A) Nell’ambito
dell’iniziativa “Bilancio Partecipato” promossa dal Comune di PR, grazie alla
disponibilità all’animazione supporto e affiancamento di alcuni Studenti che
frequentano il corso di studi in Scienze Motorie dell’Università di Parma, si
propone l’installazione di un’articolata attrezzatura fissa nel Parco delle
Lavandaie (Quartiere Lubiana San Lazzaro).
Si
tratta di un “percorso vita” con la caratteristica specifica di essere
orientato al “risveglio muscolare” e connesse attività di allenamento corporeo,
e comunque adatto a tutte le età e capacità/possibilità fisiche.
La
collocazione in un parco delimitato da recinzione e con gli accessi che vengono
serrati a fine giornata dovrebbe dare una maggiore protezione dell’opera
rispetto ad eventuali atti vandalici.
L’obiettivo
è diffondere un corretto uso del corpo ed il miglioramento funzionale in
rapporto alla propria età.
Gli
Studenti sono motivati a proporre la loro disponibilità per due motivi:
a)
fare pratica di quello che hanno appreso in aula e durante i periodici seminari
accademici,
b)
acquisire crediti formativi svolgendo nel contempo un’attività di volontariato
a titolo gratuito.
SEDUTA
TIPO
La
durata dell’impegno per chi volesse eseguire tutti gli esercizi proposti è di
45/60 min. ca.
I
tre Studenti potrebbero organizzarsi nel seguente modo: due per movimenti di
base e educazione motoria svolti su prato e/o pavimentazione morbida, il terzo
in assistenza a coloro che utilizzano gli attrezzi.
In
linea generale il numero massimo, ragionevolmente accettabile, di utenti per
pratiche di risveglio muscolare ed esercizi di ginnastica a corpo libero è di
ca. quaranta persone. Questo se per esempio i convenuti volessero effettuare
esercizi di riscaldamento o di ginnastica “dolce” e facile.
Quando
invece saranno utilizzate le stazioni di seguito riepilogate, al massimo esse
potranno accogliere contemporaneamente 15 praticanti.
Considerando
gli impegni accademici e non degli Studenti, in generale è ipotizzabile una
disponibilità settimanale di due ore per ognuno di Loro. Sarà quindi importante
l’organizzazione che l’Università saprà mettere in campo per onorare questa
iniziativa, che potenzialmente si confida possa svolgersi in via continuativa.
In ogni caso le stazioni sono corredate di relativo cartello esplicativo, e
quindi anche fruibili in autonomia.
B) Completamento
della recinzione lungo il perimetro dell'area su cui insiste la Coop La Bula,
compreso il parco ove fu realizzato a suo tempo il progetto Giocambulando.
Ci scrive La Presidente della Bula; “Dopo anni di
vandalismi nel Parco adiacente alla cooperativa e alle strutture (giochi del
progetto “Giocabulando” e muri esterni della nostra sede) e dopo gli ultimi
episodi di furti con scasso (tre da
settembre 2016 a gennaio 2017), la cooperativa sente l’esigenza di reagire ad una situazione non più
sostenibile, ma vuole farlo in linea con la propria storia e i propri valori:
risulta ormai indispensabile proteggere la struttura e le zone limitrofe con
interventi che siano non solo di controllo, ma anche di carattere preventivo ed
educativo e di riappropriazione da parte dei cittadini degli spazi pubblici.”
Bisogni
A) La città di
Parma possiede diversi Parchi pubblici; in alcuni di essi ci sono varie
attrezzature che permettono esercizi fisici, ma queste sono utilizzabili solo
da persone giovani e in buona forma fisica. In realtà pare che non siano
disponibili installazioni utili e fruibili anche da parte di Anziani, Giovani e
Disabili. Sono altresì reperibili oggetti studiati appositamente per attuare
una corretta impostazione delle tecniche che gli Studenti di cui sopra
potrebbero efficacemente proporre alla totalità della Cittadinanza.
Si
tratterebbe quindi di realizzare una struttura avente caratteristiche tecniche
più avanzate rispetto a quelle oggi già presenti nella nostra Città, grazie
anche all’opera divulgativa e di affiancamento prevista.
B) Prevenire con
maggior efficacia reati vari e danni al patrimonio (vandalismi, spaccio e
consumo di droghe, furti). Riappropriazione dello spazio pubblico da parte dei
Cittadini. Messa in sicurezza dell'area di pertinenza della Bula e parco
annesso anche permettendo una migliore sorveglianza.
Scrive sempre La Presidente della Bula: “Anche ora si
ritiene indispensabile lavorare in rete con tutte le realtà del territorio, in
quanto non si tratta (“solo” - ndr) di difendere una sede e di rendere gli
spazi chiusi, ma di tutelare un patrimonio collettivo e di permettere ai
cittadini di vivere la propria città in condizioni di sicurezza, apertura e
solidarietà.
Questo è e rimane il nostro ruolo sociale: reagire in sinergia con
il territorio attraverso la volorizzazione dei luoghi e la solidarietà fra
cittadini.”
Motivazioni
A) L’intervento
potrebbe diventare il primo di ulteriori eventuali installazioni da collocarsi
in altri parchi della città, favorendo quindi il coinvolgimento di altri
Studenti interessati e disponibili; infatti ogni anno la Facoltà di Scienze
Motorie registra l’entrata di ca. 180/200 nuovi iscritti che vanno poi ad alimentare
i due anni successivi, quelli cioè dai quali potrebbero provenire altre
“forze”. Come detto sopra, questo comporterebbe l’acquisizione di crediti
formativi da parte degli Studenti, favorendo allora una reciproca utilità e
motivazione.
Non
sfugge ovviamente anche la possibile positiva sinergia fra Comune e Università
di Parma, che potrebbe assumere il carattere della continuità nella gestione di
tali spazi e del conseguente “ricambio dei Volontari”.
La
collocazione nel Parco delle Lavandaie di tale esperienza-pilota avrebbe
senz’altro la caratteristica di trovarsi inserita in un contesto di alta
urbanizzazione, con cospicua presenza di tutte le fasce di età, e vicina a
diverse esperienze di partecipazione e aggregazione: orti sociali, scuole, Cooperativa
La Bula e Associazione Il Portico, Punto di Comunità e AVIS, Parrocchie e
società sportive.
B) La Bula fin
dalla sua nascita nel 1980 ha lavorato per l'integrazione sociale e
sensibilizzazione sui valori dell'accoglienza, tolleranza e non violenza, apertura
verso l'Altro.
In passato, prosegue sempre la Presidente, “ha costruito, sulla
base delle idee dei bambini della scuola Newton e delle famiglie frequentanti
il parco adiacente alla cooperativa, giochi da esterno successivamente donati
al Comune di Parma, perché possano essere fruibili da tutti i cittadini
(Progetto Giocabulando).
Ultimamente stiamo anche ospitando minori a rischio di
abbandono scolastico e in temporanea sospensione scolastica, accogliendoli in
percorsi che diano loro l’occasione di rivalutarsi e di scoprirsi.”
Si
tratterebbe quindi di sostenere con più efficacia tale prezioso servizio
sociale, permettendo alla cooperativa di proseguire nella Sua opera di presenza
operosa con maggior tranquillità e miglior tutela degli spazi disponibili,
anche nell'ottica della manutenzione e possibile incremento delle dotazioni
ludico/educative del parco (in continuità col Progetto “Giocambulando”).
Integrazioni
A) La
collocazione all’interno di un frequentato parco cittadino, contornato da una
serie di realtà sociali quali quelle sopra descritte, prefigura ovviamente una
naturale osmosi di esperienze e attenzione; il tutto favorito senz’altro e
potenzialmente dalla presenza di Giovani che si stima possano portare stimoli e
suscitare interesse, voglia di partecipare ed usare sistematicamente gli
attrezzi che si propone di installare.
Capita
sempre di notare Persone che camminano o corrono, che fanno ginnastica, giovani
che ancora giocano insieme. Dobbiamo essere fiduciosi del fatto che gli Studenti,
che vorranno rendersi disponibili sulla specifica iniziativa in oggetto,
possano poi allargare lo spettro d’intervento anche con altre modalità di
proposta e affiancamento a Chi volesse approfittare della loro presenza, così
tra l'altro permettendo loro di acquisire altri crediti formativi!
B) La miglior
fruibilità in sicurezza e prevedibile minor degrado che si conta di conseguire
con le opere proposte, potranno senz'altro contribuire alla, ed influire sulla,
qualità della frequentazione dell'attiguo Parco delle Lavandaie da parte di
tutti i Cittadini; rappresentando anche un ideale completamento del medesimo.
NOTA COMUNE ALLE DUE COMPONENTI DEL PROGETTO: considerata la contiguità dei luoghi su cui si
propone di intervenire, la tipologia dell'esistente e le modalità di fruizione
delle nuove installazioni ivi proposte, il CCV Lubiana San Lazzaro ritiene che
esse presentino delle significative caratteristiche di complementarietà.
Infatti si può solo che auspicare (e favorire!) che si verifichi una positiva
osmosi fra le due esperienze; e che gli Utenti che animano la Bula possano
altresì trovare nell'utilizzo degli attrezzi proposti e nell'opera degli
Studenti ulteriori stimoli benéfici, reciproco arricchimento e sane occasioni
di socializzazione!
Dotazioni
A) E’ stata
condotta una ricerca sulle proposte di attrezzatura specifica utilizzando anche
il web.
A
giudizio degli Studenti proponenti la struttura, per svolgere una gamma
adeguata e sufficiente di esercizi, dovrebbe essere composta da quattro moduli
(di seguito “stazioni”) installati su piano di cemento e adeguatamente
tassellati.
Tale soluzione tecnica permetterebbe la massima fruizione e
stabilità nel corso dell’anno, evitando quindi la collocazione alternativa
direttamente su prato mediante plinti, e soggetta quindi agli influssi meteo sul
terreno.
Esiste già all'interno del Parco una pavimentazione in autobloccante
che si ritiene idonea ad ospitare l'iniziativa; a fianco si potrebbe poi
collocare (su prato) una pavimentazione morbida per esercizi a corpo libero.
B) metri lineari
110 circa di adeguata recinzione perimetrale in congiunzione coi segmenti già
presenti, e collocazione di due cancelli a doppia anta per regolare l'accesso
al complesso nel suo insieme, l'uno da Strada Quarta verso il cortile interno
posto tra la Bula e il Portico e l'altro sul lato sud prospiciente il piccolo
parcheggio e in opposizione a quello già esistente a ridosso dell'entrata ovest
del Parco delle Lavandaie.
Si precisa che La Bula ritiene corretto che l'apertura
e chiusura di detti nuovi cancelli sia operata negli stessi orari e dal
medesimo Personale che già interviene sui cancelli del Parco “Lavandaie
Quadro economico
A) Rielaborazione
da un preventivo di Fornitore:
Descrizione
composizione e prezzi di base da scontare come specificato di
seguito:
Stazione
2 - flessioni, trazioni, ostacoli euro 5.650
Stazione
3 – flessioni, equilibrio e squat euro 4.720
Stazione
4 – agility e power step euro 4.640
Stazione
5 – addominali e propriocettivo euro 5.320
Pavimentazione
morbida per esercizi a corpo libero euro 1.736
(mq. 40 circa-NO sconto)
TOTALE già
scontato : euro 18.000 + I.V.A. (S.E. & O.)
N.B.:
>
i prezzi sono I.V.A. esclusa
>
il prezzo di ogni singola stazione viene scontato in base al numero totale di
stazioni ordinate
>
la fornitura contemporanea di quattro stazioni comporta uno sconto del 20 % sul
prezzo delle medesime (esclusa pavimentazione morbida); il totale indicato è
calcolato al netto di tale sconto.
>
eventuale cartello di benvenuto bifacciale euro
400
>
fonte informazioni tecniche da www.arredoutdoor.com
B) Si
stima “a corpo” una spesa massima pari ad euro 22.000 + IVA, questo soprattutto
se si dovesse procedere alla posa a regola d'arte di adeguata palificazione di
sostegno della rete di recinzione, saldamente infissa nel terreno mediante
annegamento in appositi plinti di cemento.
TOTALE PROGETTO: A + B = euro 40.000 +
IVA (S.E. & O.)
Eventuale
co-finanziamento
A) Non sono al
momento previsti contributi economici esterni per la realizzazione del progetto
proposto.
Bisogna
comunque altresì rimarcare la concreta disponibilità offerta da parte di almeno
TRE STUDENTI del nostro Ateneo per l’animazione e promozione delle attività
specifiche permesse dall’installazione; e questo comunque ha un doppio VALORE,
sia simbolico che reale, dal momento che si tratterebbe comunque di un servizio
di volontariato offerto alla Città!
Da
ultimo vale la pena di sottolineare che:
>
si porrebbero premesse per nuove occasioni di incontro e socializzazione
all’interno del Parco delle Lavandaie, favorendo quindi anche un maggior
presidio del Territorio circostante, e questa collaborazione potrebbe fungere
da progetto-pilota per altre iniziative simili.
B) Non sono al
momento previsti apporti o co-finanaziamenti; tuttavia, come sempre
verificatosi in passato, la Bula potrà promuovere e realizzare ulteriori
miglioramenti della dotazione presente nel parco, anche con le seguenti azioni:
>
1) incontri fra le realtà coinvolte per individuare le singole azioni che ogni
attore sociale può mettere in campo in termini di controllo, di prevenzione, di
animazione degli spazi pubblici
>
2) installazione di un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso sulle
aree pubbliche e installazione di allarme interno nella sede della cooperativa
>
3) costruzione di un piano operativo condiviso che metta a sistema gli
interventi educativi, di animazione, di prevenzione e controllo.