NOTIZIE / 10.07.14 / ISTITUZIONE

Comune e azioni Iren

L’uscita dal patto di sindacato per tutte le azioni Iren da parte del Comune non prelude ad una loro cessione, ma rientra nel percorso legato al piano di ristrutturazione del debito previsto per Stt Holding Spa e Parma Infrastrutture Spa.
Municipio

Il recesso dal patto avrà effetto solo dal 1 luglio 2015, a quella data nulla vieta di rinegoziare un nuovo patto con i soci pubblici in funzione del numero di azioni che saranno nella disponibilità del Comune.

La vicenda delle azioni Iren ha una lunga storia. Il Comune di Parma, infatti, pur detenendo un’importante quota del capitale ordinario di Iren (6,6%), diede in nuda proprietà nel 2011 (al fine di coprire dei debiti ed accedere a finanziamenti bancari), con la giunta Vignali, gran parte dei suoi titoli a garanzia di prestiti bancari alle sue società partecipate: il 3,68% a Stt Holding Spa e l’1,18% a Parma Infrastrutture Spa.

In tale occasione è stato segnato il destino di tali azioni ed oggi la Giunta Pizzarotti non può fare altro che cercare di proteggere e salvaguardare al meglio tale patrimonio. Il Comune di Parma, ad oggi, possiede direttamente una piccola quota pari all’1,74% del capitale.

Il piano di ristrutturazione del debito per Stt Holding Spa e di Parma Infrastrutture, prevede l’utilizzo in garanzia delle suddette azioni. L’Amministrazione Pizzarotti ha esercitato, nei tempi previsti dalla legge, il diritto di recesso dal patto di sindacato per tutte le azioni di sua proprietà in maniera diretta e indiretta. Tale operazione è stata effettuata solo per poter esercitare il diritto di vendita di una parte delle azioni alla scadenza del 1° luglio 2015, operazione funzionale al piano di rientro del debito delle due partecipate.

Da sottolineare come non sarebbe stato possibile esercitare il recesso solo per una parte delle azioni. Il provvedimento, quindi, non va inteso come la manifestazione della volontà del Comune di uscire dall’azionariato pubblico della multiutility, ma come una scelta obbligata dettata dalla necessità delle banche creditrici di Stt Holding Spa e Parma Infrastrutture di rientrare dal debito accumulato con la giunta precedente.

Ciò permetterà di scongiurare eventuali azioni di fallimento che potrebbero interessare il Gruppo. Una scelta inevitabile, dal momento che non vi sono altre soluzioni possibili per salvare il patrimonio di società che svolgono funzioni vitali per il Comune.

Ciò non significa che tra un anno sarà necessario vendere tali azioni in quanto le due società possiedono beni mobili e immobili che hanno un loro valore. I piani di ristrutturazione sono impostati al fine di salvaguardare la gran parte del patrimonio azionario.

Il Comune di Parma conferma, quindi, la volontà di mantenere il proprio patrimonio azionario e si impegna nel percorso avviato volto al risanamento ed alla ristrutturazione del debito delle due società.

 


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