Ciascuno si muove, si conosce e si riconosce nel proprio universo, dove le ritualità sanno di certezze e i volti sono famigliari. La cura e l’affetto che scambiamo hanno radici profonde; nel nostro spazio abbiamo la sensazione che nulla possa accadere, al di là del nostro controllo. Un giorno, inaspettatamente, l’Ospite entra in casa, gli orizzonti si allargano e le prospettive cambiano, inevitabilmente. Così, senza averlo deciso, incomincia il nostro viaggio per diventare grandi. Il primo istinto è quello di proteggersi, chiudere, resistere. Tuttavia una parte di noi spinge per lasciarsi andare verso il desiderio e la vertigine  di ciò che è ancora inesplorato. Forse nell’Ospite c’è qualcosa di nostro, un sogno che non sapevamo.