NOTIZIE / 29.07.14 / SICUREZZA

A Parma osservatorio antimafia

Marco Vagnozzi ha presentato l’accordo fra Comune e Regione Emilia Romagna relativo al “Progetto di Centro Studi per la promozione di attività finalizzate al sostegno della legalità ed al contrasto dei fenomeni della criminalità organizzata sul territorio” – Coinvolti anche Università e Libera.
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E’ stato presentato questa mattina in Municipio l’accordo di programma fra Comune di Parma e Regione Emilia Romagna relativo al “Progetto di Centro Studi per la promozione di attività finalizzate al sostegno della legalità ed al contrasto dei fenomeni della criminalità organizzata sul territorio”.

Il progetto rientra in un percorso sostenuto dalla Regione nell’ambito delle misure per l’attuazione coordinata delle politiche volte alla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.

“E’ un argomento, questo, caro all’Amministrazione – ha affermato il presidente del Consiglio Comunale Marco Vagnozzi - che attraverso questo progetto intende promuovere la cultura dalla legalità a tutti i livelli, da quello informativo a quello legato alle procedure della Pubblica Amministrazione. Niente allarmismi – ha aggiunto – ma la criminalità organizzata  vuole non far parlare di sé, noi dobbiamo far emergere il fenomeno e mettere in guardia contro i rischi. Il Comune di Parma è il primo ad attivarsi direttamente in materia, e la collaborazione dell’Università e delle associazioni “Libera” e Itaca” sarà davvero preziosa per a buona riuscita del progetto”.

Il comandante della Polizia Municipale Gaetano Noe ha messo in evidenza il ruolo che può assumere il Corpo nel coordinamento dell’attività di studio del fenomeno  e di contrasto alla criminalità mafiosa.

“Una buona indagine è metà dell’opera – ha affermato Gianguido Nobili, rappresentante della Regione – la creazione dell’osservatorio arriva al termine di un lungo percorso di lavoro sul territorio. La nostra azione si concentrerà su tutte le branche di attività dove  la presenza della criminalità si fa maggiormente sentire, a cominciare dall’edilizia e dall’autotrasporto, e anche in settori dove girano fiumi di denaro, come quelli del gioco”.

Assicurata anche la collaborazione dell’Università: “Io insegno finanza e gestione bancaria – ha detto Giulio Tagliavini – e il nostro contributo potrà essere utile soprattutto sul versante del riciclaggio e della conoscenza dei crimini di natura finanziaria”.

“L’osservatorio di Parma – ha affermato Carlo Cantini di Libera – sarà uno strumento prezioso per condurre sul piano culturale una battaglia contro le mafie al nord, di cui c’è tento bisogno”.

Il progetto è stato sottoposto all’attenzione della Regione Emilia Romagna dall’assessorato alle attività produttive, turismo, commercio e sicurezza urbana,  nel settembre 2013 ed è stato finanziato dalla stessa Regione per un importo pari a 13 mila e 300 euro, su una previsione di spesa pari a 21.500 euro.

Il Comune di Parma darà vita ad un centro studi dedicato al monitoraggio degli atti illeciti collegati alla criminalità mafiosa e ad elaborare indicazioni utili ad impedire alle organizzazioni di stampo mafioso di inserirsi negli appalti pubblici indetti dal Comune o dalle sue società partecipate.

Inoltre, l’ufficio che verrà aperto in Municipio fornirà formazione ed indicazioni utili ai diversi settori del Comune per le tematiche di anticorruzione e contrasto alla criminalità. e svolgerà una funzione di sensibilizzazione della cittadinanza, a cominciare dal mondo scolastico,  sui temi della legalità.

Fra gli obiettivi anche quello di stimolare il coordinamento tra le diverse istituzioni sul territorio e fra soggetti pubblici e privati. A questo si aggiunge la promozione di iniziative di monitoraggio di sequestro e confisca dei beni mafiosi, per il loro riutilizzo in una funzione sociale ed economica.

Per questa attività, il Comune si avvarrà di una struttura dedicata e si impegnerà a reperire le risorse necessarie per la realizzazione delle attività previste dal progetto e a convocare periodicamente incontri di verifica sull’andamento del progetto in collaborazione con la Regione.


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