In chiusura del denso programma di iniziative che hanno segnato il centenario di quegli eventi è stato inaugurato Barricate 1922, un progetto di itinerari e segni urbani nei luoghi di quella straordinaria storia, quando i borghi popolari della città eressero barricate e respinsero l’aggressione di migliaia di camicie nere.

In alcune strade dell’Oltretorrente e del centro città, nei punti esatti in cui 100 anni fa sorsero le barricate ‒ individuati tramite le fotografie che all’epoca scattò il fotografo Armando Amoretti ‒ sono stati realizzati segni urbani e collocate paline per contestualizzare eventi e personaggi nel loro spazio fisico e trasformare quei luoghi in porte del tempo.

Un QRcode su ogni palina, infatti, rimanda ad una pagina web (www.barricate1922.it) in cui è possibile trovare testi, immagini, video e bibliografie, materiali utili per approfondire personaggi e dettagli di quelle giornate: i dirigenti della rivolta popolare come Guido Picelli o Antonio Cieri, i ras fascisti come Italo Balbo e le violenze squadriste nel centro storico, le donne come Maria Viola o Ada Nicolini, il popolo dei borghi, le barricate e gli arditi del Naviglio, il fotografo delle barricate Armando Amoretti…

A lungo celebrate e raccontate, tanto da essere ormai parte dell’identità collettiva, finalmente le giornate dell’agosto 1922, a partitre dal 5 gennaio 2023, segneranno anche materialmente alcune strade e piazze della città.

Oltre al contributo del Comune di Parma il progetto è stato sostenuto da Aicvas e Regione Emilia-Romagna ed è stato ideato e realizzato per la parte di architettura urbana da Gabriella Incerti e Filippo Zuelli e per quella di ricerca storica da Margherita Becchetti, William Gambetta e Lorenzo Tore, con la collaborazione di Sofia Bacchini, Michela Cerocchi, Ilaria La Fata, Andrea Mainardi e Latino Taddei. Il progetto web è stato curato dallo studio JacLeRoi.