NOTIZIE / 08.01.20 / CULTURA

"Parma è la Gazzetta - Cronaca, cultura, spettacoli, sport: 285 anni di storia"

A Palazzo Pigorini, dal 13 gennaio al 15 marzo, la mostra dedicata allo storico quotidiano cittadino.

Gazzetta foto Giovanni Ferraguti 1973 w.jpg

In occasione di Parma 2020 – Capitale italiana della Cultura, la Gazzetta di Parma, con la collaborazione e il patrocinio dell'assessorato alla Cultura del Comune di Parma, organizza la mostra “Parma è la Gazzetta - Cronaca, cultura, spettacoli, sport: 285 anni di storia”, allestita a Palazzo Pigorini (strada della Repubblica 29/A), che resterà aperta, con ingresso gratuito, dal 14 gennaio al 15 marzo 2020.

La mostra, curata dal direttore della Gazzetta Claudio Rinaldi e dallo storico Giancarlo Gonizzi, che inaugurerà lunedì 13 gennaio alle ore 16, intende documentare la storia plurisecolare della «Gazzetta», il più antico quotidiano italiano pubblicato con continuità a partire dal 1735, e la parallela storia della città.

In quasi tre secoli di attività, la Gazzetta ha raccontato le vicende del territorio, ma non di rado la cronaca ha lasciato spazio alla storia, così che, nella mostra, una selezione di prime pagine affiancate a oggetti memorabili ed emblematici permetterà al visitatore di attraversare il tempo e rivivere gli avvenimenti più significativi.

Struttura della mostra

La mostra intende documentare, attraverso una selezione rigorosa delle più significative 200 pagine del quotidiano, i principali fatti che hanno coinvolto la comunità parmense e rendere conto di come la «Gazzetta» ha letto tali avvenimenti finendo col divenire la testimone attenta della storia della città.

La mostra sarà suddivisa in sezioni, corrispondenti alle redazioni del giornale: cronaca, cultura, spettacoli e sport. Una quinta sezione verrà dedicata alle grandi “firme” che hanno fatto la storia della «Gazzetta di Parma», da Egisto Corradi a Giovannino Guareschi, da Cesare Zavattini ad Attilio Bertolucci, da Bruno Barilli a Mario Colombi Guidotti, da Pietrino Bianchi a Baldassarre Molossi.

In mostra saranno fruibili anche contributi multimediali, estratti dagli archivi di «12 Tv Parma», la tv che fa parte del gruppo Gazzetta di Parma, insieme a «Radio Parma» (la prima radio libera in Italia, nata il 1° gennaio 1975). Attraverso QR code collegati alle pagine del giornale esposte, potranno essere richiamate dai visitatori, utilizzando i propri smartphone, i filmati di repertorio o le interviste d’archivio legate agli stessi avvenimenti.

Catalogo

Il catalogo della mostra sarà strutturato in due volumi, per un totale di oltre 800 pagine. Il primo ospiterà oltre cinquanta contributi – scritti da giornalisti della «Gazzetta» e da studiosi e docenti universitari – che approfondiscono eventi, temi e personaggi della storia della città e raccontano come la «Gazzetta» li ha descritti. Il saggio introduttivo sarà firmato da Franco Contorbia, illustre studioso di letteratura e di giornalismo (è autore dei quattro Meridiani Mondadori “Giornalismo italiano” e delle antologie di Bernardo Valli e di Egisto Corradi). Tra gli altri contributi, i saggi di Franco Maria Ricci (“Da Bodoni al 2020: storia della grafica e dell’editoria”), del rettore dell’Università di Parma, Paolo Andrei, sul ruolo dell’Ateneo nella storia della città, la storia della “Gazzetta di Parma” ripercorsa da Giancarlo Gonizzi, con le schede sulla cronologia dei direttori, degli stampatori (tra i quali Giovanni Battista Bodoni) e della proprietà. E ancora, contributi sull’epoca borbonica, con un saggio di Simone Verde, direttore del Complesso monumentale della Pilotta; del Ducato di Maria Luigia curato da Francesca Sandrini, direttrice del “Museo Lombardi” e sui grandi fatti di cronaca nera, sui capitani d’industria e sull’economia, sui grandi letterati, sull’architettura e sull’arte, con le più grandi mostre allestite a Parma, sulla “città della musica” e sul celebre loggione del Teatro Regio, fino ai saggi sui tanti campioni parmigiani dello sport, dal calcio alla pallavolo, dal rugby al baseball, al ciclismo. Il secondo volume conterrà le riproduzioni delle 200 pagine del quotidiano selezionate per la mostra.

Comitato scientifico

La mostra e il relativo catalogo si avvalgono della collaborazione di un Comitato scientifico costituito da: Claudio Rinaldi, direttore della «Gazzetta di Parma», Giancarlo Gonizzi, storico, Franco Contorbia, docente di Letteratura italiana e storico del giornalismo, Paolo Andrei, Rettore dell’Università di Parma, Simone Verde, direttore del Complesso monumentale della Pilotta, Francesca Sandrini, direttrice del Museo Lombardi, Andrea Errera, docente di Storia del diritto medievale e moderno, Michele Guerra, docente di Teorie e tecniche del cinema, Gabriele Balestrazzi, docente di Giornalismo laboratoriale, Franco Maria Ricci, editore.

Orari

La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Sono già state aperte le prenotazione per le visite delle scolaresche.

Informazioni sul sito internet www.mostra2020.gazzettadiparma.it

TAG | parma 2020

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