Pizzarotti a tutto campo chiude al Regio “Panorama d’Italia
Il sindaco di Parma ha risposto per oltre un’ora e mezzo alle domande dei direttori di “Panorama” e “Gazzetta di Parma”.
Appuntamento conclusivo al Ridotto del Teatro Regio con l’intensa “quattro giorni” organizzata dalla rivista “Panorama” .
Protagonista il sindaco Federico Pizzarotti, che ha risposto al fuoco di fila incrociato delle domande
di Giuliano Molossi e Giorgio Mulè, intervallate con quelle già proposte dai cittadini attraverso al rivista milanese.
All’insegna del “Sindaco, mi spieghi…”, il confronto è stato a tutto campo.
Si è aperto con l’attualità di ieri, il mancato finanziamento del Festival Verdi da parte dello Stato. “Pregiudizio politico?”, gli è stato chiesto. “Forse sì, ma verso Parma - ha riposto – su temi come questo occorre soltanto lavorare tutti insieme per il territorio e le richieste devono essere corali”. Pizzarotti ha quindi annunciato che sta predisponendo sulla vicenda Festival Verdi una lettera al ministro Franceschini.
I confronto è poi scivolato sulla prospettiva (“dobbiamo pensare alla città del futuro, più che ad accontentare tutti oggi”), sulla politica (“vincendo le elezioni comunali non abbiamo fatto un piacere a nessuno, ma sono il sindaco di tutti e voglio confrontarmi con tutti sui temi concreti”), sui rapporti con il M5S (“Ho avuto modo di chiarire, non temo nessun cartellino rosso, ma temo solo di non riuscire nell’impresa di salvare una città che ha tanti problemi”).
Sull’esito del voto europeo Pizzarotti ha affermato che non si può assumere come valenza locale, ma comunque il risultato del M5S di Parma è in linea con il resto dell’Emilia Romagna.
Quanto alla tematica che sembra oggi quella più interessare i cittadini, la gestione dei rifiuti, il sindaco ha affermato che la Regione non ha avuto coraggio sul piano rifiuti, che nel 2020 si potrebbero spegnere tutti gli inceneritori tranne uno, con una notevole riduzione di inquinamento in una zona molto problematica, ed ha difeso la scelta di eliminare i cassonetti, la cui scomparsa ha soltanto evidenziato criticità preesistenti, alle quali si lavora per porre rimedio. Quindi ha affermato che sull’inceneritore non si può fare nessun referendum in quanto è un impianti di proprietà di un’azienda quotata in borsa.
Pizzarotti ha poi parlato di Renzi e dei tagli del Governo alla finanza locale, del difficile bilancio del Sistema Comune, dei rapporti con l’opposizione, dello stato di attuazione del programma verso il giro di boa di metà legislatura, e delle iniziative in atto per valorizzare la democrazia diretta a Parma, referendum senza quorum compreso, ma con un preciso quadro normativo, non con sbrigativi “fai da te”.
“Il bilancio – ha concluso – verrà approvato in luglio e spiegato ai cittadini, sia con incontri diretti, sia con un piccolo pieghevole tascabile, che può servire a dare l’idea di come è cambiata Parma in questi anni”.