NOTIZIE / 11.06.18
Al via IUC – Cooperazione Internazionale Urbana Dall’11 al 14 giugno a Parma la delegazione canadese da Fredericton per uno scambio city to city.

IUC – Cooperazione Internazionale Urbana. Progetto europeo di scambio tra città sugli obiettivi di sviluppo delegazione da Fredericton (Canada) in Comune.
Prima giornata parmigiana per la delegazione canadese di Fredericton.
IUC è l’acronimo di “Join the International Urban Cooperation Programme”. Pari opportunità e sviluppo sostenibile sono i temi al centro del Programma di cooperazione dell’Unione Europea tra città europee e dell’America Latina, Caraibi, India, Giappone e America del Nord. L’accesso a questo programma si fonda sulla condivisione di esperienze maturate in campi analoghi tra le città coinvolte per predisporre piani di azione locali attraverso la conoscenza e lo scambio di buone pratiche. Uno scambio city-to-city tra città che affrontano sfide analoghe iniziata che è iniziativo stamattina con un'accoglienza ufficiale e uno scambio di doni in Sala Giunta tra l'assessora alle Pari Opportunità e Diritti dei Cittadini Nicoletta Paci e Stacey Russell (Servizi alla Comunità e al Turismo), Marcello Battilana (Community Planning), Juan Estepa (Patrimonio e Urban Design) di Fredericton e Kara Reeve, Coordinatrice IUC Nord Americ.
Il programma della giornata prevede l'illustrazione dei progetti strategici Unesco Città Creativa della Gastronomia e per il turismo, delle attività della Consulta dei Popoli, delle strategie in campo culturale e il percorso verso Parma 2020 e i progetti rivolti ai giovani di Parma.
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IUC Cooperazione Internazionale Urbana
Per il progetto europeo di scambio tra città sugli obiettivi di sviluppo una delegazione da Fredericton (Canada) dall’11 al 14 giugno a Parma.

IUC è l’acronimo di “Join the International Urban Cooperation Programme”.
Pari opportunità e sviluppo sostenibile sono i temi al centro del Programma di cooperazione dell’Unione Europea tra città europee e dell’America Latina, Caraibi, India, Giappone e America del Nord. L’accesso a questo programma si fonda sulla condivisione di esperienze maturate in campi analoghi tra le città coinvolte per predisporre piani di azione locali attraverso la conoscenza e lo scambio di buone pratiche.
Le città degli Stati membri dell’Unione europea che desiderano attuare uno scambio city-to-city con città che affrontano sfide analoghe in un’altra regione globale, possono presentare domanda nel programma di cooperazione interurbana (IUC) sullo sviluppo urbano sostenibile. Parma lo ha fatto, è stata scelta, ed è stata “abbinata” alla città canadese di Fredericton.
Per creare connessioni e condividere conoscenze, i rappresentanti di ciascuna città prenderanno parte a viaggi di studio, scambi di personale, corsi di formazione e seminari, per sviluppare insieme un piano di azione locale volto allo sviluppo urbano sostenibile nell’area selezionata della durata di 18 mesi.
Parma è stata abbinata, per questo progetto, a Fredericton, città capitale della regione canadese del NewBrunswick, tagliata in due dal fiume Sain John. Fredericton è sede di due prestigiose università, di musei d’arte e dell’Harvest Jazz & Blues Festival, che attrae artisti del jazz, del blues da tutto il mondo.
I rappresentanti dalla città canadese di Fredericton saranno in visita a Parma dall’11 al 14 giugno e saranno accompagnati nel loro percorso dall’Assessora con delega alla Cooperazione Internazionale e alle Pari opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci. Per Stacey Russell (Servizi alla Comunità e al Turismo), Marcello Battilana (Community Planning), Juan Estepa (Patrimonio e Urban Design) di Fredericton e Kara Reeve, Coordinatrice IUC Nord America è stato previsto un fitto programma di scambi istituzionali, incontri con i cittadini che illustreranno i progetti di partecipazione realizzati in alcuni quartieri, visite ad alcuni centri Giovani della città, visite alla mostra del Terzo Giorno e ai monumenti più famosi di Parma (Teatro Regio e Teatro Farnese).
Pari opportunità e sviluppo sostenibile sono i temi che legano le due città nel progetto. Martedì 12 dalle 9.30 alle 12.30 presso il WoPa (luogo di rigenerazione e di sviluppo urbano) si terrà una tavola rotonda, aperta al pubblico, che partirà dalle esperienze di Cittadinanza Attiva e di Bilancio Partecipativo.
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Convegno " Dalla Via Emilia al Corno d'Africa"
Video, ricostruzioni storiche, esperienze di associazioni di cooperazione internazionale hanno raccontato il rapporto tra Italia ed Etiopia.

Con il contributo del Comune di Parma e moderato da Marco Deriu, si è svolto presso l'Auditorium di Palazzo del Governatore, il Convegno "Dalla Via Emilia al Corno d'Africa". Video, ricostruzioni storiche, esperienze di associazioni di cooperazione internazionale hanno raccontato il rapporto tra Italia ed Etiopia e gli esiti degli interventi di collaborazione e sostegno svolti, in particolare, dalle associazioni ONG emiliano-romagnole Parma per gli Altri, CISP, MOXA e CEFA.
Dai processi politici, alle migrazioni alle iniziative di cooperazione internazionale la tavola rotonda ha mostrato il grande cuore dell'Emilia attraverso scambi e condivisioni di esperienze. I percorsi intrapresi e i traguardi ottenuti che hanno reso l’Etiopia più forte e inclusiva. Un'occasione anche per conoscere meglio questo straordinario Paese attraverso le opere di filmmaker, fotografi e documentaristi e per rendere pubblici gli esiti delle azioni intraprese che hanno sviluppato un ponte tra Italia ed Eritrea.
"L''Amministrazione di Parma fa parte di una grande rete" ha detto Nicoletta Paci che l'ha rappresentata. Mirella Orlandi del Servizio coordinamento delle politiche europee di programmazione cooperazione e valutazione della Regione ha sottolineato come "La nostra Regione nel tempo non abbia fatto mancare le risorse necessarie al sostegno di progetti di cooperazione, elemento affatto scontato negli ultimi anni". Sono seguiti, tra gli altri, gli interventi di Paola Salvini, presidente Parma per gli Altri, Domenico Vitale, Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma, Paolo Dieci presidente CISP.
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Parma e Rabat. Due territori a confronto
Un focus di confronto sulla condizione femminile: l'incontro tra l'assessora alle Pari opportunità e Cooperazione internazionale Nicoletta Paci e la professoressa Zoubida Charruf.

Il momento di approfondimento si è svolto martedì 29 agosto, nella sala del Consiglio Comunale, ed è stato organizzato dall’associazione “Donne di qua e di là” e da “Cibo per tutti – Kuminda” con il patrocinio del Comune di Parma.
Ha portato il suo benvenuto il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni, sottolineando l'importanza del tema trattato per le presenti e future generazioni: “momenti di approfondimento come questo sono fondamentali per confrontarsi e elaborare nuove ed efficaci soluzioni”.
Prima dell'intervento della professoressa Zoubida Charruf, docente di chimica alla Facoltà di Scienze dell’Università Mohammed V di Rabat in Marocco, ha preso la parola l’assessora alle Pari opportunità e Cooperazione internazionale, Nicoletta Paci: “siamo orgogliosi di ospitare la professoressa Zoubida Charruf, nella sala del Consiglio Comunale, casa e cuore della nostra comunità. Averla qui con noi oggi testimonia l'importanza del cammino femminile nella crescita della società tutta. Per Parma si tratta di uno scambio proficuo per capire e condividere legami, conoscenze e aspirazioni, come quella di migliorare lo status sociale femminile investendo anche sul proprio territorio”.
Zoubida Charruf, una delle donne scienziate eccellenti africane per i suoi meriti scientifici e i programmi a favore delle donne, incentrati sulla prevenzione dell’abbandono scolastico e sul contrasto all’analfabetismo femminile, ha spiegato il progetto che ha portato avanti in Africa, basato sulla produzione dell’olio di argan da parte di cooperative femminili e sulla sua commercializzazione, spiegando come questo favorisca l’empowerment delle donne marocchine: “le difficoltà iniziali di coinvolgimento delle donne sono state molte, ma abbiamo fortemente creduto in questo progetto e ad oggi le cooperative che vi appartengono sono diventate 300. La ricaduta economica di una operazione come questa si accompagna a una significativa trasformazione culturale e sociale sia per le donne coinvolte, che attraverso la formazione sono uscite dall'analfabetismo tanto diffuso, sia per la popolazione tutta, che grazie all'intensificazione della coltura di argan e alle produzioni legate alla sua vendita ha ridotto il suo flusso migratorio verso altri territori”.
L'incontro, moderato da Matilde Marchesini dell'associazione Mani, è stato l’occasione per parlare delle relazioni fra i paesi che fanno parte del bacino del Mediterraneo, di valorizzazione delle competenze e capacità femminili, del ruolo dei migranti come figure ponte fra i territori, e ha visto l'intervento inoltre di Mounia El Fasi, presidente dell’associazione “Donne di qua e di là”, Elena Olivieri, della rete “Cibo per tutti – Kuminda” e Nadia Monacelli, del Centro Universitario Cooperazione Internazionale dell'Università di Parma.
Cooperazione internazionale a scuola
Settimana scolastica della cooperazione internazionale al Workout Pasubio.

A Parma, la Settimana scolastica della Cooperazione Internazionale è stata vissuta da più di 150 studenti, dal 22 al 26 febbraio, attraverso attività laboratoriali e di alternanza scuola-lavoro, dedicate all'approfondimento delle tematicheinerenti la cooperazione internazionale stessa.
I ragazzi provengono dai licei: Toschi, Romagnosi, Marconi e Sanvitale. I partecipanti sono stati suddivisi in 8 gruppi di lavoro: blogging, teatro, fumetto, musica, gioco di ruolo, video making, novel e linguaggi.
“Sono lieta di portare i saluti dell'Amministrazione – ha precisato Nicoletta Paci –, a conclusione di una settimana importante volta ad approfondire il tema della cooperazione internazionale. L'Amministrazione è impegnata da anni su questo fronte con progetti che riguardano l'Etiopia ed il Senegal, grazie all'Associazione Mani, ed anche il Burundi dove opera l'associazione Parma Alimenta. L'obiettivo è quello di permettere alle popolazioni locali di apprendere nuove tecniche di coltivazione e di trasformazione dei prodotti agricoli per essere veramente autonome e potersi mantenere”. Si tratta, quindi, di aiuti volti a superare le vecchie logiche di assistenzialismo per promuove l'indipendenza, l'autonomia e la dignità delle popolazioni coinvolte.
Domenica 6 marzo è in programma, a partire dalle 15, sempre al Workout Pasubio, la mostra dei lavori che i giovani hanno realizzato nell'ambito della Settimana Scolastica della cooperazione Internazionale, in una sorta di festa conclusiva dedicata all'iniziativa.
La Settimana scolastica della Cooperazione Internazionale è un'iniziativa nata dall’impegno congiunto di Ministero Affari Esteri e MIURe vede impegnate oltre 500 scuole di tutta Italia.Migrazioni, sovranità alimentare, economia globale sono i temi affrontati da insegnanti e alunni grazie a numerose iniziative che hanno coinvolto gli istituti e i cittadini.
La “Settimana” vede protagoniste, tra le altre, le scuole di 15 Regioni e 46 città italiane aderenti al progetto “Un solo mondo, un solo futuro” (http://www.unmondounfuturo.org), promosso da un consorzio di 20 Organizzazioni Non Governative con l'obiettivo di formare cittadini consapevoli e attivi sia a livello nazionale, europeo e globale.
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