Mobility Coaching, sempre più in bicicletta. Parma è la prima in Italia a sperimentare il progetto
Presentato nei giorni scorsi in Municipio il progetto di Mobility Coaching, che aiuterà le persone a modificare le proprie attitudini di spostamento. Parma è la prima città in Italia che sperimenta questa iniziativa, che per ora è destinata esclusivamente ai dipendenti comunali.
Presentato in Municipio il progetto di Mobility Coaching, che aiuterà le persone a modificare le proprie attitudini di spostamento. Erano presenti alla presentazione Arcangelo Merella, AD di Infomobility, il dottor Roberto Merli, l’Assessore alla Mobilità e Ambiente Davide Mora e il prof. Cesare Azzali, direttore generale dell’Unione Parmense degli Industriali (UPI).
Parma è la prima città in Italia che sperimenta questa iniziativa, ma il progetto pilota è stato lanciato nell’aprile 2006 a Lundby, un sobborgo della città svedese di Göteborg. Era rivolto ai dipendenti di alcune compagnie che utilizzavano l’auto per recarsi al lavoro: nasceva così il mobility coaching. L’aspetto innovativo di questa sperimentazione mirava a cambiare un comportamento nella pratica. Dopo il successo ottenuto è stato riproposto anche in altre città della Svezia.
Per ora l'iniziativa è destinata esclusivamente ai dipendenti comunali e riguarderà 20 partecipanti, che saranno seguiti dal coach Roberto Merli. Si inizierà ad ottobre 2011 e durerà un anno, con l'obiettivo poterlo estendere a tutta la cittadinanza.
Perché partecipare ?
- è un progetto innovativo
- è un supporto per iniziare a fare più esercizio
- riduce la dipendenza dall’auto e i costi di trasporto
- aumenta il rispetto per l’ambiente
L’assessore alla Mobilità e Ambiente Davide Mora ha dichiarato che “qualcuno potrebbe pensare che in una città come la nostra, dove l’uso della bicicletta non ha segreti per nessuno, questo progetto non sia necessario: in realtà è molto utilile in quanto la passione e l’entusiasmo che caratterizzano l’approccio al Mobility Coaching può incentivare ulteriormente l’uso dei mezzi alternativi all’auto privata. Non solo nei percorsi casa-lavoro ma anche nel tempo libero”.