12.06.08
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PRESENTATO IL FESTIVAL VERDI 2008: GLI INTERVENTI DELLA CONFERENZA STAMPA DI ROMA
PRESENTATO IL FESTIVAL VERDI 2008: GLI INTERVENTI DELLA CONFERENZA STAMPA DI ROMA
Durante la conferenza stampa di presentazione del Festival Verdi 2008, che si è tenuta questa mattina a Roma, il Ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi ha parlato del disegno di legge che farà dell’evento di Parma un festival di interesse nazionale: “Ritengo che l’appuntamento verdiano, insieme ad altre realtà del panorama musicale italiano, debba ottenere il riconoscimento di manifestazione nazionale”. Un percorso, quello del disegno di legge, che il Ministro ha detto di voler predisporre a breve e che riguarderà anche il riconoscimento di autonomia alla Scala di Milano e all’Accademia di Santa Cecilia di Roma: “Il sindaco di Parma mi aveva chiesto che il festival potesse diventare un evento al pari di quello che celebra Mozart a Salisburgo e a questo noi dobbiamo puntare”. “Giuseppe Verdi – ha poi continuato Bondi – è il compositore lirico più eseguito al mondo e Parma non ha solo il dovere culturale, sociale e morale di rendergli omaggio, attraverso esecuzioni e allestimenti di alto livello, ma anche quello di offrire al mondo intero un quadro sempre più vario, una proposta sempre più articolata, che arricchisca e vada oltre la “semplice”produzione lirica, testimoniando il rapporto che unisce la città al suo compositore”. Ha preso poi la parola il sindaco di Parma, e presidente della Fondazione Teatro Regio, Pietro Vignali, che ha ringraziato il Ministro per la “celerità con cui ha risposto ad una mia richiesta. Sono venuto qualche giorno dopo la sua nomina a chiedere che il Festival Verdi assumesse un valore di interesse nazionale e, dopo solo un mese, ho avuto una risposta positiva e concreta: questo è un segnale di efficienza politica. Celebrare Verdi è un impegno morale e culturale non solo per Parma ma per tutto il Paese. Verdi come Mozart ha ora un territorio in cui può essere onorato. Un dovere per chi ha rappresentato il punto più alto del panorama musicale italiano e un modo per vivere la città in modo diverso e avere, su di essa, una positiva ricaduta economica. Ringrazio anche chi ha reso possibile tutto questo, Mediaset, Fondazione Cariparma, Cariparma Credite Agricole e Barilla, che testimonia che l’evento coniuga due eccellenze di Parma, la musica ma anche la gastronomia”. Il sovrintendente del Regio Mauro Meli ha detto che la legge proposta in Parlamento è “un riconoscimento per il lavoro del Regio, ma anche di Parma come luogo di eccellenza nel panorama musicale nazionale. La musica di Verdi è la più eseguita nel mondo e quindi non è facile per un territorio diventare punto di riferimento mondiale del Maestro. Ad ottobre avremo quattro produzioni liriche che si alternano per 27 giorni, a cui si aggiungerà, nel giorno del 195° compleanno del maestro, il 10 ottobre, la finalissima del concorso Voci verdiane”. Il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha puntato il suo intervento sul fatto che a Parma “ci sono persone che amano la cultura e qui si raggiunge un livello di eccellenza musicale. In questa città si canta e si suona in “un certo modo”. Qui si serve l’arte e non ci si serve di essa”. Carlo Gabbi, presidente della Fondazione Cariparma, ha sottolineato come l’istituzione che rappresenta dà “un forte sostegno all’arte e soprattutto alla musica, perché l’arte promuove l’integrazione fra le culture e i popoli di tutto il mondo. Verdi, che è conosciuto ovunque, è un esempio di tutto ciò e penso che Parma e il Festival Verdi possano dare un contributo a questo processo”. E’ intervenuto poi l’assessore alla Cultura Lorenzo Lasagna che ha detto come tutta la città si aspetti molto da questo festival: “E’ un’occasione di crescita culturale anche e soprattutto per i ragazzi e per i bambini che abbiamo visto essersi avvicinati, con questo appuntamento, alla lirica. E’ un segno di fiducia e un incentivo per investire sul futuro culturale del nostro Paese”. Ha infine parlato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che siede anche nel Cda del Teatro Regio: “Il nostro ente è entrato nella Fondazione da pochi mesi, perché crede nella valenza strategica di questo veicolo per lo sviluppo del territorio. E’ un modo corretto per valorizzare la provincia e sottolineare le sue eccellenze. Lancio un appello a tutti i parlamentari di Parma affinché sostengano con forza il disegno di legge che darà al festival un ruolo di interesse nazionale”.
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