Cos’è

Il Laboratorio Gioco si inserisce nel progetto sui Laboratori Famiglia realizzati nella città di Parma grazie alla collaborazione tra il mondo del volontariato e l’amministrazione, con l’obiettivo di supportare tutte le famiglie, anche quelle dei carcerati.

Il Comune di Parma, sostenendo quindi la logica delle pari opportunità, nella consapevolezza che la promozione della famiglia debba essere sempre perseguita anche quando la stessa debba essere aiutata nei momenti di dolorosa separazione (il carcere), ha ritenuto di attivare nel 2010 il progetto sperimentale denominato Laboratorio Gioco che, partendo dalla tutela del minore, si è dimostrato negli anni, capace di contribuire in maniera significativa a migliorare le relazioni all’interno delle famiglie che hanno un componente sottoposto a regime di detenzione.

Il primo periodo di sperimentazione del progetto è stato orientato, in particolare, a fare crescere nei diversi soggetti in campo – operatori e volontari delle Associazioni, amministratori e tecnici dell’Amministrazione Comunale, Dirigenti e operatori dell’Istituto Penitenziario e gli stessi detenuti con le loro famiglie – un terreno condiviso di valori ed approcci operativi che è stato la base sulla quale poter far crescere, nel periodo successivo l’esperienza in tutte le sue potenzialità, anche quelle riconducibili agli aspetti più delicati connessi alla natura stessa del luogo e dell’oggetto del lavoro.

Per le sue peculiarità infatti – luogo e famiglie coinvolte – questo progetto è stato possibile solo a fronte della stretta collaborazione e sinergia tra il Comune di Parma, gli Istituti Penitenziari di Parma (Ministero di Grazia e Giustizia), Forum Solidarietà – Centro Servizi per il Volontariato in Parma e l’Associazione Volontari Penitenziari “Per Ricominciare”, che operano da anni all’interno dell’Istituto, con l’intento di continuare a sviluppare un percorso di conoscenza, esperienza, crescita, scoperta, del valore dell’amicizia, della solidarietà, dell’accoglienza, attraverso l’ascolto, la narrazione e il gioco.

Volendo descrivere in sintesi l’attività (operazione che non è in grado di trasmettere tutto il portato emotivo che l’esperienza ha affrontato e prodotto in termini di beni relazionali), il progetto porta momenti di gioco e di ricreazione per bambini e ragazzi che, provenienti da tutta Italia, entrano nel carcere con gli adulti in visita dei familiari detenuti.

Le attività vengono svolte all’interno degli Istituti Penitenziari di Parma, sia al chiuso che all’aperto, negli spazi e nelle aree cortilizie individuati e messi a disposizione dalla Direzione degli Istituti Penitenziari di Parma.

Dopo un significativo benvenuto da parte degli operatori ai genitori, i bambini sono accolti e possono trattenersi negli spazi del Laboratorio Gioco, resi il più possibile allegri e accoglienti, prima e dopo l’incontro con il parente detenuto. In questo modo viene alleggerita soprattutto per i più piccoli la tensione di trovarsi all’interno della struttura carceraria.

Mentre le madri infatti sono a colloquio con i detenuti (si tratta di un carcere maschile), i bambini vengono affidati al laboratorio, pur restando liberi di recarsi dai genitori ogni volta che vogliono. Lo spazio del Laboratorio Gioco non è, nell’ordinario, aperto ai detenuti.

Nel laboratorio vengono svolte attività ricreative di vario tipo che, generalmente, ruotano ogni mese intorno ad un filo conduttore diverso. Ogni bambino è incoraggiato a socializzare, ad esprimersi e viene aiutato a sviluppare la propria creatività con lavoretti con materiale esclusivamente di riciclo.

I bambini e i preadolescenti condividono momenti ludici, leggono storie, partecipano a laboratori creativi e socializzano.

Nello specifico, le attività di intrattenimento e ludiche previste sono differenziate in rapporto alle fasce d’età dei bambini:

-         per la fascia 3-6 anni l’utilizzo di giochi (quali materassi, pastelli, giocattoli, puzzle, ecc.);

-         per la fascia 7-14 anni giochi di relazione.

E’ prevista altresì la somministrazione di una colazione preconfezionata.

In base alla segnalazione dei parenti, sono previsti anche alimenti per bambini diabetici e celiaci.

Si ritiene volutamente precisare che le attività si avvalgono della presenza di educatori professionali, dell’apporto di giovani volontari e della preziosa collaborazione della Polizia Penitenziaria.

Nello specifico, grazie al singolare e costante contributo dell’Associazione Assistenti Volontari Penitenziari “Per Ricominciare” si garantiscono durante tutto l’anno momenti di intrattenimento e socializzazione attraverso appunto il gioco, mettendo a disposizione delle famiglie che si sono presentate in visita presso l’Istituto con il loro figli, spazi attrezzati e la consulenza di educatori professionali, di psicologi, e con l’apporto importante anche di giovani volontari e di stagiisti che svolgono in questa struttura un periodo di tirocinio.

La buona relazione costruita e maturata nel tempo con gli Agenti di Polizia Penitenziaria che collaborano con gli operatori, ha innescato un circolo virtuoso nella gestione dello spazio, incrementando in modo significativo le possibilità di accesso dei bambini al Laboratorio.

Dall’apertura in fase sperimentale e successivamente negli anni di attività consolidata, vi è stato un costante monitoraggio dei minori accompagnati in ingresso e si è sempre mostrata grande l’attenzione all’informazione delle famiglie circa le attività e le modalità di accesso.

Non sono mancati in questi anni occasioni ormai consolidate quali la Festa del Papà, la Festa del Natale e la Festa d’Estate, quali momenti di attività coordinata e proficua in cui i bambini, felici, fanno la spola fra il tavolino dove chiacchierano mamma e papà, il tavolo allestito con dolci e stuzzichini e l’angolo dove i volontari hanno preparato giochi e colori, in un’atmosfera che assume quasi il sapore della normalità. Agli occhi di chi sensibilmente osserva, appaiono semplici famiglie che si ritrovano e finalmente si possono ri-abbracciare in un ambiente in cui le sbarre alle finestre, opportunamente nascoste con fogli di carta colorata e addobbata a tema, sembrano non esserci!

Nel quotidiano, tutte le azioni del progetto si ispirano alla massima flessibilità, in considerazione del fatto che queste si inseriscono nel contesto carcerario che, per sua natura, prevede un approccio relazionale non continuativo nel tempo bensì circoscritto ai tempi di colloquio dei familiari nell’arco temporale di una mattinata.

Da ultimo, l’intervento di riallestimento della sala di attesa per i familiari interna al carcere che ha reso gli spazi più accoglienti e, pertanto, in sintonia con lo spazio già presente dedicato al gioco dei bambini, avvenuto nell’ambito del progetto su impulso dell’Associazione Volontari Penitenziari “Per Ricominciare” e con la convinta adesione della Direzione, è di fatto da considerarsi come il frutto positivo di questa continua crescita in termini di consapevolezza e tensione condivisa.

Ad oggi possiamo positivamente affermare che il progetto ha sempre più coinvolto nel corso degli anni i soggetti inizialmente presenti allargandosi progressivamente sia nella partecipazione alle iniziative che nella condivisione dei presupposti progettuali, che, volutamente ribadiamo,  trovano nell’attenzione al benessere delle famiglie, di tutte le famiglie, il principio cardine ed ispiratore.

Il Laboratorio Gioco ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità.

 

A chi è rivolto

Ai  bambini  (dai 3 ai 14 anni) accompagnati dai familiari in visita dei parenti detenuti in carcere ma in realtà anche a quelli più piccoli, tanto che si è attrezzato uno spazio con un fasciatoio.

 

Come si accede

Le attività che si svolgono nel Laboratorio Gioco sono ad accesso gratuito e partecipare alle stesse è per i bambini una scelta libera.

 

Dove

Istituti Penitenziari di Parma; Strada Burla, 59

 

Quando

Il Laboratorio Gioco è aperto il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14,30.