A Parma regole e rispetto si imparano a scuola
Iniziativa del Comune per diffondere la cultura della legalità, del rispetto e della buona educazione a Parma.
Diffondere nei ragazzi una maggiore sensibilità alla convivenza civile attraverso i temi delle regole, della buona educazione, del rispetto di sé stessi, degli altri e dell’ambiente, ma anche dell’educazione stradale e della protezione civile. Questo lo scopo del progetto del Comune di Parma, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale, rivolto agli alunni di alcune scuole secondarie di primo grado della nostra città.
L’iniziativa, che coinvolgerà dalla fine di febbraio alla fine di maggio 2011 circa 250 alunni di tre scuole medie (Puccini, Micheli e Parmigianino) e sarà articolato in lezioni a tema, vedrà impegnato il personale della Polizia Municipale e della Protezione Civile di Parma e la partecipazione dell’assessore alla Sicurezza Fabio Fecci. “Si tratta di un'iniziativa simpatica e utile – ha commentato l’assessore – in una società, che ci appare sempre più distratta e per certi versi in decadenza e dove è fondamentale recuperare il rispetto delle regole, il senso del dovere, la cultura della legalità e anche la gentilezza come approccio all'altro. L'Amministrazione comunale intende continuare a investire sui giovani, con progetti che agiscano preventivamente come stimolo di crescita, nell'ambito del loro percorso di formazione”.
Armando Acri, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, ha ringraziato il Comune, ritenendo la proposta “un’iniziativa nuova e positiva poiché il rispetto delle regole significa rispetto della democrazia”.
Alla conferenza stampa presenti anche il Comandante della Polizia Municipale Giovanni Maria Jacobazzi e rappresentanti della Protezione Civile, che hanno sottolineato che "l'importanza di sensibilizzare i giovani rispetto ai temi della convivenza civile".
Il programma dell’iniziativa prevede, per ogni tematica affrontata (Convivenza civile e rispetto delle regole – Educazione stradale – Peotezione civile), lezioni frontali, attività di animazione, dibattiti, dimostrazioni video e pratica esterna di educazione stradale attraverso la creazione di un “circuito stradale”, oltre alla distribuzione ai ragazzi di materiale informativo e formativo sui diversi argomenti.