NOTIZIE / 10.04.13 / FAMIGLIA E PERSONA

Fallimento SPIP, la posizione del Comune di Parma

Sul canale YouTube il video integrale della conferenza stampa al seguente link.
conferenza_stampa_spip_web

Il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore al Bilancio e Partecipate Gino Capelli, in un’affollata conferenza stampa in Municipio,  hanno illustrato la posizione del Comune in ordine al fallimento della società partecipata SPIP, decretato dal Tribunale nei giorni scorsi.

Il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore al Bilancio e Partecipate Gino Capelli, in un’affollata conferenza stampa in Municipio,  hanno illustrato la posizione del Comune in ordine al fallimento della società partecipata SPIP, decretato dal Tribunale nei giorni scorsi.
In particolare, il sindaco ha affermato che “il Comune avrebbe preferito evitare il fallimento, puntando sul concordato, perché quest’ultima soluzione avrebbe consentito al Comune di mantenere la situazione sotto controllo. Ora tutto passa in altre mani”.
“Inoltre – ha puntualizzato ancora Pizzarotti - questa vicenda è destinata a protrarsi per anni, anche se, dal punto di vista comunale, va detto che la Corte dei Conti ha considerato “debole” le lettere di patronage inviate a suo tempo dal Comune alle banche”.
Sempre a proposito del rapporto con le banche, il Sindaco ha ricordato che gli Istituti di Credito locali erano pronti a collaborare per evitare il fallimento, ma le banche nazionali si sono opposte a tale soluzione.
L’assessore Capelli, da parte sua, ha ripercorso il lungo iter della vicenda, rispondendo punto per punto anche alle critiche avanzate in questi giorni da più parti dalle opposizioni, ma ha anche chiarito che – per quanto a sua conoscenza – il concordato preventivo non avrebbe affatto compromesso le azioni verso i precedenti amministratori per bancarotta fraudolenta”.
Nel corso dell’incontro, l’assessore ha ricordato che l’Amministrazione  sta onorando i debiti di sua competenza con i fornitori, e che l’allentamento del patto di stabilità potrebbe consentire di rifinanziare anche la Società Parma Infrastrutture con conseguenze positive per tutti.
Anche a seguito dei pagamenti già effettuati e con altre operazioni di dismissione,  il debito complessivo del sistema ammonta  ora a circa 600 milioni di euro, contro gli 850 originali.
Rispondendo a domande specifiche sugli effetti che la vicenda potrebbe avere sulle altre partecipate comunali, in particolare STT e Parma Infrastrutture, l’assessore ha affermato che le banche attendevano appunto la conclusione della vicenda Spip per decidere, e che si ragionerà per cercare le risposte più adeguate: “E’ un’unica matassa da sbrogliare – ha affermato – ma si deve fare un capo alla volta, anche se è verosimile che per entrambe le Società si trovi una soluzione in contemporanea. La situazione resta complicata, ma faremo il possibile per portare a compimento le opere in corso da parte delle partecipate di STT (Stu Stazione, Stu Authority ecc.), non necessariamente coinvolte nel destino della casa madre. La strada del concordato avrebbe messo al riparo il Comune da futuri rischi, ma il fallimento va a ridurre il debito in capo alle partecipate dell’Ente. In ogni caso, su questa vicenda ci saranno diverse altre puntate”.
Il Sindaco ha chiuso guardando in positivo: “Questa Società – ha detto – nell’ultimo decennio è nata male e finita peggio. Il fallimento è una sconfitta per la città, anche se il debito ricade sulle banche: servono messaggi positivi, dopo gli scandali il momento è difficile per tutti, ma bisogna ripartire insieme per il bene della città”. 
Il video integrale della conferenza stampa tenuta in Municipio dal Sindaco e dall’assessore Capelli si trova sul canale You Tube del Comune di Parma all’indirizzo: 
http://www.youtube.com/user/comuneparma?feature=watch 

In particolare, il sindaco ha affermato che “il Comune avrebbe preferito evitare il fallimento, puntando sul concordato, perché quest’ultima soluzione avrebbe consentito al Comune di mantenere la situazione sotto controllo.

Ora tutto passa in altre mani”.“Inoltre – ha puntualizzato ancora Pizzarotti - questa vicenda è destinata a protrarsi per anni, anche se, dal punto di vista comunale, va detto che la Corte dei Conti ha considerato “debole” le lettere di patronage inviate a suo tempo dal Comune alle banche”.

Sempre a proposito del rapporto con le banche, il Sindaco ha ricordato che gli Istituti di Credito locali erano pronti a collaborare per evitare il fallimento, ma le banche nazionali si sono opposte a tale soluzione.

L’assessore Capelli, da parte sua, ha ripercorso il lungo iter della vicenda, rispondendo punto per punto anche alle critiche avanzate in questi giorni da più parti dalle opposizioni, ma ha anche chiarito che – per quanto a sua conoscenza – il concordato preventivo non avrebbe affatto compromesso le azioni verso i precedenti amministratori per bancarotta fraudolenta”.

Nel corso dell’incontro, l’assessore ha ricordato che l’Amministrazione  sta onorando i debiti di sua competenza con i fornitori, e che l’allentamento del patto di stabilità potrebbe consentire di rifinanziare anche la Società Parma Infrastrutture con conseguenze positive per tutti.

Anche a seguito dei pagamenti già effettuati e con altre operazioni di dismissione,  il debito complessivo del sistema ammonta  ora a circa 600 milioni di euro, contro gli 850 originali.

Rispondendo a domande specifiche sugli effetti che la vicenda potrebbe avere sulle altre partecipate comunali, in particolare STT e Parma Infrastrutture, l’assessore ha affermato che le banche attendevano appunto la conclusione della vicenda Spip per decidere, e che si ragionerà per cercare le risposte più adeguate: “E’ un’unica matassa da sbrogliare – ha affermato – ma si deve fare un capo alla volta, anche se è verosimile che per entrambe le Società si trovi una soluzione in contemporanea.

La situazione resta complicata, ma faremo il possibile per portare a compimento le opere in corso da parte delle partecipate di STT (Stu Stazione, Stu Authority ecc.), non necessariamente coinvolte nel destino della casa madre.

La strada del concordato avrebbe messo al riparo il Comune da futuri rischi, ma il fallimento va a ridurre il debito in capo alle partecipate dell’Ente. In ogni caso, su questa vicenda ci saranno diverse altre puntate”.Il Sindaco ha chiuso guardando in positivo: “Questa Società – ha detto – nell’ultimo decennio è nata male e finita peggio.

Il fallimento è una sconfitta per la città, anche se il debito ricade sulle banche: servono messaggi positivi, dopo gli scandali il momento è difficile per tutti, ma bisogna ripartire insieme per il bene della città”.

 

 

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