In occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, all’interno del programma delle tre giornate inaugurali, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma organizza lunedì 13 gennaio “Viaggio nella città d’oro”: un affascinante viaggio nel tempo attraverso dieci luoghi preziosi della città in cui verranno messi in scena momenti salienti della storia di Parma, accompagnando il pubblico in un percorso dall’antichità al Novecento.

L’iniziativa, rivolta ad adulti e bambini, condurrà i visitatori alla scoperta di alcuni dei più affascinanti palazzi, musei, chiese e spazi artistici cittadini quali Battistero, Biblioteca di San Giovanni, Casa natale Arturo Toscanini, Circolo di Lettura, Museo di Storia Naturale, Oratorio di Santa Maria delle Grazie, Palazzo del Municipio, Pinacoteca Stuard, Ponte Romano e Studio Museo Carlo Mattioli.

Attraverso brevi letture e scene teatrali verranno narrate al pubblico vicende legate alla storia di della città e ad alcuni dei suoi protagonisti. Il racconto del Ponte Romano, affidato alle voci di Marco Emilio Lepido e del liberto Lucio, del vescovo Everardo e del re degli Ostrogoti Teodorico, inquadrerà il monumento all’interno di una storia ampia che va dalla fondazione della colonia all’epoca medievale e moderna fino alla sua riscoperta nel Secondo Dopoguerra.

All’interno del Battistero, grazie al breve video Il tempo scolpito, il pubblico potrà immergersi nel racconto del Medioevo nell’architettura e iconografia del Battistero

Alla Pinacoteca Stuard il Parmigianino si racconterà agli spettatori ripercorrendo la sua storia fin dalla nascita a Parma - più di cinquecento anni fa - e presentando la sua arte, influenzata dal soggiorno romano, in cui ricorrono figure eleganti, aggraziate e dalle forme sinuose. Alla Biblioteca di San Giovanni rivivrà Alessandro Farnese: il suo ingresso a Parma, a soli cinque anni, l’educazione alla corte di Filippo II, il matrimonio con Maria di Portogallo, i suoi numerosi viaggi fuori dal Ducato e le sue imprese militari, tra cui spicca l’indimenticabile battaglia navale di Lepanto raffigurata nel celebre affresco della Biblioteca. Nel Palazzo del Municipio, invece, si terrà il processo alla marchesa Barbara Sanseverino, accusata di congiura contro la famiglia Farnese e decapitata nel 1612 davanti a tutta la cittadinanza. Una sosta al Circolo di Lettura consentirà di conoscere la storia di questo luogo, fin dalla sua fondazione, riservato ai notabili; un ambiente esclusivo dove si parlava di tutto, politica, letteratura e… pettegolezzi! Accoglierà i visitatori un momento musicale, a cura dell’Ensemble Par.M.A. del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Arrigo Boito, e una bevanda calda offerta dal Comune di Parma.

Nella sala Bottego del Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma il pubblico potrà ascoltare, stupefatto, le avventure del grande esploratore Vittorio Bottego, scoprendone anche la formidabile dote di scrittore, attraverso i racconti delle spedizioni in Africa - ricche di insidie e scoperte, di incontri con popolazioni incredibili dalle stravaganti abitudini -  e delle straordinarie battute di caccia a ippopotami di quasi duemila chili e a altre bizzarre creature.

L’assidua attività di scrittura epistolare di Arturo Toscanini permetterà di conoscere da vicino, all’interno della casa dove egli nacque, la complessa umanità e la sfaccettata personalità del grande direttore d’orchestra rivelandone - attraverso curiosità, intime confidenze, insofferenze e preoccupazioni lavorative – l’anima tormentata.

All’Oratorio di Santa Maria delle Grazie andrà in scena il dialogo tra Alceste De Ambris e Umberto Balestrazzi attraverso cui il pubblico sarà condotto in una Parma ardente di fede rivoluzionaria di inizio Novecento, ripercorrendo la storia e raccontando i luoghi che ne sono stati teatro nel quartiere dell’Oltretorrente.

Infine Viaggio nella Città d’Oro farà tappa allo Studio Museo Carlo Mattioli, a lungo luogo accessibile a una cerchia ristretta di amici, collezionisti e familiari del pittore. Uno spazio che si è preservato intatto, così come Mattioli lo aveva lasciato prima di andarsene, avvolto da un’aria di intima serenità: le stanze del suo studio, dove sono nati grandi capolavori, sono un viaggio nell’arte e nell’anima di un pittore che sulla tela ridisegna i suoi sogni, i suoi amori e le sue passioni.

 Ma il viaggio non finisce qui, numerose sono infatti le aperture straordinarie di musei e mostre della città in programma per lunedì 13 gennaio, tra cui si ricordano quella del Complesso Monumentale della Pilotta e l’ingresso, eccezionalmente gratuito, alla Camera di San Paolo e alla nuova mostra di Palazzo del Governatore “Time Machine. Vedere e sperimentare il tempo”.

In ciascuno dei luoghi di Viaggio nella Città d’Oro verrà dato ai visitatori uno sticker: raccogliendone almeno tre si avrà diritto ad un premio da ritirare presso l’Infopoint di Piazza Garibaldi.

In piazza Garibaldi dalle 10 alle 19 sarà presente la colonna mobile della Barilla che, insieme ai volontari della Protezione civile di Parma, distribuirà gratuitamente alla cittadinanza la tradizionale scarpetta di Sant’Ilario.

L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno di Barilla, Parmalat, “Parma, io ci sto!” e S.M.T.P.

In collaborazione con: APE Parma Museo, Archeovea, CAPAS - Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo, Circolo di lettura e conversazione, Complesso Monumentale della Pilotta, Conservatorio Arrigo Boito, Diocesi di Parma, Fabbriceria della Basilica Cattedrale di Parma, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Monastero di San Giovanni Evangelista, Museo d’arte cinese ed etnografico, Museo Glauco Lombardi, Parma Alimentare, Polo museale dell’Emilia-Romagna, Studio Museo Carlo Mattioli e  Università di Parma.

Si ringraziano: per la collaborazione al progetto lo scrittore Guido Conti; per le sceneggiature Giovanni e Paola Bertini, Guido Conti, Filippo Fontana, Alice Gabbriellini, Nicola Luberto, Alessandro Malinverni, Sofia Panza, Massimo Salsi  e Anna Zaniboni; per il coordinamento degli attori e la regia Rocco Antonio Buccarello e Claudia Setaro; per i costumi la Fondazione Teatro Regio.