Comunicati Stampa

17.11.14 / LAVORI PUBBLICI

Cassa di espansione canale Burla bloccata in Regione

Parma, 17 novembre 2014


Alinovi e Berselli chiedono il via libero ai lavori – L’opera è già finanziata e pronta a partire per difendere la zona di Ravadese dai rischi di esondazione.

E’ una storia lunga, anzi troppo lunga, quella della mancata realizzazione della cassa di espansione sul canale Burla per mettere in sicurezza la località di Ravadese.

Dopo gli eventi dei giorni scorsi (ennesimo allagamento in località Case Nuove) e le polemiche che ne sono seguite, l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi e i dirigenti del Consorzio di Bonifica (il presidente Luigi Spinazzi e il direttore Meuccio Berselli) hanno fatto il punto della situazione in una conferenza stampa in Municipio:

“C’è un accordo che risale al 2007 – ha ricordato Alinovi – il Consorzio di Bonifica doveva risezionare il canale Burla e realizzare il primo stralcio della Cassa di espansione. Gli espropri sono stati fatti e sono a disposizione le somme per realizzarla, ma il progetto è impantanato fra le maglie della burocrazia regionale. E soprattutto ci tengo a chiarire che il comportamento dell’attuale amministrazione sulla vicenda è stato quanto mai attivo e puntuale”. Per dimostrarlo Alinovi ha mostrato carteggi e verbali di incontri con i quali il Comune sollecitava questa opera idraulica fra le prime priorità segnalate a Provincia e Regione. “Purtroppo – ha aggiunto Alinovi – nelle pregresse gestioni del Comune e dello stesso Consorzio, ci si è preoccupati di tagliare il nastro del nuovo comparto Ikea, prima di realizzare le previste opere di difesa idraulica del nord della città”, ed ha citato un accordo in questo senso fra Comune e Consorzio del 2008.

Sulla nuova gestione del Consorzio ha insistito anche il presidente Luigi Spinazzi: “Abbiamo ereditato una città cementificata – ha detto Spinazzi – e ci proponiamo con discontinuità rispetto al passato. Per fare un esempio concreto, abbiamo un reticolo di 1.500 chilometri di canali da gestire, e ogni anno ne risezioniamo 90 chilometri contro i 10 di prima, con lo stesso personale. Fra questi ci sono i canali Burla, Naviglio, Abbeveratoia e Galasso. Serve una svolta nel privilegiare le opere idrauliche rispetto alle urbanizzazioni, e la nostra amarezza di oggi è pari all’impegno che ci mettiamo”.

L’esempio più chiaro è arrivato dal direttore del Consorzio Meuccio Berselli: “In un bicchiere - ha detto - non ci sta un litro d’acqua, e così è per il nostro territorio”. Berselli ha anche annunciato che i lavori per il primo stralcio della cassa di espansione del canale Burla, previsti su un’area già espropriata di 5 ettari, si possono realizzare in 4 mesi, presumibilmente in primavera, e che contemporaneamente il Consorzio si rende disponibile a realizzare a suo carico un tratto di argine per difendere la frazione di Case Vecchie.

 

Cassa espansione Cavo Burla

La realizzazione della cassa di espansione sul Cavo Burla rientra tra le opere relative alla sistemazione idraulica del comparto dei canali Naviglia, Burla e Terrieri, interventi tesi alla messa in sicurezza idraulica e alla ristrutturazione della rete scolante minore del territorio comunale.

Il progetto definitivo dal titolo “Risezionamento e riprofilatura del canale Burla e realizzazione di una cassa di espansione delle piene – prima fase della cassa di espansione” riguarda la prima fase della cassa di espansione, ed è stato approvato, ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, con atto GC. 1782 del 16/12/2011.

Tutto il progetto della cassa di espansione è a cura del Consorzio di Bonifica, mentre il Comune di Parma è intervenuto esclusivamente nell’acquisizione delle aree.

In data 04/08/2014, il Consorzio della Bonifica ha attivato la procedura di V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale), a livello regionale, sul progetto definitivo della prima fase della cassa di espansione, e dovrà ora predisporre il progetto esecutivo.

Il Comune di Parma, in sede di presa d’atto del progetto esecutivo, dovrà versare al Consorzio, € 300.000,00 quale quota parte di competenza.

 

 

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