Incontro conclusivo sulle donne
Ultimo appuntamento, sabato 6 aprile, alle 11, nell’Oratorio Novo della biblioteca Civica. L’incontro ha chiuso le rassegne di Comune e Provincia.
“Il Dizionario biografico delle parmigiane”, esce dai “confini” della Provincia, ed è consultabile in tutto il mondo da chiunque lo desideri. E poiché il volume cartaceo è andato letteralmente a ruba (non ne è rimasta neppure una copia), ci sarà anche una ristampa per gli amanti della memoria di Parma al femminile.
E ora anche la Biblioteca delle Donne è on line con l’inventario dell’Archivio, conservato presso la biblioteca “Balestrazzi”.
Tutto questo si è appreso nell’incontro conclusivo delle manifestazioni legate all’8 marzo, promosso da Comune e Provincia di Parma e dall’Istituzione Biblioteche, denominato appunto “Guardiamo le carte delle donne”.
La manifestazione di sabato 6 aprile nell’Oratorio Novo della Biblioteca Civica , ha quindi chiuso idealmente insieme le due rassegne promosse nel mese di marzo da Comune e Provincia e dedicate alle donne, ai loro talenti e alla loro vita. Un unico appuntamento in cui sono stati presentati due progetti, a cui ha contribuito Fondazione Cariparma, due nuove opportunità di studio e ricerca messe a disposizione dall'Istituzione Biblioteche: la pubblicazione online sul sito della stessa del “Dizionario Biografico delle Parmigiane”; la presentazione dell'inventario dell'Archivio della Biblioteca delle donne “Mauretta Pelagatti”, depositato presso la Biblioteca “U. Balestrazzi”.
Il Dizionario delle Parmigiane è realizzato dalla Provincia e curato da Fabrizia Dalcò. In questi giorni è in corso di pubblicazione la seconda edizione - realizzata grazie al supporto di Ancescao, Anmic, Intercraal Parma, Cral Provincia di Parma e Tipografie Riunite Donati - a disposizione in via prioritaria e previa prenotazione (f.dalco@provincia.parma.it) per scuole, istituzioni, enti, biblioteche, associazioni.
Con la versione on line l'Istituzione Biblioteche renderà fruibile a tutti il contenuto del Dizionario, ovvero la memoria e il profilo di circa 1500 donne che hanno fatto la storia di questo territorio. Donne nate o vissute a Parma e provincia in un arco temporale che va dal I secolo dopo Cristo ai giorni nostri. Donne di diversa estrazione sociale e professione: imprenditrici, scrittrici, contadine, levatrici.
Del loro fare, a volte si trova traccia in qualche documento d'archivio, come nel caso di Mauretta Pelagatti, una delle fondatrici della Biblioteca delle Donne di Parma.
Quell’archivio è il frutto del lavoro del gruppo di donne, attivo tra la seconda metà degli anni Settanta e la prima metà degli anni Novanta a Parma, carte che contengono un pezzo di storia contemporanea legata al percorso compiuto dall’emancipazionismo al femminismo al riconoscimento della differenza di genere come valore.
Ed è appunto questo il tema del secondo progetto presentato sabato, inerente l’inventario della Biblioteca delle Donne di Parma, curato da Franca Manzini.
L'Archivio mette a disposizione documenti unici che a loro volta sollecitano la ricerca e raccolta di altri materiali, certamente presenti ancora nelle case di tante parmigiane che hanno vissuto quegli anni e dei loro familiari, un obiettivo per raggiungere il quale la rete e il web può essere un mezzo molto efficace.
Alla presentazione sono intervenuti Giancarlo Gonizzi, Presidente dell’Istituzione Biblioteche, che gioca un ruolo fondamentale in questa operazione di recupero e valorizzazione della memoria di tanti percorsi di vita “nati all’ombra della fontana della Piazza, che hanno costruito la storia viva e vera della nostra comunità”, l’autrice del volume Patrizia Dalcò, Franca Manzini, curatrice dell’inventario della Biblioteca delle Donne, e gli assessori Marcella Saccani (Provincia di Parma) e Nicoletta Paci (vicesindaco di Parma).
Fra il pubblico, anche l’on. Patrizia Maestri. L’assessore Saccani ha ricordato il senso del volume che raccoglie le storie di 1.500 donne di Parma in 2.000 anni, la testimonianza delle loro conquiste e del loro lavoro nella politica, nelle battaglie sindacali, nelle professioni, ma anche protagoniste nella musica e nella buona tavola.
“I lavori che presentiamo oggi – ha concluso Nicoletta Paci – sono la testimonianza di ciò che le donne hanno fatto, a volte anche piccole cose, ma tutte ugualmente importanti, ed è questo il modo migliore per chiudere il mese di manifestazioni che abbiamo voluto dedicare alle donne della nostra città”.
Nell’ambito dell’incontro, le studentesse della classe 1°D, del Liceo Classico Statale “G. Domenico Romagnosi”, con la loro insegnante Emanuela Giuffredi, intervallando i diversi interventi,hanno dato lettura di alcuni brani di testi e documenti dedicati alle principali problematiche femminili.