Mostra / 29.10.20

Quadrilegio: programma di ottobre

Dal 31 ottobre al 1 novembre Quadrilegio 2020 torna con ‘Amanti’: nuove proposte d’arte nei quattro spazi dei fondatori della rassegna a cui si aggiungono lo Studio Scapinelli e la chiesa Evangelica di borgo Tommasini. Apertura in contemporanea di tutti gli spazi il 31 ottobre alle ore 10.30.
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Dopo le numerose iniziative online che hanno visto protagonisti gli artisti coinvolti nell’edizione 2020 di Quadrilegio - sospesa ma mai interrotta -, dopo la creazione di Quadrilegio Lab, una vera e propria officina di idee creative con il debutto della mostra di Antonella De Nisco alla Rocca di San Secondo, la rassegna d’arte e arti cittadina Quadrilegio da settembre è tornata ad animare il quartiere del centro con ‘Amanti’ che propone una selezione di artisti ospitati in tutti e quattro gli spazi dei fondatori della rassegna con l’aggiunta dello Studio Scapinelli e della chiesa Evangelica di borgo Tommasini, vera new entry dell’edizione 2020 che a gennaio aveva visto protagonista la performance artistica di C999 in occasione dell’inaugurazione.

Nell’ultimo weekend di ottobre dalle 10.30 di sabato 31 ottobre fino a domenica 1 novembre, aperture nei seguenti orari:

10.30- 13 e 16.00- 19.30.

 Ecco gli spazi e gli artisti coinvolti:

- lo Spazio Manfredi di borgo Riccio 19 vedrà l’evoluzione del pensiero artistico di Catherine Leo che amplia il suo progetto dove il cerchio è visto come elemento d’origine della creazione ma anche la porta da cui tutto emerge e tutto si dissolve, con un nuovo percorso esclusivo dal titolo “Interconnessione”. L’artista milanese sarà affiancata dalle opere al femminile di Lucia Conversi dal titolo evocativo ‘Ainu’. Una mostra che parlerà delle donne, della consapevolezza, dei ruoli imposti, dei momenti di passaggio della vita femminile. Il fotografo Wenceslao Eslava sarà presente all’interno dello Spazio Manfredi per uno scatto d’artista ai visitatori. All’interno della stanza immersiva realizzata da Catherine Leo nel corso dell’anno sarà posizionata una lastra in plexiglass decorata della stessa artista, ispirata a una sua creazione presente in mostra caratterizzata dai punti rossi su sfondo bianco, dietro cui il visitatore potrà mettersi in posa in completa sicurezza e farsi ritrarre dal fotografo. In questo modo il ritratto vedrà il visitatore immerso nella stanza, trasformandosi anch’esso in una parte dell’opera.

Al fine di garantire un ingresso regolamentato e non formare code all’ingresso è caldamente consigliata la prenotazione scrivendo un’email a quadrilegio2020@gmail.com oppure al numero 349.615647

- a BLL di Giulio Belletti in piazzale Borri saranno esposte le opere di WA22, un progetto nato nel 2018 in Liguria, un laboratorio/ cantiere d’arte contemporanea formato da un gruppo eterogeneo di persone accomunate da un ideale poetico condiviso e dalla volontà di apportare il proprio contributo alla realizzazione di sculture fortemente espressive che risultano essere il frutto del lavoro dell’intero gruppo all’interno del quale si fondono i singoli componenti. I molteplici processi di realizzazione e l’uso di materiali diversi, quali cemento, ferro, carbone, cenere e gesso alabastrino, caratterizzano l’opera di WA22 che mette al centro l’essere umano in una rappresentazione profonda e viscerale della sua natura in continua trasformazione.

- a Palazzo Pallavicino in borgo Giacomo Tommasini 37 nello Studio di Maura Ferrari Interior Design sarà invece visibile la mostra di Ludmila Kazinkina dal titolo “Tuman” opera inedita in anteprima per Quadrilegio 2020. “Tuman” è la nebbia, l'interiorità. Un'opera inedita in anteprima, un’installazione site-specific che trae origine da una performance realizzata da Ludmila Kazinkina alcuni anni fa all’interno di un bosco. Attraverso il proprio corpo e il contatto diretto con la natura, l’artista ha esplorato il territorio, lo ha “misurato”, lo ha fatto proprio, fino a sposarlo completamente e a “ritornare” essa stessa natura. Ludmila Kazinkina nasce nel 1975 a Kaluga, dove frequenta la Scuola d'Arte. Si trasferisce prima a Mosca e poi in Italia, risiedendo in diverse città. Attualmente vive e lavora tra Parma e Mosca

- in borgo Felino 31 nello Studio di Giovanna Scapinelli saranno presenti opere di Gaetano Barbone,  Claudio Barabaschi,  Giuseppe Bigliardi, Brunivo Buttarelli,  Mariangela Canforini, Carmen Coruzzi e Nari Caselli.

Brunivo Buttarelli, docente di Tecniche Pittoriche Murali al Toschi dal 1971 al 1990. In questo periodo lavora anche come restauratore, prevalentemente di pitture murali e impegna molto del suo tempo nello studio e scoperta della archeologia, realizzando disegni, planimetrie e stratigrafie in molti scavi in Italia settentrionale. Nel 1986  cessa l'attività di restauro e inizia quella di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma, incarico che dura sino al 1991. Subendo il fascino di materie “dell'alba dell'umanità” quali la pietra, il legno, il ferro e più tardi,  anche della resina e della carta, nel 1990 interrompe l'attività didattica e in seguito quella col Teatro Regio, per dedicarsi completamente alla propria ricerca scultorea. Da allora è intenso e continuativo il suo percorso espositivo in diverse sedi nazionali ed estere.

Materia pesante che nelle sue mani vola, quella del secondo artista proposto, Claudio Barabaschi, imprenditore e scultore, che usa ferro e marmo per scolpire aforismi e li rende leggeri come pensieri positivi, usa il colore come nota di vita, come traccia e presenza umana in mezzo a forme fantastiche e surreali che tendono sempre alla verticalita’. Un mondo ipotetico e ironico quello di Barabaschi che descrive sempre le sue opere con una didascalia personale per non dimenticare mai la presenza della mano umana nella citazione di un pensiero che poi cosi’ astratto non e’.

- nella Chiesa Evangelica di borgo Giacomo Tommasini 26/a saranno protagoniste le opere di Giuliana Natali e di Andrea Vettori a cura di Galleria Alphacentauri.
La Natali porterà calchi in gesso e acrilico decorati sul tema dell’arabesco.“L’idea di corpi-non corpi, femminili, nasce da una riflessione sui ripetuti episodi di violenza sulle donne, da parte di uomini ai quali queste donne erano legate.Queste figure sono colte nell’atto di offrire qualcosa che non c’è: il proprio corpo. Si tratta infatti di una serie di abiti che ricalcano il corpo femminile, il quale però è assente. Ho voluto insistere sul senso di vuoto, che conserva tuttavia, del corpo originale, la forma, l’aspetto vitale, la gestualità, ma nulla di più.Il loro “offrirsi” è un gesto d’amore, ma su un piano puramente spirituale”.
Andrea Vettori un viaggiatore di lungo corso, un artista nomade che, come spiega Giuseppe Berti, «parla felicemente un’elegante lingua meticcia in cui gli echi della cultura indiana e tibetana si fondono in quelli della nostra civiltà figurativa, lingua che attinge ad una colta e ricca antologia di simboli e ad una sapienza formale che consente al pittore ogni virtuosismo, anche il più immaginifico, il più ardito, il più decorato»

 

INFO: l’apertura degli spazi si svolgerà nel massimo rispetto delle normative antiCovid-19

La mascherina è obbligatoria. Ingressi contingentati anche su prenotazione a quadrilegio2020@gmail.com o telefonando al nr +39 0521 235152.

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