Case passive, il futuro è già cominciato
Le “case passive” sono l’edilizia del futuro, un futuro che è già cominciato, con diversi esempi di immobili realizzati e funzionanti, costruiti in modo tale da abbattere i consumi energetici.
A Parma ne sarà il primo esempiola scuola Racagni, che verrà realizzata appunto con l’imperativo categorico di ridurre il fabbisogno netto di calore in misura tale da poterlo coprire con il solo ricorso a fonti rinnovabili, senza emissioni di CO2, anzi, che adotterà per le strutture un materiale, come il legno, che ha già sequestrato la CO2 lungo il suo processo di crescita.
L’assessorato all’urbanistica e lavori pubblici del Comune di Parma, ha voluto promuovere, in tal senso, il “Corso di base sulle case passive”, che si è tenuto oggi (venerdì 24 maggio) alla Facoltà di Ingegneria, grazie al supporto formativo dell’Istituto TBZ di Bolzano, che da oltre dieci anni promuove il concetto scientifico della “casa passiva”.
“Iniziative come questa – ha detto l’assessore all’urbanistica Michele Alinovi aprendo l’incontro di fronte ai 50 tecnici e imprenditori presenti – servono a creare una cultura che ancora manca, ma che è ormai indispensabile per chi fa impresa. Il Comune di Parma è molto sensibile al discorso delle costruzioni a basso impatto energetico, tanto che la futura scuola Racagni sarà il primo edificio passivo della città. E anche il PSC che stiamo elaborando prevederà sistemi premianti per chi produrrà la certificazione energetica degli involucri”.
Dopo l’introduzione dell’assessore Michele Alinovi, il corso – al quale hanno preso parte, oltre che liberi professionisti e tecnici di impresa, anche 8 tecnici comunali - ha trattato argomenti legati alla definizione di casa passiva, prestazioni energetiche, esempi di edifici già realizzati, normativa europea in materia, costi di realizzazione e ritorno economico, strumenti per il calcolo e la simulazione dinamica del funzionamento di tali edifici.