradotte in atti concreti dalla Giunta Pizzarotti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea (GUCE) il bando per la costruzione della nuova “Scuola Paolo Racagni”.
Questo atto segna l’avvio certo e in tempi misurabili della realizzazione del plesso scolastico, che sorgerà esattamente al posto di quello preesistente, che nei prossimi mesi verrà demolito.
 
Ma non sarà uno dei tanti edifici scolastici più o meno anonimi che siamo abituati a vedere nelle nostre città: la Giunta ha deciso che la “Paolo Racagni” sarà una scuola “NZEB”, in inglese “near zero Energy building”, tradotto “edificio ad energia quasi zero”, uno dei primi a mettere in pratica la normativa dell’Unione Europea che, dal 2019, prevede che tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere “passivi” dal punto di vista del consumo energetico, e produrre tendenzialmente più energia primaria di quella che consumano.
 
“L’Amministrazione Comunale – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi - per la ricostruzione del nuovo plesso scolastico  Racagni, si propone di anticipare questa ambizioso obbiettivo indicendo, per l’affidamento dei lavori, una gara di appalto “a migliorie”: a chi dimostrerà non solo di rispettare i requisiti prestazionali minimi richiesti dal bando, ma di migliorarli sarà riconosciuto un punteggio che peserà fino al 70% sui criteri di aggiudicazione. La proposta progettuale dovrà, oltre a migliorare e ottimizzare l’aspetto architettonico, funzionale e di fruizione degli spazi aperti, innalzare il livello di comfort degli ambienti interni riducendo, nel contempo, il fabbisogno energetico dell’involucro e coprendo il fabbisogno residuo con energia rinnovabile”.
 
L’obiettivo del Comune è praticamente quello di azzerare (o quasi) la bolletta dei consumi di luce e gas, che ha un peso enorme nella gestione dei plessi scolastici, che sono dei veri e propri “colabrodo” energetici.
 
Il progetto definitivo che vincerà la gara – è la condizione che il Comune prevede nel bando - dovrà delineare un edificio fortemente “innovativo”, adottare un sistema costruttivo in legno, caratterizzato da un eccezionale grado di coibentazione dell’involucro esterno (pareti, tetto, pavimento, ecc.), da finestre ben coibentate con doppio o triplo vetro basso emissivo, da una costruzione priva di ponti termici, da una ottimale tenuta all'aria dell'involucro e da una un sistema di ventilazione altamente confortevole, in grado di ricambiare tutta l’aria interna una volta ogni mezz’ora, recuperando, nel contempo, l’80% del calore prima di essere espulsa all’esterno.
 
Il progetto preliminare approvato dalla Giunta prevede la demolizione degli edifici esistenti,  e la costruzione di un nuovo edificio, con le caratteristiche sopra descritte, in grado di ospitare 4 corsi completi di scuola primaria (cioè 20 aule), con locali adibiti a laboratori, uffici, archivi e servizi.
 
Inoltre dovrà avere la cucina con annessa mensa, una palestra adeguata al basket e utilizzabile anche al di fuori dell’attività scolastica, e un auditorium con 150 posti, anch’esso utilizzabile durante le ore di chiusura delle lezioni.
 
Il Bando – che sarà pubblicato lunedì sul sito del Comune – prevede la suddivisione dei lavori in due stralci: il primo di 8 milioni di euro complessivi per l’edificio scolastico, il secondo di un milione di euro per la palestra.
 
Il sistema sarà quello dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”: il prezzo proposto peserà sul punteggio in misura del 30%, mentre il restante 70% del punteggio dipenderà dalla qualità della progettazione secondo i requisiti previsti dal Comune.
Le imprese interessate avranno 68 giorni di tempo, cioè fino all’8 maggio prossimo, per presentare l’offerta comprendente gli elaborati richiesti.
La scuola nuova sarà a disposizione dei ragazzi del quartiere per l’avvio dell’anno scolastico 2014 – 2015. Per la palestra bisognerà attendere sei mesi in più.

Cedimenti, crepe, infiltrazioni d’acqua e tanti altri guai derivati un po’ dall’età non più verde, un po’ dai problemi strutturali, hanno mandato in pensione la cara vecchia scuola dei Parti Bocchi, che nel suo mezzo secolo di vita ha accompagnato la crescita di migliaia di ragazzi.

 Ora però è giunto il tempo della rinascita: proprio ieri, dando corso alle decisioni prese a suo tempo dal Commissario Ciclosi e tradotte in atti concreti dalla Giunta Pizzarotti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea (GUCE) il bando per la costruzione della nuova “Scuola Paolo Racagni”.

Questo atto segna l’avvio certo e in tempi misurabili della realizzazione del plesso scolastico, che sorgerà esattamente al posto di quello preesistente, che nei prossimi mesi verrà demolito.

 Ma non sarà uno dei tanti edifici scolastici più o meno anonimi che siamo abituati a vedere nelle nostre città: la Giunta ha deciso che la “Paolo Racagni” sarà una scuola “NZEB”, in inglese “near zero Energy building”, tradotto “edificio ad energia quasi zero”, uno dei primi a mettere in pratica la normativa dell’Unione Europea che, dal 2019, prevede che tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere “passivi” dal punto di vista del consumo energetico, e produrre tendenzialmente più energia primaria di quella che consumano.

 “L’Amministrazione Comunale – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi - per la ricostruzione del nuovo plesso scolastico  Racagni, si propone di anticipare questa ambizioso obbiettivo indicendo, per l’affidamento dei lavori, una gara di appalto “a migliorie”: a chi dimostrerà non solo di rispettare i requisiti prestazionali minimi richiesti dal bando, ma di migliorarli sarà riconosciuto un punteggio che peserà fino al 70% sui criteri di aggiudicazione.

La proposta progettuale dovrà, oltre a migliorare e ottimizzare l’aspetto architettonico, funzionale e di fruizione degli spazi aperti, innalzare il livello di comfort degli ambienti interni riducendo, nel contempo, il fabbisogno energetico dell’involucro e coprendo il fabbisogno residuo con energia rinnovabile”. 

L’obiettivo del Comune è praticamente quello di azzerare (o quasi) la bolletta dei consumi di luce e gas, che ha un peso enorme nella gestione dei plessi scolastici, che sono dei veri e propri “colabrodo” energetici. 

Il progetto definitivo che vincerà la gara – è la condizione che il Comune prevede nel bando - dovrà delineare un edificio fortemente “innovativo”, adottare un sistema costruttivo in legno, caratterizzato da un eccezionale grado di coibentazione dell’involucro esterno (pareti, tetto, pavimento, ecc.), da finestre ben coibentate con doppio o triplo vetro basso emissivo, da una costruzione priva di ponti termici, da una ottimale tenuta all'aria dell'involucro e da una un sistema di ventilazione altamente confortevole, in grado di ricambiare tutta l’aria interna una volta ogni mezz’ora, recuperando, nel contempo, l’80% del calore prima di essere espulsa all’esterno.

 Il progetto preliminare approvato dalla Giunta prevede la demolizione degli edifici esistenti,  e la costruzione di un nuovo edificio, con le caratteristiche sopra descritte, in grado di ospitare 4 corsi completi di scuola primaria (cioè 20 aule), con locali adibiti a laboratori, uffici, archivi e servizi.

 Inoltre dovrà avere la cucina con annessa mensa, una palestra adeguata al basket e utilizzabile anche al di fuori dell’attività scolastica, e un auditorium con 150 posti, anch’esso utilizzabile durante le ore di chiusura delle lezioni. 

Il Bando – che sarà pubblicato lunedì sul sito del Comune – prevede la suddivisione dei lavori in due stralci: il primo di 8 milioni di euro complessivi per l’edificio scolastico, il secondo di un milione di euro per la palestra

Il sistema sarà quello dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”: il prezzo proposto peserà sul punteggio in misura del 30%, mentre il restante 70% del punteggio dipenderà dalla qualità della progettazione secondo i requisiti previsti dal Comune.

Le imprese interessate avranno 68 giorni di tempo, cioè fino all’8 maggio prossimo, per presentare l’offerta comprendente gli elaborati richiesti.La scuola nuova sarà a disposizione dei ragazzi del quartiere per l’avvio dell’anno scolastico 2014 – 2015.

Per la palestra bisognerà attendere sei mesi in più.

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Partecipano | Alinovi Michele

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