WELFARE / 13.12.18

Progetto ‘P.R.I.M.A del dopo di noi'

Rafforzare la qualità del sistema di welfare per migliorare i progetti di vita delle persone con disabilità.

Prima del dopo di noi 2

E' stato presentato “P.R.I.M.A del DOPO DI NOI: per Rafforzare l’Indipendenza e Migliorare le Autonomie delle persone con disabilità” – una co-progettazione di Consorzio Solidarietà Sociale, Fondazione Trustee e dei quattro Uffici di Piano di Parma e Provincia, sostenuta da Fondazione Cariparma.

“La finalità del progetto – spiega il presidente del Consorzio Fabio Faccini – è quella di creare le più ottimali condizioni applicative per le disposizione L. 112/16 - Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare-. Il ruolo di coordinamento in capo al Consorzio è strettamente legato sia alle esperienze innovative sul tema domiciliarità (come ‘le case ritrovate’ e le ‘scuole di autonomie’ sviluppate dalle cooperative sociali Fiorente, La bula, Molinetto, Gruppo scuola, Il giardino, Il cortile) che alle competenze professionali che possiamo mettere a disposizione, attraverso la cooperativa sociale Insieme, rispetto al tema formativo ‘sviluppo del progetto di vita delle persone con disabilità’.

“Questo progetto – aggiunge Danilo Amadei, Presidente Fondazione Trustee – è il frutto naturale di un percorso formativo precedente ‘Costruiamo oggi il Dopo di Noi’ iniziato a luglio 2017 con gli stessi soggetti seduti oggi a questo tavolo e da cui sono maturate le azioni progettuali di P.R.I.M.A: 9 incontri provinciali informativi per conoscere la legge 112/2016 e gli strumenti di sostegno al Dopo di Noi che hanno visto coinvolti 110 famiglie ed altrettanti educatori; un seminario con Roberto Franchini, di Pedagogia speciale dell’Università Cattolica di Milano con 70 partecipanti tra assistenti sociali, educatori, operatori, famiglie; un percorso formativo intensivo di 50 ore su ‘progetto di vita e strumenti di assessment’ per 40 professionisti dell’ente pubblico”.

“Sostenere questo progetto per Fondazione Cariparma – sottolinea la vice presidente Anna Mazzucchi – significa trovare le sinergie per puntare sul cambiamento di mentalità che anche la L. 112 ci richiama costantemente: lavorare preventivamente, anche in un’ottica di verifica dei risultati, per conquistare e innescare, fin dalla più tenera età, percorsi verso l’autonomia delle persone con disabilità e delle loro famiglie’.

Non è mancato l’intervento delle responsabili dei quattro uffici di piano coinvolti che hanno opportunamente sottolineato i caratteri del progetto: “perfettamente in linea con gli obiettivi del Piano Socio Sanitario Nazionale” secondo Annalisa Rolli del Comune di Parma e in grado di “farci ritrovare degli spazi di pensiero e di confronto reciproco utili per non rischiare di rispondere sempre e solo in emergenza” – ha aggiunto Fulvia Cavalieri per il Distretto di Fidenza.

Infine Debora Tanzi per il Distretto Sud Est ha messo in evidenza alcuni degli obiettivi del progetto: continuità di formazione per tutte le persone (operatori pubblici e privati, amministratori di sostegno, assistenti famigliari, famiglie) che sono coinvolte nella costruzione del progetto di vita di una persona con disabilità, due pubblicazioni in grado di diffondere informazioni utili sia rispetto alle esperienze territoriali sul dopo di noi che hanno anticipato i contenuti della L. 112/2016 sia rispetto agli strumenti giuridici e fiscali previsti dalla stessa per favorire i progetti individualizzati sul 'dopo di noi'.

Non è mancato un ringraziamento particolare alle collaborazioni progettuali con l’Azienda Sanitaria Locale e Associazionismo dei famigliari (Anfass, Anmic, Angsa, Abbraccio Familiare, Itaca, Noi Uniti per l'Autismo).